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AstraZeneca e trombosi: si attende pronunciamento dell’Ema

È attesa per domani pomeriggio una raccomandazione aggiornata sul vaccino AstraZeneca da parte dell’Agenzia europea del farmaco (Ema).

È attesa per domani pomeriggio una raccomandazione aggiornata sul vaccino AstraZeneca da parte dell’Agenzia europea del farmaco (Ema).

Fa ancora discutere il vaccino AstraZeneca e la sua possibile correlazione con i rari casi di trombosi verificatesi dopo la sua somministrazione. È atteso per domani sera il pronunciamento dell’Agenzia europea del farmaco che sta aggiornando i suoi studi.

“La commissione della farmacovigilanza che valuta il rischio (Prac) non ha ancora raggiunto una conclusione. La revisione è in corso. Terremo una conferenza stampa non appena il lavoro sarà terminato, domani (mercoledì, ndr) o giovedì”, fa sapere l’Ema.

AstraZeneca, Cavalieri: “possibile correlazione con i casi di trombosi”

Domani pomeriggio, 7 aprile, sulla base di tutti i dati attualmente disponibili, il Comitato per la sicurezza dell’Ema dovrebbe emettere una raccomandazione aggiornata sul vaccino AstraZeneca. Intanto, fanno discutere le parole del responsabile della strategia sui vaccini di Ema, Marco Cavaleri, il quale ha ammesso un possibile nesso tra il vaccino AstraZeneca e i casi di trombosi.

Intervistato da “Il Messaggero”, Cavaleri ha affermato che “ora è sempre più difficile affermare che non vi sia un rapporto di causa ed effetto tra la vaccinazione con AstraZeneca e casi molto rari di coaguli di sangue insoliti associati a un basso numero di piastrine”.

Sono ancora in corso gli studi dell’Ema sui casi di trombosi registrati tra gli under 55, soprattutto donne. A tal proposito Cavaleri ha spiegato che “il lavoro di valutazione è ancora lontano dall’essere concluso”. “Questa settimana inizieremo a dare delle definizioni preliminari, ma difficilmente arriveremo a indicare dei limiti di età come hanno fatto vari Paesi. Per la semplice ragione che noi siamo un’agenzia regolatoria e dobbiamo avere dati molto precisi sul rapporto rischio-benefici, mentre le agenzie di salute pubblica che gestiscono le varie campagne di vaccinazioni hanno diverse opzioni a disposizione e possono usarle come meglio ritengono”, ha chiarito.

Alla domanda diretta sul possibile legame tra i casi di trombosi e il vaccino Cavaleri ha risposto: “ormai possiamo dirlo, è chiaro c’è una associazione con il vaccino. Cosa causi questa reazione, però, ancora non lo sappiamo. In sintesi: nelle prossime ore diremo che il collegamento c’è, come questo avviene dobbiamo però ancora capirlo”.

Al vaglio limitazioni per fascia d’età

Intanto, mentre il comitato dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che è al lavoro sul vaccino anglo-svedese, fa sapere che “al momento non ci sono legami tra trombosi e vaccino AstraZeneca”, l’Agenzia del farmaco britannica (Mhra) starebbe considerando, stando a quanto riportato dal quotidiano “The Times”, se limitare l’uso del vaccino AstraZeneca nei più giovani. Ricordiamo che nel Regno Unito si sono verificati 7 decessi su 18,1 milioni di dosi somministrate a causa di rari trombi sviluppatisi dopo l’inoculazione del vaccino.

Stamattina il sottosegretario alla Salute. Pierpaolo Sileri, ha affermato che “è possibile, per maggiore precauzione, che l’Ema indichi che per una determinata categoria è meglio non utilizzare il vaccino anti-Covid di AstraZeneca”. L’Ema “può cioè individuare dei sottogruppi di popolazione che presentano un comun denominatore per un maggiore livello di rischio, e valutare il rapporto causa-effetto in tali gruppi in relazione agli eventi trombotici rari che sono stati segnalati”, ha spiegato Sileri.

Sulla possibilità che l’Ema arrivi a limitare l’uso del vaccino escludendo alcune categorie, ha aggiunto: “rientra nei processi di farmacovigilanza ed è già successo per tanti altri farmaci, a partire dall’aspirina, per la quale a partire dagli anni ‘80 è stato posto un limite d’uso per la fascia dei bambini sotto i 12 anni per alcuni eventi avversi”.

Il 31 marzo scorso la direttrice esecutiva dell’Ema, Emer Cooke aveva affermato che un nesso per età o genere tra i rari eventi di trombosi dei seni cerebrali e la somministrazione del vaccino anti-Covid di Astrazeneca “è possibile ma non è dimostrato”. Al momento, aveva spiegato “non ci sono prove che giustifichino restrizioni e che i benefici superano i rischi di effetti collaterali”.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/vaccino-vaccinazione-covid-19-5926664/

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Una risposta su “AstraZeneca e trombosi: si attende pronunciamento dell’Ema”

Con questi dubbi si continuano ad utilizzare vaccini che al momento sembrerebbero dannosi. E’ mai possibile che la popolazione non sia mai informata sufficientemente. Ad esempio si sente dire che prima di assumere il vaccino bisogna sospendere l’assunzione della CARDIASPIRINA. E’ vero?????? C’è qualcuno che possa dare indicazioni esatte ? E quali altri farmaci ( per il cuore,i bronchi, asma bronchiale, diabete con uso d’insulina etc. etc.) potrebbero andare in ” conflitto ” con la dose del vaccino ?

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