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Vaccino Pfizer: protegge dalle varianti del Covid

Secondo uno studio preliminare condotto dai ricercatori della Pfizer in collaborazione con quelli della University of Texas Medical Branch, il vaccino Pfizer-Biontech è efficace contro le mutazioni del Covid-19.

Secondo uno studio preliminare condotto dai ricercatori della Pfizer in collaborazione con quelli della University of Texas Medical Branch, il vaccino Pfizer-Biontech è efficace contro le mutazioni del Covid-19.

Buone notizie sul fronte vaccini anti-covid. Quello sviluppato da Pfizer-Biontech, il primo ad essere approvato e distribuito, sarebbe efficace anche contro 16 diverse mutazioni del virus, tra cui una presente sia nella variante inglese del virus che in quella sudafricana.

Ad affermarlo, come riferito dal sito del Telegraph, è uno studio preliminare, non ancora pubblicato, condotto dalla stessa azienda statunitense in collaborazione con i ricercatori della University of Texas Medical Branch di Galveston.

Lo studio preliminare

Sono stati condotti test di laboratorio per verificare se la mutazione del virus influenzasse la capacità del vaccino. A tal fine sono stati analizzati campioni di sangue di 20 persone a cui era già stato inoculato il vaccino prodotto da Pfizer in collaborazione con BioNTech. Gli anticorpi sono stati testati contro le mutazioni. Dall’analisi effettuata in particolare sulla proteina spike del virus, chiamata N501Y, contenuta sia nella variante inglese che in quella sudafricana, è emerso che le mutazioni non influenzano l’efficacia del vaccino. Dunque, gli anticorpi sviluppati dai destinatari del vaccino sono riusciti a respingere con successo il virus.

Phil Dormitzer, direttore scientifico della Pfizer, ha commentato con entusiasmo il risultato dello studio condotto: “È incoraggiante il fatto che il vaccino sembra restare efficace contro questa mutazione, così come contro altre 15 già testate in precedenza”, ha detto. “Quindi ora ne abbiamo analizzate 16, e nessuna ha un impatto significativo, ma questo non vuol dire che la diciassettesima non ce l’abbia”, ha aggiunto, sottolineando che a preoccupare è un’altra mutazione del virus sudafricano, la E484K, attualmente allo studio. Questa potrebbe modificare la trasmissibilità del virus.

L’Ue acquista altre 300 milioni di dosi del vaccino

In attesa che lo studio venga esaminato da esperti – passaggio fondamentale per la ricerca medica – la Commissione Europea oggi ha ordinato altre 200 milioni di dosi del vaccino Pfizer-Biontech, con la possibilità di acquisire ulteriori 100 milioni di dosi.

Vaccino Pfizer, l’opinione del direttore scientifico dello Spallanzani

Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani di Roma ed esponente del Comitato tecnico-scientifico (Cts), interpellato sull’argomento nel corso di un suo intervento nella trasmissione Agorà su Rai3, ha definito “ottimo” il primo bilancio del vaccino Pfizer. “Anche durante la sperimentazione dei vaccini vi sono stati tra i volontari rarissimi effetti avversi di rilievo oltre a quelli che ci si aspetta da una qualunque vaccinazione: rossore nel sito dell’iniezione, qualche linea di febbre, mal di testa, tutte reazioni che spariscono nel giro di qualche ora”, ha detto.

Sulla variante sudafricana Ippolito ha poi dichiarato: “è certamente possibile che questa o altre mutazioni possano rendere meno efficaci i vaccini, ma va detto che quelli contro il coronavirus, e penso soprattutto ai vaccini genetici come quelli a Rna o a vettore virale, sono facilmente adattabili a nuovi ceppi, un po’ come avviene con il vaccino stagionale antinfluenzale, che contiene ogni anno i ceppi prevalenti”. “Vorrei inoltre sottolineare – ha aggiunto – che i vaccini autorizzati finora, così come quelli in fase di sviluppo, producono quella che viene chiamata risposta policlonale, generano cioè numerosi anticorpi che si insediano su diverse parti del virus. Le modifiche a uno qualsiasi di questi siti di destinazione aumentano il rischio che i vaccini possano essere meno efficaci, non che non funzionino affatto. Per capirlo occorrerà tanta ricerca”.

 “In questo momento abbiamo in Italia per lo più una variante di provenienza spagnola, con leggere differenze a seconda delle aree del Paese, ma al momento nessuna delle varianti sembra cambiare l’efficacia del vaccino”, ha concluso.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/vaccinazione-medico-vaccino-5884507/

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