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Olimpiadi 2020 Tokyo rinviate: si attende la data definitiva

La diffusione del coronavirus impedisce il normale svolgimento delle Olimpiadi 2020 che subiranno un ritardo. Il problema attuale è decidere la nuova data.

Tokyo: si richiede un mese di tempo per prendere decisioni definitive sullo svolgimento delle Olimpiadi 2020. Sono quattro settimane di attesa snervante per gli sportivi, un tempo essenziale per poter capire se l’evento tanto atteso può essere rinviato o si deve decidere per la cancellazione definitiva.

Olimpiadi 2020: rinvio o cancellazione

La situazione eccezionalmente drammatica provocata dalla pandemia da coronavirus ha portato ad un inevitabile rinvio delle Olimpiadi 2020 a Tokyo, ma si esclude in modo totale una cancellazione dell’evento sportivo. La diffusione di focolai di Covid-19 in ogni parte del mondo impedisce il normale svolgimento della gara che quindi subirà un ritardo. Il problema attuale è risolvere il dilemma che riguarda la nuova data di apertura dei giochi olimpici.

Per prendere delle decisioni definitive però, il CIO ha chiesto un mese di tempo per poter osservare i prossimi sviluppi e dare con maggiore certezza delle informazioni corrette. La calma olimpica di Thomas Bach e del comitato organizzatore di Tokyo 2020, che si dichiaravano convinti della teoria di non-urgenza, hanno fatto un passo indietro ed hanno chiesto tempo.

Gli atleti hanno necessità di avere risposte adeguate, si preparano da ben 4 anni a questo evento e non possono attendere oltre il necessario per sapere se e quando si apriranno i giochi olimpici. Il loro pensiero è fisso sulle Olimpiadi 2020, tutta la loro vita negli ultimi 4 anni, è stata impostata in funzione della gara con sacrifici notevoli effettuati pensando ai cinque cerchi di Tokyo.

Thomas Bach esprime la speranza di accendere la fiamma olimpica

Thomas Bach, essendo un atleta da medaglia d’oro conquistata con il fioretto nel 1976 nella città di Montreal, sa cosa significa vivere per lo sport e soprattutto restare in attesa di un evento così significativo per la vita di uno sportivo. Il suo pensiero è sicuramente tornato al 1980 quando il suo grande sogno olimpico venne stroncato dal boicottaggio avvenuto a Mosca.

Per questo motivo, in seguito ad una riunione imprevista tra i dirigenti e organizzatori, Bach ha voluto rivolgere il suo appello direttamente a tutti gli atleti scrivendo una lettera come se si rivolgesse a dei fratelli minori. Tra le righe si può leggere il suo dispiacere per la situazione oltre alla richiesta accorata di lasciare ancora 30 giorni di tempo per prendere una decisione definitiva.

La vita umana ha la precedenza su ogni cosa, anche sui giochi olimpici, vogliamo credere che alla fine di questo tunnel di cui non vediamo ancora il fondo, la fiamma olimpica ne rappresenti la luce“. Una speranza che Bach ha voluto ribadire, esprimendo un pensiero che non riguarda solo gli sportivi ma tutto il mondo.

FONTE FOTO: tokyo2020.org/en/news/tokyo-2020-statement-regarding-ioc-executive-board-announcement

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