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Viole del pensiero: coltivazione di questi fiori colorati

Le viole del pensiero sono fiori colorati e resistenti ad ogni tipo di temperatura. Scopri come coltivarle per decorare il tuo balcone o il tuo giardino.

Le viole del pensiero sono fiori molto colorati e resistenti ad ogni tipo di temperatura. Scopri come coltivarle nel modo corretto per decorare il tuo balcone o il tuo giardino.

Viole del pensiero: caratteristiche principali

La viola del pensiero è una pianta con fioritura a due fasi, la prima a novembre/dicembre e la seconda in primavera. Genera molti semi e questo garantisce una fioritura ricorrente e tantissimi fiori colorati con sfumature dal viola al bianco fino al giallo e al rosa. La Viola del Pensiero è coltivata in tante parti del mondo e si adatta facilmente ad ambienti diversi.

Le piante che si trovano in commercio sono frutto di diverse ibridazioni ed incroci. Si coltivano facilmente nei vasi con una miscela di 1/3 di terra e 2/3 di apposito terriccio per fiori. Il terreno deve essere umido e fertile, ma non creare ristagni d’acqua. Sono piante resistenti in grado di sopportare il freddo invernale e il caldo estivo, anche se prediligono i climi temperati. Durante l’estate hanno, invece, bisogno di una protezione dal sole per non far rovinare i fiori. La luce ideale non deve essere diretta, ma nemmeno del tutto assente, con la mezz’ombra come condizione ideale. Le Viole del Pensiero devono essere annaffiate con regolarità, ogni due settimane circa.

La semina va effettuata in primavera su terreni composti da sabbia e terriccio con un fondo di ghiaia o cocci. I semi vanno coperti con poco terreno inumidito. Se si desidera la fioritura primaverile, la semina va preparata durante l’inverno. Le piantine pronte da trapiantare sono facilmente reperibili in commercio e possono essere messe in vaso, in aiuole o nei terreni aperti con una concimazione ogni 15 giorni.

Le Viole del Pensiero sono piuttosto robuste anche se possono essere attaccate da parassiti come afidi, mosche bianche, lumache, falso oidio o muffa grigia. Durante l’annaffiatura non vanno mai bagnati i fiori per evitare che si rovinino e avvizziscano.

Viole del pensiero: storia e utilizzi

La Viola del Pensiero veniva coltivata sin dai tempi più antichi con i Greci e i Romani che la usavano per decorare la tavola durante i banchetti. Il fiore si collega a pensieri positivi e ricordi dolci e in erboristeria viene utilizzata per curare malattie cutanee e per alleviare sintomi come reumatismi e catarro. I fiori, impiegati per bevande e tisane hanno proprietà drenanti ed espettoranti, contrastando le infezioni batteriche del tratto respiratorio.

Con la Viola del Pensiero si possono preparare infusi aggiungendo un paio di cucchiaini di fiori disidratati in acqua bollente lasciando in infusione per circa 15 minuti, bevendola anche tre volte al giorno. La tintura a base di questo fiore, invece, va applicata 3 volte al giorno in piccole quantità. I fiori si possono mangiare, ovviamente soltanto se provengono da coltivazioni apposite.

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