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Scuole aperte in estate, il piano del governo

Le scuole italiane rimarranno aperte anche d’estate. Il Governo ha infatti stanziato oltre mezzo miliardo per limitare i danni causati alle attività scolastiche dalla pandemia.

Le scuole italiane rimarranno aperte anche d’estate. Il Governo ha infatti stanziato oltre mezzo miliardo per limitare i danni causati alle attività scolastiche dalla pandemia.

Le scuole rimarranno aperte anche in estate. Questa è la volontà del governo Draghi che stanzierà 510 milioni, il cui 70% andrà al Sud, per limitare i danni della pandemia che, anche in questo 2021, ha fortemente condizionato l’anno scolastico con la chiusura di gran parte degli istituti italiani.

Scuole aperte anche d’estate: stanziato oltre mezzo miliardo

L’anno scolastico terminerà ufficialmente tra il 5 e il 16 giugno, a seconda delle Regioni, ma le scuole non chiuderanno. Non resteranno aperti solo uffici e segreterie. Su base volontaria, infatti, per studenti e insegnanti, gli istituti scolastici continueranno a restare aperti fino al mese di settembre, per ospitare attività di approfondimento, culturali e ricreative e permettere a bambine e bambini, ragazze e ragazzi di recuperare un po’ di quella socialità persa durante questo lungo anno.

La DAD ha infatti privato i ragazzi del contatto con i coetanei e ha reso più complicato l’apprendimento. Per questo il Governo ha stanziato oltre mezzo miliardo. L’investimento complessivo sarà di 510 milioni di euro che saranno così ripartiti: 151 milioni verranno destinati alle istituzioni scolastiche (in base alla popolazione studentesca), più o meno 18 mila euro a scuola; 320 milioni di Pon (programmi operativi nazionali) finalizzati al recupero delle povertà educative; 40 milioni dalla legge 440 che il Ministero assegnerà alle scuole che aderiranno a un avviso emanato dal Ministero.

Come anticipato, il 70% delle risorse sarà distribuito al Sud Italia, tenendo conto delle difficoltà attuali (70% Regioni Sud, 10% Regioni Intermedie, 20% Regioni Nord).

Le dichiarazioni del ministro Bianchi

In un’intervista rilasciata a Repubblica, il ministro all’istruzione, Patrizio Bianchi, ha dichiarato: “E’ stato un anno difficile per la scuola, che non si è arresa, non si è mai fermata. Ha mostrato tutta la sua capacità di riorganizzarsi e di innovare grazie soprattutto alla responsabilità dei nostri insegnanti e dei dirigenti scolastici”. “La pandemia però ha scavato le differenze, accresciuto le fragilità. Ecco allora che serve un ponte tra quest’anno e il prossimo, un’occasione perché bambini e ragazzi possano recuperare apprendimenti e socialità”, ha aggiunto.

“La scuola tornerà al centro della comunità, restituendo spazi di potenziamento delle competenze e di recupero delle relazioni. Lo farà insieme ai territori, alle associazioni, dando vita ai Patti di comunità. È questa la strada per una scuola nuova, accogliente e inclusiva, parte integrante del tessuto sociale e territoriale“, ha spiegato il ministro.

Le attività proposte

E’ bene chiarire che il piano del governo che prevede l’apertura delle scuole anche d’estate non ha nulla a che fare con il recupero di debiti scolastici. I ragazzi che a fine anno avranno riportato alcune insufficienze dovranno infatti ugualmente seguire i corsi già previsti e finalizzati all’esame di settembre.

Al contrario, le attività incluse dal governo nel piano estivo sono da considerarsi extra. Come detto, gli insegnanti saranno coinvolti su base volontaria e pagati dalle scuole, le quali ricorreranno soprattutto agli educatori e si avvarranno di realtà del terzo settore.

Le attività saranno così suddivise: a giugno sono previsti corsi di rinforzo dell’apprendimento, attività di laboratorio e studio di gruppo; mentre a luglio e ad agosto si terranno attività di aggregazione e socializzazione. Sono inoltre previsti moduli e laboratori relativi a educazione motoria, gioco didattico, musica, arte, scrittura filosofia, educazione alla sostenibilità e all’imprenditorialità, ma anche potenziamento della lingua italiana e straniera, delle competenze scientifiche e digitali.

Tutte le attività elencate potranno svolgersi all’interno degli istituti scolastici, ma anche in spazi esterni come teatri, cinema, musei, biblioteche, parchi e centri sportivi.

A settembre, prima dell’avvio del nuovo anno scolastico, si consiglia alle scuole di organizzare attività di accoglienza e accompagnamento in vista delle lezioni in presenza.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/aula-guiyang-tabelle-libri-di-testo-2787754/

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