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Dieta Ormonale, che cos’è e come funziona?

La dieta ormonale è un regime alimentare che ha riscosso grande interesse. Vediamo insieme di cosa si tratta e se funziona davvero.

La dieta ormonale è un regime alimentare che ha riscosso grande interesse. Vediamo insieme di cosa si tratta e se funziona davvero.

Tra le varie diete in circolazione, ve n’è una che ha suscitato un grande interesse in quanto promette di ristabilire l’equilibrio del corpo e ritrovare la linea, agendo sullo stato ormonale. Stiamo parlando della dieta ormonale o dell’assimilazione Scopriamo insieme di cosa si tratta e come funziona.

Che cos’è la dieta ormonale?

Ideata dall’endocrinologo americano Thierry Hertoghe, la dieta ormonale è un regime alimentare che parte dall’assunto secondo cui per ogni disturbo di natura ormonale ci sono degli alimenti indicati ed altri controindicati e quindi da evitare. L’idea è quella di riequilibrare il corpo agendo sullo stato ormonale. Secondo questa filosofia alimentare, mangiando alcuni cibi e non altri, facendo movimento, esercizi o pratiche di meditazione, si può migliorare l’azione dei nostri ormoni e, di conseguenza, favorire la perdita di peso in eccesso e aumentare il benessere generale.

La dieta ormonale sarebbe dunque utile non solo a ritrovare la linea, ma anche per risolvere gli squilibri ormonali associati ad alcune condizioni patologiche. La scelta degli alimenti “giusti”, dunque, aiuterebbe addirittura a superare le alterazioni ormonali senza bisogno di ricorrere all’uso dei farmaci.

Come funziona?

Sebbene le indicazioni nutrizionali della dieta ormonale siano diverse a seconda della problematica, generalmente gli schemi proposti da questo regime alimentare prevedono un ridotto apporto di energia e sono caratterizzati da un basso apporto di carboidrati.

Questo regime alimentare suggerisce di suddividere gli alimenti in tanti piccoli minipasti, di assumere piccole porzioni di alimenti ricchi di proteine, ma poveri di grassi, di mangiare molti alimenti con un elevato contenuto di fibra e di ridurre l’assunzione di sostanze stimolanti come caffè, tè, cola. Inoltre, si raccomanda di dormire almeno otto ore per notte e passare almeno mezz’ora al giorno all’aria aperta.

I diversi protocolli si differenziano solo in merito alla collocazione dei carboidrati nell’arco della giornata e alla lista degli alimenti da evitare.

Per esempio, ai soggetti affetti da diabete, l’ideatore di questo metodo alimentare suggerisce di mangiare pochi alimenti contenenti carboidrati e consumare cibi ricchi di proteine come carne, pesce, legumi e uova.

A chi soffre di ipotiroidismo, invece, viene consigliato di assumere alimenti con un elevato contenuto di iodio come pesce ed alghe e cibi ricchi in selenio come cereali e carne. Si raccomanda poi di limitare il consumo di cavoli, soia e broccoli.

Riguardo alle persone in condizione di obesità, invece, vengono proposti due differenti protocolli a seconda della localizzazione prevalente del grasso.

In caso di obesità androide, si consiglia una colazione a base di alimenti ricchi di proteine e priva di fonti di carboidrati.

Per l’obesità ginoide, invece, si raccomanda di evitare il consumo di carboidrati a cena perché verrebbero rapidamente convertiti in grassi e accumulati nel tessuto adiposo. Si suggerisce poi una dieta povera di grassi.

La dieta ormonale è un regime alimentare valido?

La dieta ormonale ha fatto molto discutere in quanto si basa su un principio non veritiero e potenzialmente pericoloso, ovvero che la scelta degli alimenti giusti possa aiutare a superare problemi ormonali e dunque sostituirsi all’uso di farmaci. I cibi non hanno proprietà medicamentose o curative e non sono farmaci. È bene dunque chiarire che la dieta ormonale non si sostituisce alla terapia farmacologica.

Anche in merito al discorso dimagrimento, la dieta ormonale non convince in quanto il dimagrimento localizzato non esiste, per cui la proposta di seguire diversi protocolli dimagranti a seconda della localizzazione del tessuto adiposo non ha molto senso. Inoltre, la dieta ormonale sconsiglia di assumere alcuni cibi in certi momenti della giornata. Tuttavia, l’orario in cui si mangia non influisce sulla perdita di peso, in quanto le caratteristiche e le proprietà dei cibi non cambiano a seconda dell’ora in cui vengono consumati. Se si intende dimagrire, bisogna rivalutare cosa e come mangiare non quando.

Inoltre, per quanto riguarda le indicazioni che la dieta ormonale fornisce a chi soffre di diabete, esse risultano in contrasto con le raccomandazioni fornite dagli standard italiani dedicati alla cura di questa malattia, che, al contrario di quanto suggerisce la dieta ormonale, indicano alimenti quali i vegetali, la frutta e i cereali integrali come parte integrante della dieta dei soggetti con diabete. Inoltre, non esistono evidenze per suggerire l’uso di diete a basso contenuto di carboidrati.

Ingiustificata è anche l’esclusione dell’assunzione di cavoli, soia e broccoli dalla dieta di chi soffre di ipotiroidismo.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/vassoio-colazione-muesli-frutta-2546077/

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