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Stato di emergenza Covid: il Cts richiede la proroga

Il Comitato tecnico scientifico, in vista dell’andamento della pandemia, ha richiesto la proroga dello stato di emergenza sino al 31 luglio 2021.

Il Comitato tecnico scientifico, in vista dell’andamento della pandemia e delle cifre a riguardo dei nuovi contagi, ha richiesto la proroga dello stato d’emergenza sino al 31 luglio 2021. In vista del nuovo Dpcm il Cts ha voluto porre sotto l’attenzione del governo la situazione vigente in ambito covid e la necessità di prorogare lo stato di emergenza.

Prorogare lo stato di emergenza fino al 31 luglio: sarebbe questa, secondo quanto si apprende, l’indicazione che il Comitato tecnico scientifico ha dato al governo in vista del nuovo Dpcm che entrerà in vigore a breve.

Secondo gli esperti, quattro sono in totale gli elementi che potrebbero portare al prolungamento dello stato d’emergenza  di altri sei mesi: l’impatto ancora alto del virus sull’occupazione dei posti letto ospedalieri, la campagna vaccinale, la preoccupante situazione internazionale e la possibile sovrapposizione dell’influenza stagionale con il Covid. Nel frattempo si attende il Dpcm con le limitazioni e la divisione in fasce divenuta ormai non più una novità per gli italiani.

Per adesso, tuttavia, il Governo ha previsto lo stato di emergenza sino al 30 aprile.

Stato di emergenza: cos’è?

Lo stato di emergenza può essere dichiarato al verificarsi o nell’imminenza di calamità naturali o eventi connessi all’attività dell’uomo in Italia. Il Codice della Protezione Civile (Decreto legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018), ridefinisce la durata dello stato di emergenza di rilievo nazionale, portandola a un massimo di 12 mesi, prorogabile di ulteriori 12 mesi.

Il Consiglio dei Ministri può deliberare lo stato di emergenza nazionale, senza necessità di passare per il Parlamento, per gli eventi calamitosi di tipo C. Gli eventi sono classificati in 3 tipi in base a estensione, intensità e capacità di risposta del sistema di protezione civile: il tipo A prevede una direzione degli interventi a livello comunale, il tipo B a livello provinciale e regionale, il tipo C a livello nazionale

Nuovo Dpcm e stato d’emergenza: i dettagli

Secondo quanto spiegato da fonti di governo, il nuovo dpcm “si accompagnerà a nuovi ristori”, mentre verrà prorogata la ‘norma Bonafede’ sul divieto di spostamento tra Regioni anche nelle zone gialle. 

 Il governo sta attualmente studiando i criteri per la definizione della ‘zona bianca’, un ‘nuovo colore’ che in caso di  Rt basso consentirebbe un sostanziale e tanto atteso ritorno alla normalità. Con il nuovo Dpcm in arrivo è più che certo che ci sarà una stretta sulla movida, con il divieto di asporto per i bar dopo le 18, un vero duro colpo per i ristoratori. Tra le norme da inserire nel  provvedimento, è stata esaminata anche la proroga della regola sulle visite private per sole due persone (esclusi però gli under 14).

Per quanto riguarda gli impianti di risalita delle piste da sci, al centro di discussioni sin dal mese di novembre, resteranno ancora chiusi. Restano da definire eventuali date e termini per la riapertura di palestre e piscine, anche se, per queste categorie, il concetto di riapertura sembra essere molto distante . Porte chiuse, ancora e probabilmente per parecchio tempo, per cinema e teatri. I musei invece potrebbero riaprire, ma soltanto nelle regioni in fascia gialla.

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Fonte Immagine:https://pixabay.com/it/photos/provetta-covid-19-maschera-medica-5065425/

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