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Zanzare: da cosa sono attratte?

Vi sarete sicuramente chiesti diverse volte perché le zanzare sono attratte da noi. Cosa le attira verso di noi? Scopriamolo insieme.

D’estate le zanzare sono una “compagnia” piuttosto fastidiosa per l’uomo. Ma cos’è che le attira verso di noi? Si tratta di un mix di fattori. Vediamo insieme quali sono.

Cosa attrae le zanzare?

Ad attirare sulla nostra pelle le zanzare sono diversi fattori. Innanzitutto – come ormai assodato da diversi studi – l’anidride carbonica che espelliamo con la respirazione. Le zanzare sono capaci di rilevare l’anidride carbonica liberata dal respiro, ma anche dalla pelle, a distanze fino a 36 metri.

In secondo luogo, gli stimoli visivi (colori come nero e rosso; si consiglia di scegliere indumenti dai colori chiari), il calore corporeo e il sudore. Infine, il nostro odore; le zanzare specializzate nel pungere l’uomo, come Aedes aegypti, lo riconoscono con precisione.

La studiosa Carolyn McBride della Princeton University ha osservato che questi insetti sono in grado di identificare il mix di sostanze odorose che ci caratterizza tra quelli di altri animali, grazie a due centri nervosi (glomeruli) nel loro cervello.

Anche la temperatura e l’umidità della pelle, a distanza ravvicinata, sono un elemento utilizzato dalle zanzare per l’avvicinamento finale.

Altri fattori 

Oltre al mix di sostanze odorose, a renderci più attraenti per le zanzare spesso sono alcuni virus. Uno studio recente ha osservato che i virus Zika e Dengue, responsabili delle omonime malattie, alterano l’odore delle persone per attirare le zanzare del genere Aedes, il loro vettore verso nuove vittime. Gli scienziati hanno isolato una molecola odorosa, l’acetofenone, prodotta da batteri del genere Bacillus presenti sulla pelle, che si moltiplicano in chi è infetto perché cala una proteina che li controlla. L’acetofenone è più comune sulla pelle di topi e umani infettati e attraente per le A. aegypti.  Anche la malaria ci rende più attraenti per le zanzare, che trasportano il plasmodio responsabile della malattia.

Alcuni studi dimostrano che anche la gravidanza può essere un fattore di attrazione per le zanzare. Le donne incinte, infatti, sono facile preda di questi insetti, forse per l’aumentato metabolismo che le porta ad emettere CO2 e calore, o per un cambio di odore.

Ad influire sono anche le variazioni individuali nell’odore, legate alla genetica. Secondo uno studio, ad esempio, i gemelli identici attirano le zanzare allo stesso modo.

Secondo alcuni scienziati ad attrarre le zanzare è anche la birra (e gli alcolici in generale), o meglio gli effetti della birra sull’uomo. Da uno studio condotto dai ricercatori di Francia e Burkina Faso, ad esempio, è emerso che, dopo aver bevuto un litro di birra, i volontari diventavano più attraenti per le Anopheles gambiae (vettori della malaria), che volavano verso di loro in laboratorio. Ad attirarle non sarebbe stato un aumento di temperatura o della CO2 emessa ma un cambio nelle sostanze odorose.

Infine, come anticipato in precedenza, ad attrarre le zanzare è il sudore. Lo studioso Matthew DeGennaro della Florida International University ha scoperto che le zanzare riescono a individuare le sostanze presenti nel nostro sudore. Il ricercatore ha osservato che quelle modificate geneticamente, ossia quelle in cui era stato reso inattivo un recettore sulle antenne, non erano sensibili all’acido lattico presente nel sudore e non erano più tanto attratte dalle braccia dei volontari o da indumenti sudati.

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/scuole-di-ballo-zanzare-masse-1837658/]

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