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Punture di medusa: come curarle con rimedi naturali

Le punture di medusa possono essere molto fastidiose e a volta anche dolorose. Ecco una serie di consigli per combattere queste punture con dei rimedi naturali.

Con l’arrivo dell’estate e la possibilità di ritornare sulle spiagge sono iniziati i bagni di mare che alleviano il caldo e danno una piacevole sensazione di freschezza. Sensazione che può essere rovinata dalle punture di medusa, il piccolo invertebrato che si trova nei mari italiani. Ecco una serie di consigli per combattere queste punture con dei rimedi naturali.

Le meduse ed il loro potere urticante

Secondo le statistiche sono oltre 150 milioni i bagnanti che nel mondo vengono punte ogni anno dalle meduse. In alcuni casi, circa 100, queste persone vengono uccise. Le meduse sono dei piccoli invertebrati che usano le micidiali tossine di cui sono fornite in abbondanza, per catturare le loro prede. Nei nostri mari le meduse più diffuse sono di 2 specie, la pelagia noctiluca, che ha la caratteristica di essere rilucente nelle ore notturne, e il polmone di mare, la specie più diffusa. La loro puntura provoca dolori dovuti al potere urticante e soprattutto nei bambini dà molto fastidio.

Per combattere i dolori provocati dalle punture di medusa e l’arrossamento della pelle nel punto di contatto sono disponibili in commercio molti prodotti ma la migliore soluzione è sempre quella di usare dei rimedi naturali, che oltre a costare meno denaro garantiscono sempre un eccellente risultato. I suggerimenti su cosa fare quando si viene punti da una medusa sono molteplici ed anche degli esperti hanno formulato dei suggerimenti.

Secondo gli scienziati dell’università delle Hawai, un metodo valido, che non è però condiviso dagli esperti italiani, è quello di immergere la parte colpita nell’acqua bollente. Altre contromosse per combattere la puntura della medusa molto conosciute sono lo strofinamento della parte con della sabbia calda, e l’uso di ammoniaca.

Le cure naturali contro la puntura delle meduse

Quando i tentacoli della medusa vengono a contatto con la pelle del corpo umano causano una irritazione, accompagnata da un forte bruciore e da prurito, con la formazione di bolle e vescicole. Prima di tutto quando si entra in contatto con una medusa è necessario mantenere la calma, restando fermi in modo da non favorire la circolazione all’interno dell’organismo del veleno urticante.

La parte colpita deve essere lavata con acqua di mare e se disponibile, disinfettata usando del bicarbonato. E’ assolutamente sconsigliato l’uso di acqua fredda, ammoniaca, aceto o ghiaccio. Per la rimozione dei frammenti di tentacoli che fossero rimasti attaccati alla pelle, si devono usare le mani e non le pinzette, che potrebbero causare dei danni ai tessuti.

Una soluzione è quella di usare una tessera di plastica, come una delle carte che solitamente sono disponibili nel nostro portafoglio. La parte colpita deve essere poi coperta utilizzando una garza medica per evitare infezioni pericolose. Nei giorni successivi si deve evitare di esporre al sole la parte colpita. Nel caso in cui si rilevino altri sintomi, ad esempio pallore, mal di testa od eccessiva sudorazione, si deve rivolgersi al medico, oppure recarsi al Pronto Soccorso più vicino.

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