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Vaccino, terza dose dopo 5 mesi: c’è il via libera

Dopo l’ok dell’Aifa, il governo ha comunicato, attraverso una circolare, il via libera alla somministrazione della terza dose di vaccino dopo 5 mesi.

Dopo l’ok dell’Aifa, il governo ha comunicato, attraverso una circolare, il via libera alla somministrazione della terza dose di vaccino dopo 5 mesi.

La Commissione tecnico scientifica dell’Aifa ha dato il via libera alla somministrazione della terza dose di vaccino anti-covid dopo 5 mesi. Da mercoledì 24 novembre sarà possibile effettuare la dose ‘booster’ “a 5 mesi dal completamento del primo ciclo”. Ad annunciarlo via social il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Terza dose dopo 5 mesi, c’è l’ok.  Le parole del ministro Speranza

L’ok dell’Aifa alla terza dose di vaccino con un anticipo di ben un mese rispetto a quanto previsto finora è arrivato prima dell’annuncio del ministro Speranza, mentre era in corso la riunione tra governo e regioni a Palazzo Chigi, al termine della quale è stata emessa una circolare per comunicare le somministrazioni anticipate della dose ‘booster’ a partire da mercoledì 24 novembre.

Successivamente, tramite social, il ministro Roberto Speranza ha sottolineato quanto la dose di richiamo sia “cruciale per proteggere meglio noi e chi ci sta accanto”. “Dopo l’ultimo parere di AIFA sarà possibile farla a 5 mesi dal completamento del primo ciclo. Vacciniamoci tutti per essere più forti”, ha aggiunto Speranza.

In occasione del workshop nazionale di Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) sul tema ‘Pnrr: le opportunità per la componente di diritto privato del Ssn e il ruolo delle Regioni e delle Province autonome’, il ministro della Salute ha poi inviato un videomessaggio in cui parla della lotta al Covid in Italia: “Sono ore molto delicate in cui stiamo valutando ulteriori scelte da compiersi nell’interesse del Paese dentro questa battaglia ancora aperta contro il virus”, ha detto. “Non vi è dubbio che nei prossimi giorni questa sarà ancora la priorità: tenere la curva sotto controllo ed evitare l’esplosione del contagio che stiamo vedendo in tanti altri Paesi europei”, ha aggiunto, sottolineando che la lotta al virus è uno “sforzo essenziale, fondamentale che ci vede impegnati in modo particolare nella campagna di vaccinazione”. Oggi, ha spiegato il ministro, “superiamo l’87% di italiani oltre i 12 anni che hanno fatto la prima dose. Un dato molto molto rilevante, che deve essere considerato non un punto d’arrivo, ma ancora una tappa”. “Ogni vaccinato in più significa avere uno scudo più forte e poter affrontare meglio le prossime settimane, in questa fase di gestione del Covid che è ancora densa di sfide e di insidie”, ha concluso.

La circolare del governo

”Visto il parere della Cts di Aifa, tenuto conto dell’attuale condizione di aumentata circolazione virale e ripresa della curva epidemica e in un’ottica di massima precauzione, si rappresenta che, a partire dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della relativa determina a cura di Aifa, nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-Sars-CoV-2/Covid-19, l’intervallo minimo previsto per la somministrazione della dose “booster” (di richiamo) con vaccino a m-Rna, alle categorie per le quali è già raccomandata (inclusi tutti i soggetti vaccinati con una unica dose di vaccino Janssen) e nei dosaggi autorizzati per la stessa (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty di Pfizer/BioNTech; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax di Moderna), è aggiornato a cinque mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo primario di vaccinazione, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato”, si legge nella circolare ‘Aggiornamento indicazioni su intervallo temporale tra somministrazione della dose booster e completamento del ciclo primario’ del ministero della Salute che entrerà in vigore da mercoledì 24 novembre.

”Si coglie infine l’occasione per ribadire quanto già comunicato circa la possibilità, nell’ambito della medesima seduta vaccinale, di co-somministrare un vaccino a m-RNA anti-Sars CoV-2/Covid-19 (sia in caso di ciclo primario che di richiamo) e un vaccino antinfluenzale, nel rispetto delle norme di buona pratica vaccinale”, recita ancora il testo.

Le richieste delle Regioni

Al termine dell’incontro a palazzo Chigi tra i rappresentanti dell’esecutivo e i governatori, chiesto da questi ultimi la settimana scorsa per fare una riflessione sulla tenuta delle regole di contenimento del Covid e sul green pass, il governo ha fatto sapere che valuterà le richieste delle Regioni che chiedono meno restrizioni per i vaccinati per contrastare gli effetti della quarta ondata del virus. In attesa del Consiglio dei ministri di giovedì prossimo è probabile che ci possa essere un nuovo incontro tra governo e Regioni che spingono per misure più stringenti.

”Le ipotesi discusse con il governo sono di far sì che nel passaggio di zona e quindi in giallo, arancione e rosso, ci sia maggiore possibilità di svolgere attività per chi è vaccinato”, ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga. “Con il Governo non abbiamo raggiunto soluzioni definitive”, ha aggiunto Fedriga, che ha proposto al Governo anche di controllare ai confini gli ingressi per valutare se le persone siano vaccinate o meno.

Anche il governatore Giovanni Toti chiede di aumentare i controlli alle frontiere con i Paesi: “Bene che, come pare, il Governo abbia già deciso di anticipare a cinque mesi dall’ultima vaccinazione la terza dose. Occorre anche renderla obbligatoria per sanitari e Rsa e aumentare i controlli alle frontiere con i Paesi a maggiore circolazione. Mi auguro che il Governo adotti entro le prossime ore tutte queste misure”, ha detto il presidente della Regione Liguria.

Durante il vertice le Regioni hanno chiesto a gran voce al Governo di premiare i cittadini vaccinati e offrire certezze alle categorie produttive.

“Abbiamo ribadito al Governo la necessità di tutelare la stagione turistica invernale che si sta aprendo, dando certezze a chi guarda a quest’inverno come un passaggio fondamentale per la ripartenza. La campagna vaccinale ci ha permesso di contenere l’impatto di questa ondata pandemica sulle strutture sanitarie”, ha detto il presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, al termine dell’incontro tra le Regioni e il Governo sulle misure per fronteggiare la quarta ondata del Covid. “La maggioranza delle Regioni condivide un’impostazione che porti a limitazioni minori per chi ha aderito alla campagna vaccinale”, ha concluso il governatore.

Nelle prossime ore il governo sarà chiamato a decidere anche della durata del green pass e delle tutele per le cosiddette ‘due G’, ovvero per guariti e vaccinati. Sul tavolo c’è già la possibilità di un super green pass che consenta solo a queste due categorie di persone di accedere a cinema, teatri, palestre e altre attività ludiche per limitare i non vaccinati.

fonte immagine:https://pixabay.com/it/photos/iniezione-vaccinazione-medicinale-4964904/

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