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Chelsea, stop alla vendita, congelati beni di Abramovich

La vendita del Chelsea annunciata qualche giorno fa dal suo proprietario Roman Abramovich è sospesa. Anche il magnate russo è finito nella lista dei sanzionati del governo inglese.

La vendita del Chelsea annunciata qualche giorno fa dal suo proprietario, Roman Abramovich, è sospesa. Anche il magnate russo è finito nella lista dei sanzionati del governo inglese.

C’è anche il nome di Roman Abramovich nella lista dei sette nuovi oligarchi russi sanzionati dal governo inglese per i loro stretti legami con Vladimir Putin. I beni del magnate russo sono stati congelati, pertanto è stata bloccata la vendita del Chelsea, squadra di cui è proprietario, annunciata qualche giorno fa. Abramovich aveva infatti dato mandato a una banca d’affari di New York di cercare acquirenti interessati all’affare del valore stimato in circa 3 miliardi di sterline.

Abramovich sanzionato, stop alla vendita del Chelsea

Qualche giorno fa Roman Abramovich, magnate russo proprietario del Chelsea, aveva annunciato la vendita del club e la decisione di destinare i proventi alle vittime della guerra in Ucraina. Tuttavia, il governo di Boris Johnson ha deciso ora di includere anche il suo nome nella lista degli oligarchi russi interessati dalle sanzioni in quanto ritenuti vicini a Putin. I beni del magnate russo, incluso il Chelsea, sono stati congelati per 15 miliardi di sterline (quasi 18 miliardi di euro). Abramovich non potrà, dunque, più fare affari nel Regno Unito nè mettere piede sul suolo britannico. Questo vuol dire che ora è bloccata anche la vendita del club inglese campione del mondo. Il mercato è stato congelato e biglietterie e negozi della società sono stati chiusi.

“Le restrizioni sul congelamento dei beni si applicano anche a tutte le entità possedute o controllate da Roman Abramovich. Ciò significa che il Chelsea Football Club è ora soggetto anche al congelamento dei beni ai sensi delle sanzioni finanziarie del Regno Unito”, spiega una nota del governo inglese.

Il ministro dello sport, Nadine Dorries, ha poi sottolineato che è sospesa anche qualsiasi attività di lucro per il club, vendita dei biglietti e attività di marketing comprese: “Stamford Bridge sarà solo per gli abbonati, e i negozi del club saranno chiusi. È fatta salva una licenza speciale per poter continuare a pagare gli stipendi e partecipare alle competizioni”, fa sapere.

Il governo britannico ha tuttavia emanato una licenza speciale per permettere al Chelsea di continuare a giocare le partite nella Premier League, con l’obiettivo di “proteggere i suoi leali fan”.

Stop al mercato dei giocatori

Stando a quanto riportato dai media inglesi, tra le conseguenze delle sanzioni del governo inglese, anche un blocco del mercato dei giocatori, sia in entrata che in uscita. Tra i giocatori in scadenza interessati ci sono: Azpilicueta, Rudiger e Christensen.

I 7 oligarchi russi sanzionati in Gran Bretagna

Il Regno Unito ha dunque allargato le sue sanzioni in risposta all’invasione dell’Ucraina. Nella lista dei sanzionati sono finiti altri 7 oligarchi e alti funzionari russi considerati vicini a Vladimir Putin. La lista annunciata dal Foreign Office, in cui si precisa che la misura comporta il congelamento dei beni e il divieto di viaggi, include il patron uscente del Chelsea, Roman Abramovich, il magnate dell’energia e dell’alluminio Oleg Deripaska, con un vasto portafoglio di proprietà nel Regno Unito, i numeri uno dei colossi energetici di Stato Gazprom e Rosneft, Aleksei Miller e Igor Secin, i banchieri Andre Kostin e Dmitri Lebedev, e Nikolai Tokarev, presidente del gigante pubblico delle pipeline Transneft.

fonte immagine: https://www.facebook.com/ChelseaFC/photos/a.446436757258/10156840222637259/

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