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Il sole ci rende più felici: ecco perché

Si sente spesso dire che il sole rende felici. Ma è davvero così? Diversi studi lo provano. Perché accade? Scopriamolo insieme.

Che il sole renda felici non è solo un luogo comune. È infatti provato scientificamente che esporsi al sole ha un potente effetto benefico sul nostro umore. Scopriamo insieme perchè.

Perché l’esposizione alla luce del sole ci rende felici?

Si sente spesso dire che il sole mette di buonumore, ma è provato anche scientificamente che esporsi al sole fa bene non solo alla salute fisica ma anche a quella mentale. Fare il pieno di vitamina D, infatti, non è utile solo a rafforzare il sistema immunitario e a tenerci lontani dalle malattie, ma ci aiuta anche ad allontanare lo stress, e dunque a rilassarci, e migliora l’umore. Diversi studi hanno evidenziato come le persone sono più tristi quando le giornate sono meno soleggiate e le ore fra l’alba e il tramonto sono meno numerose, mentre sono più felici quando la luce del giorno, fra alba e tramonto, dura di più. Il sole è anche un’ottima terapia naturale contro i primi stadi della depressione.

La spiegazione, dal punto di vista biologico, è che l’esposizione alla luce solare permette al nostro cervello di produrre più serotonina, il neurotrasmettitore – comunemente chiamato “ormone della felicità” – che genera un miglioramento dell’umore e ci fa sentire più felici.

La serotonina gioca infatti un ruolo fondamentale nella regolazione di diverse funzioni del nostro corpo, come l’umore e la qualità del sonno. Una maggiore produzione dell’ormone genera un miglioramento dell’umore, che ci fa sentire più felici e pieni di energia. Il sole stimola anche la produzione di melatonina, un ormone che entra in gioco quando siamo al buio, che genera la sensazione di stanchezza e ci fa rilassare permettendoci di dormire bene.

Il disturbo affettivo stagionale

Raggiungere il giusto equilibrio tra serotonina e melatonina è essenziale per regolare il benessere del corpo. La carenza di luce solare può portare a soffrire di vere e proprie patologie. Tra le più comuni vi è quella nota come disturbo affettivo stagionale (SAD) che colpisce soprattutto chi lavora o vive per molto tempo in assenza di illuminazione diurna, per esempio nei Paesi più a nord del mondo. Questa sindrome si manifesta con sintomi come tristezza, mancanza di energia e problemi nel ciclo sonno-veglia. Per curarla si ricorre in genere alla terapia della luce, un trattamento che prevede l’esposizione periodica a luci artificiali brillanti per indurre il corpo a generare serotonina.

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/sole-cielo-blu-luce-del-sole-3588618/]

 

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