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Come e quando pulire l’acquario in modo corretto e semplice

Pulire l’acquario è importante per la salute dei tuoi pesci. Come e quando pulirlo? Abbiamo alcuni consigli che possono aiutarti a farlo nel modo corretto.

Per assicurarsi che i pesci rimangano in buona salute occorre avere molta cura dell’acquario. Per questo pulire l’acquario è davvero necessario.

Pulire l’acquario in modo regolare

Effettuare una corretta pulizia dell’acquario e mantenerlo nelle condizioni “ottimali”, permette di garantire la salute dei pesci che si trovano al suo interno. L’ecosistema della vasca ha infatti necessità di manutenzioni di “routine” e di pulizia per far sì che l’acqua contenuta non danneggi i pesci. Una corretta pulizia non richiede di togliere nello stesso momento tutta l’acqua in quanto nella stessa sono contenuti anche dei “batteri buoni” che in questo caso sarebbero eliminati.

Pulire un acquario di grandi dimensioni non deve spaventare in quanto a maggiori dimensioni corrisponde una maggiore facilità di pulizia, mantenendo più stabili le condizioni dell’acqua che contiene. Pulendo l’acquario si regola il ciclo dei nitrati, si rimuovono i particolati ed i composti organici che sono disciolti nell’acqua e si reintegrano i minerali essenziali. Per la pulizia dell’acquario si devono rispettare delle cadenze diverse se contiene acqua dolce oppure acqua marina. Per l’acquario d’acqua dolce occorre un cambio del 10-20% dell’acqua ogni 2 – 3 settimane, mentre per l’acquario marino, nel primo anno si deve seguire una cadenza settimanale con il cambio del 10% dell’acqua, e dal secondo anno la stessa cadenza dell’acquario con acqua dolce.

I passaggi necessari per una corretta pulizia dell’acquario

Il primo passaggio consiste nella preparazione, durante la quale è necessario raccogliere tutti gli strumenti e gli attrezzi che occorreranno, ad esempio un aspiratore per la ghiaia, un secchio grande, un raschietto per togliere le alghe, un asciugamano o un panno, e nel caso di un acquario di acqua marina anche una sonda di salinità e un riscaldatore. In questa fase l’acquario e tutti i suoi accessori devono essere scollegati dall’alimentazione elettrica e nel caso che siano presenti delle decorazioni si consiglia di rimuoverle. Per togliere la giusta quantità di acqua si utilizza un sifone aspiratore che deve essere dotato di un tubo flessibile. In questa operazione viene aspirata anche una piccola quantità di ghiaia che poi sarà ricollocata all’interno dell’acquario.

Si passa poi alla pulizia del vetro attraverso un “pulitore magnetico” di alghe, che è composto da due parti, una posizionata all’interno e l’altra all’esterno in posizione corrispondente. Questo strumento viene poi trascinato per eseguire la pulizia. La fase successiva è quella della pulizia del filtro che va effettuata in un secchio d’acqua mentre è assolutamente proibito farlo sotto il rubinetto, in quanto comporta la sparizione dei “batteri buoni”. In conclusione si deve reintegrare la quantità d’acqua che è stata tolta, facendo attenzione alla sua qualità. Se si usa acqua del rubinetto è buona norma che la stessa sia lasciata riposare almeno per 24 ore dopo essere stata prelevata dal rubinetto in modo da permettere l’evaporazione di prodotti dannosi come il cloro.

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