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Spostamenti Pasqua: quando occorre l’autocertificazione?

Anche Pasqua 2021, come avvenuto a Natale, sarà blindata. Tutta Italia sarà in zona rossa e per spostarsi occorrerà il modulo di autocertificazione.

Anche Pasqua 2021, come avvenuto a Natale, sarà blindata. Tutta Italia sarà in zona rossa e per spostarsi occorrerà il modulo di autocertificazione.

Come accaduto per il periodo natalizio, anche Pasqua sarà blindata, Tutta Italia sarà infatti nuovamente in zona rossa e dunque soggetta a misure maggiormente restrittive per contenere i contagi da Covid. Il 3, il 4 e il 5 aprile saranno dunque chiusi i negozi e vietati gli spostamenti da una Regione all’altra. Inoltre, saranno limitati anche gli spostamenti all’interno della propria Regione. Per muoversi sarà nuovamente necessario il modulo di autocertificazione.

Vediamo quali sono gli spostamenti consentiti e quando occorre esibire il modulo.

Pasqua e Pasquetta: gli spostamenti consentiti

In zona rossa sono vietati “gli spostamenti per far visita ad amici o parenti autosufficienti e, in generale, tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria non dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute sono vietati fino al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile”. Nei giorni 3-4-5 aprile, come avvenuto a Natale, è però prevista una deroga per far visita ad amici e parenti. Sarà dunque consentito muoversi dalla propria abitazione una sola volta al giorno all’interno della propria Regione tra le ore 5.00 e le 22 (orario del coprifuoco) per raggiungere un’abitazione privata. Si possono portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili e non autosufficienti.

Stando all’ultimo decreto firmato dal premier Mario Draghi a metà marzo, inoltre, sarà altresì possibile raggiungere le seconde case, anche quelle che si trovano in un’altra provincia o Regione. Come riportato nelle FAQ sul sito del Governo, lo spostamento nelle seconde case è consentito in zona bianca, arancione e rossa a patto che a muoversi sia solo il nucleo familiare abitualmente convivente. In più, la seconda casa deve essere di proprietà o in affitto, con un contratto stipulato prima del 14 gennaio 2021 e nell’abitazione non devono esserci altre persone che non siano della stessa famiglia.

Si possono raggiungere anche le seconde case che si trovano fuori Regione (da e verso qualsiasi zona), ma chi si muove deve portare con sé un documento che attesti la proprietà o un certificato che riporti il contratto di affitto.

Alcuni presidenti di Regione hanno tuttavia deciso di vietare la possibilità di raggiungere le seconde case, come il Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, che ha disposto il divieto di entrare nel territorio sardo, salvo esigenze di salute, lavoro o necessità, e il governatore della Valle d’Aosta. Anche in Campania i residenti non possono spostarsi per raggiungere le seconde case, se non per comprovate esigenze, mentre in Toscana, chi arriva da un’altra Regione, a meno che non abbia la residenza in Toscana, non può raggiungere le seconde case fino a domenica 11 aprile.

Autocertificazione: quando occorre?

Fino al 2 aprile le Regioni dovranno attenersi alle regole della propria fascia di colore di appartenenza, dopodichè tutte entreranno in zona rossa. Pertanto, bisognerà giustificare sempre i propri spostamenti con il modulo di autocertificazione, che è sempre lo stesso da ottobre e può essere scaricato dal sito del ministero dell’Interno, stampato e compilato prima di uscire di casa. Altrimenti, esso è in dotazione alle forze dell’ordine e può dunque essere compilato al momento del controllo.

In zona rossa è consentito muoversi all’interno del proprio comune, o entrare e uscire dalla propria città e/o regione solo per “comprovate esigenze lavorative”, per “motivi di salute” e per “altri motivi ammessi dalle vigenti normative”, da giustificare sempre con autocertificazione.

Va inoltre esibito il modulo di autocertificazione anche per uscire negli orari in cui vige il coprifuoco, quindi dalle 22 alle 5 del mattino.

A Pasqua sarà consentito recarsi in una chiesa vicino a casa per seguire le celebrazioni del periodo, ma anche in questo caso sarà necessario portare con sé l’autocertificazione.

Cosa scrivere nel modulo

Nel modulo disponibile sul sito del Viminale, il firmatario deve innanzitutto dichiarare che il proprio spostamento è determinato da: esigenze di lavoro; motivi di salute; altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio.

Inoltre, nell’autocertificazione è necessario indicare: il proprio abituale domicilio, un contatto telefonico valido, di non essere sottoposti alla misura della quarantena ovvero di non essere risultato positivo al Covid-19, di essere “consapevole delle conseguenze penali previste in caso di dichiarazioni mendaci a pubblico ufficiale regolate dall’articolo 495 del Codice di procedura penale”.

Inoltre, come riportato sul sito, se si utilizza una delle tre deroghe stabilite dal Governo in merito agli spostamenti (quella per gli spostamenti tra comuni nel raggio di 30 km, quella per visitare amici o parenti, il ritorno a casa) “la relativa ragione giustificativa potrà essere addotta tramite ricorso alla consueta modulistica di autodichiarazione, nella parte in cui si fa riferimento a “motivi ammessi dalle vigenti normative”. In questo caso, non basta barrare la casella, ma bisogna anche spiegare nella riga successiva il motivo che determina lo spostamento, l’indirizzo di partenza e l’indirizzo di destinazione. Non va invece specificato, per ragioni di privacy, il nome dell’eventuale persona a cui si va a far visita (parenti o amici che siano).

Chi viola le regole, come da decreto, rischia una multa che va dai 400 ai mille euro.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/persone-affollato-passi-a-piedi-692005/

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