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Terza dose, il piano di Figliuolo: ecco come si procederà

Al via oggi le prime somministrazioni della terza dose di vaccino anti-Covid alle persone “fragili”. Ecco il piano del commissario Figliuolo per le prossime categorie.

Al via oggi le prime somministrazioni della terza dose di vaccino anti-Covid alle persone “fragili”. Ecco il piano del commissario Figliuolo per le prossime categorie.

È ufficialmente partita la campagna per il richiamo del vaccino anti-Covid. Il commissario straordinario Figliuolo ha confermato che la macchina organizzativa è pronta. Sono già partite le somministrazioni ai fragili, poi toccherà agli over 80, agli ospiti delle Rsa e ai sanitari.

Terza dose, le parole di Figliuolo

Al via anche in Italia le somministrazioni della terza dose di vaccino anti-Covid. In Lombardia oggi prime iniezioni per 2.500 immunocompromessi e trapiantati.

Il generale Francesco Paolo Figliuolo, in visita in Sicilia e in Veneto, ha confermato che il piano per i richiami è già nella fase operativa: “La macchina organizzativa è pronta, dopo i ‘fragili’ procederemo con le altre categorie”, ha detto. Non appena il Comitato tecnico scientifico (Cts) – che dovrebbe esprimersi nei prossimi giorni – avrà fornito le ultime indicazioni, si procederà con gli over 80, gli ospiti della Rsa e i sanitari, fa sapere il commissario: “Andremo avanti per chi ha più di 80 anni, gli ospiti delle Rsa e i sanitari in modo da meglio preservare chi più ne ha bisogno”, ha detto.

Terza dose: come si procederà?

Interpellato dal Corriere della Sera, il commissario Figliuolo ha chiarito quali saranno per ora le fasce a cui è destinata la terza dose di vaccino.

“Per chi vive situazioni di alto rischio, come i malati oncologici, chi ha subito un trapianto oppure è ancora in attesa, i dializzati e tutti coloro che sono immunocompromessi, siamo già partiti e procederemo in modo spedito”, ha detto Figliuolo. Per le altre categorie, ha riferito il generale, “gli scienziati ci daranno indicazioni su come procedere”. Ma, aggiunge, “è prevedibile che si seguirà uno schema identico a quello che ci ha consentito di preservare al meglio chi più ne ha bisogno”. Le decisioni saranno prese sulla base degli studi in corso e osservando gli effetti sulle persone delle varie fasce d’età: “Sono gli scienziati a dover fare ulteriori riflessioni, anche sulla base dei dati che si stanno raccogliendo sul campo”, ha dichiarato il generale, che attende solo “il via libera”, in quanto “la macchina organizzativa è pronta”.

Obiettivo: 82% di vaccinati

L’obiettivo della prima fase della campagna vaccinale era quello di raggiungere l’80% di vaccinati con doppia dose alla fine di settembre. Nonostante esso non sia stato ancora raggiunto, Figliuolo non ha parlato di ritardo rispetto alla tabella di marcia e si è detto soddisfatto per i risultati raggiunti finora: “Sono soddisfatto perché abbiamo già 41 milioni di immunizzati, pari a circa il 76% degli over 12. È un bel risultato, e abbiamo visto anche un incremento delle prenotazioni”, ha detto, auspicando il raggiungimento della soglia dell’82% di persone completamente vaccinate per metà ottobre: “Se continua il trend dell’ultima settimana, a metà ottobre potremmo vedere l’82% di persone completamente vaccinate e una percentuale superiore di prime somministrazioni”, ha spiegato.

Merito dei risultati ottenuti fino ad oggi è anche del decreto che rende obbligatorio il green pass per i lavoratori, che ha avuto effetti positivi sulla campagna: “A livello nazionale, si è verificato un incremento generalizzato delle prenotazioni di prime dosi tra il 20%e il 40% rispetto alla scorsa settimana. Considerando che la maggior parte dei centri vaccinali sono ad accesso libero, occorre monitorare, nei prossimi giorni, l’andamento delle adesioni per valutare se il trend positivo attuale si consoliderà in maniera strutturale”, ha sottolineato il generale.

Niente piú ritardi

Se la prima fase della campagna vaccinale è stata caratterizzata da ritardi nella consegna delle dosi, ciò non accadrà in questa seconda fase, assicura Figliuolo: “Abbiamo più di 11 milioni di dosi, quello delle scorte non è e non potrà più essere un problema”, ha detto.

La struttura commissariale ha calcolato che per il personale sanitario servono circa 2 milioni di dosi, mentre per gli over 80 ne occorrono 4 milioni e mezzo. Per chi si trova nelle Rsa ne serviranno circa 400mila. A queste vanno aggiunte le circa 3 milioni di dosi destinate ai cosiddetti “fragili“.

Nel caso in cui gli esperti dovessero dare l’ok al richiamo per tutti, ci sarebbe bisogno di oltre 42 milioni di vaccini.

Appello ai non vaccinati

Il commissario Figliuolo ha infine rivolto un appello “a quelli che sono un po’ diffidenti, che attendono ancora”. “A loro suggerisco di informarsi chiedendo al proprio medico, ai sanitari che operano nelle corsie degli ospedali, a chi ha visto o patito la sofferenza del Covid. A loro dico che abbiamo avuto oltre 130 mila morti e abbiamo ancora adesso moltissime persone che ancora portano i segni del long Covid. Informatevi e poi fate una scelta che sia libera, nessuno vuole obbligarvi”, ha affermato. “Però io dico che dobbiamo mettere in salvo chi è intorno a noi e i nostri giovani, che sono corsi in massa nei centri vaccinali, ci hanno dato una grande lezione”, ha concluso.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/corona-vaccino-siringa-iniezione-6335209/

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