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Ritenzione idrica: cosa è e come combatterla

La ritenzione idrica è da sempre la grande nemica delle donne, tanto temuta quanto difficile da sconfiggere. Possiamo arginarla con alcune sane abitudini?

La ritenzione idrica è da sempre la grande nemica delle donne, tanto temuta quanto difficile da sconfiggere. Possiamo arginarla con alcune sane abitudini? Scopriamo come combattere la ritenzione idrica in poche e semplici mosse.

Ritenzione idrica: cos’è?

Nel nostro Paese una donna su tre è affetta da ritenzione idrica, ma il problema colpisce anche gli uomini, seppure con minore frequenza. La ritenzione idrica, come dice il suo stesso nome, è la tendenza delle cellule a trattenere i liquidi e con essi le tossine e i sali che vi si trovano. Questi liquidi in eccesso vanno ad accumularsi negli spazi tra cellula e cellula: oltre ad essere l’anticamera della cellulite, la ritenzione idrica causa senso di pesantezza e gonfiore, soprattutto alle gambe. Le cause del problema possono essere molteplici e non sempre sono facili da contrastare: con uno stile di vita sano, però, e con alcuni accorgimenti si può fare molto per migliorare la situazione.

I liquidi che l’organismo non riesce a smaltire si accumulano negli spazi interstiziali tra cellula e cellula causando un edema, ovvero un gonfiore anomalo, più frequente in alcune zone del corpo. I “punti critici” sono pancia, cosce, glutei, arti inferiori e caviglie.

 Ritenzione idrica: conosciamo le cause

Una delle cause più frequenti che portano alla formazione di ritenzione idrica è il cattivo funzionamento della circolazione venosa e linfatica, che rende più difficile il deflusso dei fluidi carichi di tossine e sali. L’edema riduce ulteriormente l’ossigenazione dei tessuti interessati, peggiorando ancor più il microcircolo locale e la buona salute delle cellule che costituiscono tessuti di quel distretto. Oltre ai problemi circolatori e linfatici, possono causare la ritenzione idrica una dieta non adeguata, troppo ricca di sale, gli squilibri ormonali, l’assunzione di farmaci tra cui i cortisonici e preparati contenenti ormoni, alcune patologie come disfunzioni cardiocircolatorie e renali, ipertensione, alcune malattie del fegato, alterazioni del metabolismo glicemico.

Ritenzione idrica: alcuni consigli utili

 Se il nostro problema non è causato da patologie importanti le prime cose da fare per migliorare l’allarme ‘ritenzione idrica’ sono combattere il sovrappeso, e aumentare l’attività fisica. 

Alimentarsi in modo sano, evitando il più possibile cibi ricchi di sale, come salumi, formaggi stagionati, pesce affumicato, salatini, ed evitando di salare i piatti che portiamo in tavola, è il primo passo per favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso: Il sodio, infatti, tende a richiamare a sé altra acqua, rendendone più difficile l’eliminazione. 

È preferibile consumare alcuni alimenti dal riconosciuto potere drenante, tra cui l’ananas, gli asparagi, i cetrioli, la lattuga, la mela, i frutti rossi (in particolare ribes e mirtilli), i pomodori. È anche fondamentale idratarsi in modo corretto, assumendo almeno due litri di acqua al giorno, per stimolare la diuresi. Il potere di alcune erbe, da utilizzare per tisane e infusi, può esserci d’aiuto: tra queste spiccano il tarassaco, la betulla, l’ortica, il carciofo, il finocchio e molte altre ancora. Un aiuto viene anche dal succo di limone, da aggiungere all’acqua: stimola la diuresi e contribuisce ad eliminare le tossine.

Fonte Immagine:https://pixabay.com/it/photos/insalata-fresco-veggies-verdure-791891/

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