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Influenza australiana, boom di casi in Italia: i sintomi

L’influenza australiana minaccia il Natale. Il virus, sviluppatosi in Australia, si sta rapidamente diffondendo anche in Italia. Il picco è atteso per dicembre.

L’influenza australiana minaccia il Natale. Il virus, sviluppatosi in Australia, si sta rapidamente diffondendo anche in Italia. Il picco è atteso per dicembre.

È boom di casi di influenza australiana anche in Italia, soprattutto tra i bambini. Vediamo insieme di cosa si tratta, quali sono i sintomi, quanto dura e come curarla.

Influenza australiana: boom di casi soprattutto tra i bambini

È arrivata anche in Italia l’influenza australiana, una nuova variante di virus influenzale sviluppatosi in Australia che ha determinato la peggiore stagione degli ultimi 5 anni. Stando ai dati del rapporto Influnet, solo nell’ultima settimana, gli italiani a letto con il virus influenzale sono 762mila.

Secondo la rete di sorveglianza, nella settimana dal 21 al 28 novembre, si è passati da 9,5 casi per mille abitanti a 12,9 colpiti da virus simil-influenzali e dall’inizio della stagione oltre 2,5 milioni hanno contratto l’infezione.

Ad essere più colpiti sono i bambini, nella fascia 0-4 anni, ma ora il virus influenzale si sta diffondendo anche tra agli adulti e sta registrando una repentina crescita. Il picco, secondo gli esperti, è previsto per dicembre, con un mese di anticipo rispetto agli altri anni in cui circolava l’influenza. Questo perchè, come spiegano i virologi, negli ultimi due anni in cui c’è stata una netta prevalenza del Covid, non ci sono state infezioni che abbiano rinforzato le difese immunitarie.

“Un inizio anticipato, ma ogni anno la stagione influenzale è legata a situazioni meteo o condizioni particolari. Questo virus, riteniamo, ci terrà compagnia per alcune settimane insieme anche a un rialzo dei casi Covid. In questo senso è molto importante non abbassare la guardia”, ha detto Pregliasco, professore associato di Igiene generale e applicata all’Università degli Studi di Milano e direttore Irccs Galeazzi-Sant’Ambrogio.

Secondo il virologo “con l’influenza australiana sarà una bella stagione tosta, come sempre ci saranno morti. Il picco è previsto a Natale, quando ci saranno circa 250mila casi al giorno”.

Sintomi e durata

L’influenza australiana può presentarsi con febbre molto alta, dolore alle ossa, mal di gola, raffreddore e inappetenza. I sintomi durano in media 5 giorni. Tuttavia, come ha spiegato Paola Pedrini, segretario generale della Fimmg Lombardi, “bisogna sempre distinguere i vari tipi di virus: alcune forme durano anche una settimana, in altre, invece, i pazienti fanno un giorno senza febbre e poi ritorna”

“Noi medici di famiglia in Lombardia abbiamo gli studi molto pieni e c’è di tutto: influenza e anche Covid. Si fa il tampone per scrupolo, per escludere Sars-CoV-2, e invece ne troviamo ancora alcuni positivi, anche se l’impressione è che Covid sia inferiore alle sindromi influenzali. C’è davvero tanta sintomatologia: influenzale, prime vie respiratorie, febbre, e così via. Il classico di questi virus di stagione. E la situazione è già esplosa”, ha aggiunto.

Influenza australiana: come curarla?

Le procedura per curare l’influenza australiana è la stessa già adottata per precedenti virus influenzali visto che i sintomi sono simili.

Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di prevenzione del ministero della Salute ha spiegato che bisogna “prendere antipiretici per abbassare la temperatura, bere molto e riposare”. No agli antibiotici “a meno che non siano indicati dal medico di fronte al sospetto di una complicazione batterica. Ricordiamo ancora che gli antibiotici non funzionano contro i virus”, ha detto Rezza.

L’importanza del vaccino

Per contrastare l’influenza gli esperti consigliano di vaccinarsi, soprattutto se si è soggetti fragili.

Paola Pedrini suggerisce di fare il vaccino e di riprendere anche ad usare la mascherina: “Basterebbe fare il vaccino antinfluenzale, magari anche recuperare l’uso della mascherina, che stiamo un po’ dimenticando. Vale per il Covid, ma anche per questi virus. Sicuramente sarebbe un aiuto: è quello che ci ha protetto negli anni passati e può aiutarci ancora”, ha detto.

La vaccinazione “va raccomandata ad anziani, per i quali è preferibile la formulazione adiuvata, e fragili. Si può fare tranquillamente assieme alla quarta dose anti Sars-CoV-2, è consigliata alle donne in gravidanza. Per questi gruppi di popolazione è gratuita”, ha detto invece Rezza.

Per i bambini, da 6 mesi a due anni, esiste un vaccino spray che evita le punture.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/termometro-febbre-numero-mano-3656065/

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