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Che cos’è il plasma e quali sono le sue funzioni?

Cos’è il plasma? Negli ultimi giorni si sta parlando in maniera diffusa di questo approccio terapeutico per curare il covid-19. Vediamo di cosa si tratta.

Negli ultimi giorni si sta parlando in maniera piuttosto diffusa di un approccio terapeutico per contrastare il coronavirus che prevede l’utilizzo del plasma. Vediamo quindi cos’è il plasma e quali funzioni ha.

Che cos’è il plasma? E’ una sostanza che permette al sangue di fluire attraverso vene ed arterie in tutte le zone del corpo. Possiamo indubbiamente dire che è un liquido all’interno del quale ci sono le cellule sanguigne, ossia i globuli rossi deputati al trasporto dell’ossigeno, i globuli bianchi per dare sostegno al sistema immunitario e contrastare le patologie ed infine le piastrine che invece sono molto importanti per quanto concerne la coagulazione del sangue.

Il plasma ha un colore paglierino ed è composto, escludendo globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, dal 92% di acqua. La restante parte prevede la presenza di anticorpi, proteine, ormoni ed enzimi. Tra le principali funzioni del plasma vi è anche il compito di portare a diversi organi dell’organismo importanti sostanze come ad esempio il glucosio, i lipidi e i sali minerali. In aggiunta, il plasma deve occuparsi anche dello smaltimento di alcune sostanze di scarto ed in particolar modo dell’anidride carbonica e dell’acido lattico.

Il plasma permette di ottenere farmaci per il trattamento di diverse patologie

Il plasma per poter essere utilizzato ed ottenere dei farmaci che si stanno dimostrando molto utili nel contrastare i sintomi e l’azione nefasta del coronavirus, deve essere separato dal sangue. Entrando maggiormente nel merito, è possibile separare il plasma dai globuli rossi, dai globuli bianchi e dalle piastrine utilizzando degli appositi dispositivi che permettono di centrifugarlo ad alta velocità.

Tra l’altro è possibile donare esclusivamente il plasma attraverso il procedimento conosciuto con il nome di plasmaferesi che ha una durata di circa 45 minuti. Questo è possibile anche sfruttando le caratteristiche del plasma che è in grado di rigenerarsi in maniera molto rapida. Una volta estratto il plasma da un paziente deve essere immediatamente congelato per riuscire a conservarlo in maniera sicura. Verrà quindi utilizzato sia per trasfusioni che per ottenere dei prodotti plasmaderivati.

Nel secondo caso il plasma dovrà essere ulteriormente separato dai suoi componenti attraverso il procedimento di frazionamento. Con questo procedimento si possono ottenere numerosi prodotti plasmaderivati che permettono di trattare opportunamente patologie di diversa natura come nel caso dell’ albumina oppure delle immunoglobuline. In Italia, diversi ospedali stanno testando l’utilizzo del plasma per curare in maniera funzionale i pazienti affetti dal covid-19. I riscontri fino a questo momento sembrano essere stati piuttosto incoraggianti.

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