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Guanti monouso: quali scegliere per difendersi dai virus?

La scelta dei guanti monouso è molto importante. Ne esistono diverse tipologie e di diversi materiali. Scopri quelli più sicuri e adatti alle tue esigenze.

La scelta dei guanti monouso è molto importante. Ne esistono diversi tipi e di diversi materiali. Scopri quelli più adatti alle tue esigenze.

L’emergenza coronavirus ha riproposto all’attenzione degli italiani l’importanza di una corretta igiene. Oltre al frequente lavaggio delle mani, la popolazione è chiamata a utilizzare mascherine protettive e guanti monouso tutte le volte che escono fuori casa. In questo modo, ci si protegge dal rischio di contrarre il covid-19 e si difendono allo stesso tempo anche le altre persone incontrate per strada, nei mezzi pubblici, al supermercato o al lavoro.

Per quanto riguarda i guanti, ne esistono di due tipologie: medicali e chirurgici. Quali sono le differenze? E quale materiale scegliere? Sono queste alcune delle domande più frequenti in queste ultime settimane.

Differenze tra guanti medicali e chirurgici

I guanti medicali servono a proteggere la persona nelle fasi di cura e assistenza nei confronti di un paziente. Sono impiegati negli ospedali, studi medici, case di riposo, laboratori e cliniche, al fine di mantenere alto il livello di igiene.

Invece i guanti chirurgici difendono chi li usa dai virus presenti all’esterno. Il loro utilizzo è indicato soprattutto nei luoghi dove i rischi chimici, infettivi e fisici sono elevati. Per questo motivo, la soluzione migliore per contrastare il coronavirus è l’adozione di guanti chirurgici.

Entrambe le tipologie dei guanti sono monouso. Ciò significa che i guanti medicali e chirurgici vanno gettati nell’apposito contenitore della plastica una volta portata a termine l’operazione (ad esempio quando si finisce di fare la spesa si possono gettare in uno dei contenitori presenti sia all’ingresso che all’uscita del supermercato).

Quale materiale scegliere

I guanti monouso sono realizzati in vari materiali. Si differenziano ad esempio tra quelli in polvere e senza polvere. I primi favoriscono il contatto tra mano e guanto, durano più a lungo e costano di meno. I secondi invece sono più indicati per le persone che hanno paura di una reazione allergica.

Esistono poi i guanti in lattice, che sono anche quelli più conosciuti e largamente diffusi in commercio. Sono affidabili contro le eventuali contaminazioni e infezioni, inoltre permettono di eseguire con le mani gesti precisi. Non tutti però possono usarli, dal momento che esistono le persone allergiche al lattice. L’alternativa è rappresentata dai guanti in nitrile, che tra gli altri vantaggi possiedono anche una durata maggiore rispetto a quelli in lattice. Un’ulteriore alternativa più economica ai guanti in nitrile è costituita dai guanti in vinile. Anche loro sono a prova di allergia.

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