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Lino: come lavarlo ed evitare che si restringa?

Il lino è un tessuto vegetale e, come tutte le fibre naturali, richiede alcune accortezze nella manutenzione. Vediamo insieme come lavarlo e stirarlo evitando che si rovini.

D’estate per combattere il caldo si tende a scegliere abiti dai tessuti più leggeri e traspiranti, come il lino. Per quanto possa essere fresco e leggero, però, questo tessuto è anche delicato e richiede qualche accortezza in più. Vediamo insieme come lavare il lino a mano e in lavatrice ed evitare che si restringa e si rovini. Anche sapere come stendere e stirare il lino è importante per conservarlo al meglio.

Come lavare il lino a mano

Sebbene abbia una fibra molto resistente, il lino è da sempre considerato un tessuto molto delicato. Possono dunque sorgere dei dubbi su come lavarlo sia a mano che in lavatrice e può succedere che si danneggi se non vengono presi alcuni semplici accorgimenti.

I capi di abbigliamento e di biancheria in lino possono essere tranquillamente lavati in lavatrice, ma ci sono delle situazioni specifiche in cui è preferibile il lavaggio a mano, ad esempio quando c’è la necessità di smacchiare un punto preciso oppure quando si tratta di lavare il lino per la prima volta.

Per lavare un capo in lino a mano, basta metterlo in una bacinella, rigorosamente in acqua tiepida, e aggiungere il sapone di Marsiglia, che è il miglior detersivo da utilizzare in questi casi. Nel caso in cui siano presenti macchie o aloni, è preferibile lasciare il lino in ammollo per circa 1 ora, aggiungendo dell’acqua ossigenata a 40 volumi. Si sconsiglia l’utilizzo della candeggina perché rischia di rovinare le fibre.

Lavare il lino in lavatrice

Lavare il lino in lavatrice non è affatto rischioso come dice qualcuno. Basta utilizzare delle semplici accortezze. Innanzitutto, se si tratta di capi in lino bianco bisogna utilizzare un programma di lavaggio normale a massimo 60°C. Con il lino colorato, invece, non bisogna mai superare i 40°C. Inoltre, è meglio usare un detersivo per capi delicati, come quello per la lana.

Ricordatevi poi di fare attenzione alla centrifuga. Andrebbe esclusa del tutto, ma se proprio non ne potete fare a meno, impostatene una molto delicata per non rovinare le fibre del tessuto. Si suggerisce anche di aggiungere nel cestello del bicarbonato o dell’acido citrico in polvere (1 cucchiaino circa) per un’efficace azione anti-odori e antibatterica, soprattutto quando si tratta di lavare le lenzuola.

Tendaggi e tessuti per l’arredamento in lino hanno invece bisogno di un lavaggio più approfondito. In questo caso si può anche aumentare la temperatura fino a 90°C. Tuttavia, per garantire la tenuta della fibra, è meglio attenersi a quanto riportato sull’etichetta.

Come evitare che si restringa?

Che il lino tenda a restringersi non è solo una leggenda, anzi succede molto spesso. In media, dopo il primo lavaggio, il lino si restringe fino al 4%. Per questo motivo molti brand pre-lavano i capi in lino prima di metterli in commercio in modo tale che il restringimento al lavaggio successivo sarà minimo, quasi impercettibile.

Non sempre però questo pre-lavaggio avviene. Vediamo dunque come lavare il lino la prima volta per non farlo restringere. Iniziamo col dire che il primo lavaggio andrebbe fatto a mano, con acqua né troppo calda né troppo fredda. Non c’è bisogno di utilizzare l’ammorbidente.

Cosa fare, invece, se il capo in lino si è ormai ristretto? Per prima cosa immergete il capo in acqua tiepida per 10 minuti. Successivamente strizzatelo per rimuovere l’acqua in eccesso e stendetelo per qualche istante. Fatto ciò, adagiate il capo su un panno e posizionatelo sull’asse da stiro. A questo punto, con il ferro a una temperatura non troppo elevata, premete il tessuto verso l’esterno, cercando di accompagnare le fibre e allungarle verso la loro forma originale.

Come smacchiare i capi ingialliti?

Smacchiare tessuti ingialliti è impresa ardua. Vediamo come fare per smacchiare il lino. Nel caso in cui il lino è bianco e ingiallito, con aloni di sudore o ingiallimenti di altro tipo, basta utilizzare acqua tiepida e acqua ossigenata a 10 volumi. L’ideale è pre-trattare la macchia gialla con del sapone di Marsiglia, lasciandolo agire per circa 1 ora prima di risciacquare, in modo tale da eliminare eventuali aloni.

Esistono diversi rimedi fai da te per rimuovere anche altri tipi di macchie. Per eliminare le macchie di vino, molto frequenti sulle tovaglie, ad esempio, basta versare del sale sulla macchia e poi risciacquare e lavare con il normale detersivo per capi delicati o con il sapone di Marsiglia.

In caso di macchie di uovo, invece, bisogna sfregare energicamente il capo sotto l’acqua fredda aiutandosi con una spazzola da bucato. Per le macchie di olio o di grasso, il consiglio è di pre-trattare con del borotalco quando sono ancora fresche oppure utilizzare del sapone per i piatti.

Può capitare che i capi in lino si macchino dopo essere stati riposti a lungo in un luogo umido. Le lenzuola che non si usano abitualmente, ad esempio, potrebbero macchiarsi di muffa. In questo caso per risolvere il problema si consiglia di intervenire con sale grosso e succo di limone prima di procedere con il lavaggio.

Come stendere e stirare il lino?

Oltre a sapere come lavare il lino è importante capire come stendere e stirare questo tessuto per non rovinarlo. Per quanto riguarda l’asciugatura, il modo migliore per fare asciugare i capi in lino senza rovinarli e senza farli stropicciare è appenderli su delle grucce oppure direttamente sullo stendino o sulle corde. Può essere utile anche spruzzare dell’acqua sui capi per eliminare eventuali segni di centrifuga e non farli stropicciare ulteriormente.

Se lasciate i capi ad asciugare al sole, evitate di esporli alla luce diretta, in quanto potrebbero ingiallirsi, se bianchi, o comunque indurirsi molto.

In alternativa, potete utilizzare anche l’asciugatrice. In questo caso, però, ricordatevi che i capi in lino vanno posizionati tra due teli di spugna per assicurarsi un’asciugatura efficace e senza rischi.

Per quanto riguarda la stiratura, invece, i capi in lino colorati vanno sempre stirati a rovescio. Per i bianchi, si consiglia di posizionare un panno tra il ferro e il tessuto per non danneggiare le fibre e non correre il rischio di bruciarle.

Stirare capi in lino può risultare complicato perchè tendono a stropicciarsi facilmente. Per evitare che ciò accada, si consiglia di stirarli quando sono ancora umidi oppure inumidirli appositamente. Le alte temperature del ferro e il vapore sono ben tollerati, ma fate attenzione in caso di stampe e ricami perchè potrebbero rovinarsi.

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/colore-camicia-pila-luminoso-4048031/]

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