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Cheat meal/day, sgarrare una volta a settimana si può!

Il cheat meal/day è ormai presente in tutte le diete. Ma cos’è e come funziona? E, soprattutto, è utile? Tentiamo di rispondere a queste domande nell’articolo che segue.

Il cheat meal/day è ormai presente in tutte le diete. Ma cos’è e come funziona? E, soprattutto, è utile? Tentiamo di rispondere a queste domande nell’articolo che segue.

Cos’è il cheat meal?

Cheat meal, letteralmente “pasto sgarro”, è il termine utilizzato per indicare il pasto libero che una persona si concede al di fuori del programma di dieta che segue. In alcuni casi si parla anche di cheat day (“giornata sgarro”), ovvero di un giorno di “pausa” dalla dieta.

Come funziona?

Quando si parla di pasto libero ci si riferisce ad un pasto con porzioni più abbondanti o alla scelta di ricette e pietanze più caloriche, chiaramente incompatibili quotidianamente con un regime alimentare ipocalorico.

In genere quando si inserisce nella dieta il cheat meal o il cheat day, si opta per la pizza, il sushi, l’hamburger con le patatine, un pasto al ristorante, oppure lo si fa coincidere con il pranzo della domenica.

In alternativa, si può scegliere semplicemente di aggiungere un alimento in più agli alimenti previsti durante la giornata. Ad esempio ci si può concedere un gelato, un dolce o un aperitivo.

Negli Stati Uniti hanno addirittura istituito il National Eat an Extra Dessert Day, ossia un giorno di totale libertà in cui è consentito cedere senza sensi di colpa ad una porzione in più del dessert preferito.

Il cheat meal/day è utile?

Sgarrare a tavola una volta a settimana è utile? Secondo gli esperti sì. Sono sempre di più quelli che consigliano il cheat meal o cheat day, in quanto sostengono che esso aiuti a seguire un regime alimentare ideale nel tempo. Uno sgarro alla dieta, secondo loro, tiene alto il metabolismo e aumenta la produzione di leptina, un ormone che aiuta a sentire il senso di sazietà.

Anche diverse celebrità seguono questo consiglio, concedendosi un pasto libero o una giornata libera dalla dieta rigorosa.

Ammettere uno strappo alla dieta, dunque, “alleggerisce” l’impegno preso con se stessi e aiuta mentalmente ad andare avanti senza perdere di vista l’obiettivo. Ormai gran parte delle diete prevede il “pasto libero”, o giorno libero, per rendere la dieta maggiormente sostenibile.

Seguire un piano alimentare troppo restrittivo rischia infatti a lungo andare di produrre l’effetto contrario, vanificando gli obiettivi della dieta.

Avere un giorno a settimana libero, mangiando ciò che si vuole, senza esagerare, aiuterebbe, secondo gli esperti, a raggiungere prima il risultato.

Come osservato da diversi studi, il corpo “vive” la riduzione dell’apporto di calorie a lungo andare come un segnale di carestia, tendendo a conservare il grasso sotto forma di riserva e a bruciare di meno. Il pasto libero una volta a settimana, invece, allena il metabolismo. Seguire una dieta bilanciata durante la settimana e poi concedersi, magari nel weekend, un giorno di pausa, aiuterebbe il corpo a consumare di più. Mangiare un po’ di più una volta a settimana non farebbe dunque prendere peso. Al contrario, il cheat meal/day fa sì che il metabolismo non rallenti entrando in una sorta di modalità a risparmio energetico. Tuttavia, bisogna sempre ricordarsi di non esagerare per non vanificare i sacrifici fatti. E’ concesso quindi mangiare ad esempio una pizza nel weekend o un hamburger o un piatto di pasta al forno, senza però lasciarsi troppo andare.

Inserire un pasto libero nella dieta o, meglio, avere un giorno libero permette a chi segue un dato regime alimentare di non dover rinunciare a condividere un pranzo o una cena in famiglia o con gli amici.

Il cheat meal o cheat day, inoltre, allena la motivazione aiutando a non cedere alle tentazioni durante il resto della settimana.

Secondo uno studio condotto sul cheat day per un periodo di 3 mesi dallo Skidmore College di New York, esso funziona. Dai risultati del test è emerso che i soggetti coinvolti hanno perso in media 5 chili a testa, oltre a migliorare le loro abitudini alimentari.

Lo studio ha dimostrato che in alcuni casi i partecipanti si erano talmente abituati alla nuova dieta che, dopo tre mesi, non avevano nemmeno più voglia di fare qualche sgarro. L’alimentazione sana messa a punto per raggiungere l’obiettivo iniziale che si erano posti, era diventata la normalità.

Quando e come inserire il cheat meal/day?

Non esiste una regola precisa che ci dice quando e come è meglio inserire il cheat meal/day nella dieta. Chiaramente non siamo tutti uguali e non tutti seguiamo lo stesso piano alimentare, di conseguenza, come e con quale frequenza inserire il pasto o giorno libero nella dieta va stabilito sulla base di fattori personali (soprattutto eventuali problematiche di salute), evitando il fai da te. E’ bene infatti rivolgersi sempre al proprio medico e al dietista, nutrizionista di riferimento, insomma affidarsi ad un professionista.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/gelato-dessert-sweet-cibo-2588541/

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