Coronavirus, morto a 81 anni lo stilista Kenzo

Si è spento a Parigi il famoso stilista giapponese Kenzo Takada. Aveva contratto il Coronavirus.

Coronavirus, addio allo stilista Kenzo

Lutto nel mondo della moda. E’ deceduto a 81 anni lo stilista giapponese Kenzo Takada, conosciuto semplicemente come Kenzo. La morte sarebbe sopraggiunta per complicanze da Covid-19.

A dare l’annuncio è stato un portavoce del designer nipponico attraverso una nota in cui si riferisce  che lo stilista “è deceduto domenica 4 ottobre 2020 presso l’American Hospital di Neuilly-sur-Seine”.

Lo scorso 30 settembre, a causa del suo stato di salute, Kenzo non era riuscito a presenziare alla sfilata del marchio che porta il suo nome, oggi di proprietà della multinazionale francese LVMH, che lo ha acquistato nel 1993.

Kenzo Takada è stato il primo stilista giapponese a stabilirsi a Parigi, dove ha avuto inizio la sua brillante carriera. I suoi abiti colorati, oversize e dalle silhouette particolari hanno fatto la storia della moda. Univa forme e disegni presi dalla tradizione giapponese allo stile europeo.

Kenzo, la carriera

Nato il 27 febbraio 1939 a Himeji, nella regione del Kansai, sviluppa sin da piccolo la passione per la moda. Tuttavia, a 18 anni, per far contenti i genitori, si iscrive all’università di Kyoto per studiare letteratura. Studi che non porterà mai termine perché un anno dopo si iscrive al Bunka Fashion College di Tokyo, un’importante scuola di moda giapponese che fino alla sua iscrizione era stata aperta solo alle donne.

 Una volta preso il diploma, nel 1964, Kenzo, su consiglio dei suoi professori, si trasferisce a Parigi, dove inizia a lavorare come free lance, disegnando per altre case di moda. Nel 1970  la svolta: apre al Vivienne Gallery la sua prima boutique “Jungle Jap” e fonda il suo brand. Nello stesso anno, in occasione della prima sfilata del marchio, la rivista francese Elle gli dedica la copertina. L’anno seguente le sue collezioni vengono presentate a New York e a Tokyo. Nel 1972 ottiene l’ambito premio Fashion Editor Club of Japan. Nel 1977 decide di dedicarsi anche alla moda per bambini. Nel 1983 lancia la collezione uomo, mentre nel 1988 arriva la linea di profumi (il più celebre è Flower by Kenzo, lanciato nel 2000). In  carriera ha realizzato anche costumi per il teatro e per il cinema.

Nel 1993 cede il marchio a LVMH, ma resta altri 6 anni alla sua guida. Si ritira nel 1999 e inizia a dedicarsi al design d’interni.

Morte Kenzo Takada, il cordoglio sui social

La guida creativa della famosa casa di moda dopo il ritiro di Kenzo Takada è passata prima a Antonio Marras (2003-2011), poi ad Humberto Leon e Carol Lim (2011-2019); infine, da quest’anno, al portoghese Felipe Oliveira Baptista. Proprio quest’ultimo, su Instagram, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa del maestro della moda.

“È con grande tristezza che ho appreso della scomparsa del signor Kenzo Takada. La sua incredibile energia, gentilezza e talento erano contagiosi. Il suo spirito affine vivrà per sempre. Riposa in pace Maestro”, ha scritto Olivera.

Anche sui profili social della Maison Kenzo è apparso un post in memoria dello stilista scomparso.

“È con immensa tristezza che KENZO ha appreso della scomparsa del nostro fondatore, Kenzo Takada. Per mezzo secolo, il signor Takada è stato una personalità emblematica nel settore della moda, infondendo sempre creatività e colore nel mondo. Oggi, il suo ottimismo, gioia di vivere e generosità continuano ad essere i pilastri della nostra Maison. Ci mancherà moltissimo e sarà sempre ricordato”, si legge nel post intitolato “Ode al nostro fondatore”.

Questo, infine, il post pubblicato sul profilo Instagram ufficiale personale di Kenzo Takada: “È con grande tristezza che abbiamo appreso che il nostro caro amico Kenzo Takada è morto oggi. Era un creatore stimolante e prodigioso e siamo stati orgogliosi di collaborare con lui. Ricorderemo sempre il suo sorriso e la sua gioia di vivere. Il mondo della moda, del design e tutti noi lo piangiamo stasera ed estendiamo le nostre più sincere condoglianze ai suoi cari”.

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