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Dieta Mind, come mantenere in salute il cervello

Tra le varie diete in circolazione, ne esiste una che aiuta a mantenere in salute il cervello. Si tratta della Dieta Mind. Ecco in cosa consiste.

Tra le varie diete in circolazione, ne esiste una che aiuta a mantenere in salute il cervello. Si tratta della Dieta Mind. Ecco in cosa consiste.

Esiste un particolare tipo di dieta mediterranea che aiuta a mantenere giovane il cervello e, secondo alcune ricerche scientifiche, a prevenire l’insorgenza della demenza senile e del morbo di Alzheimer. Stiamo parlando della Dieta Mind, acronimo di “Mediterranean-DASH Intervention for Neurodegenerative Delay”, nata dalla fusione tra dieta mediterranea e dieta Dash. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Dieta Mind: che cos’è?

La dieta Mind (Mediterranean-Dash intervention for neurodegenerative delay) è un regime alimentare che focalizza l’attenzione sulla salute del cervello. Nasce dall’incrocio tra la nostra Dieta Mediterranea con la Dash, un approccio dietetico pensato originariamente contro l’ipertensione (Dash è acronimo di Dietary approaches to stop hypertension).

Secondo quanto emerso da alcuni studi, questo piano alimentare è in grado di prevenire la demenza senile, in particolare il morbo di Alzheimer, una malattia caratterizzata da una degenerazione progressiva del tessuto cerebrale che affligge circa 24 milioni di persone in tutto il mondo, con picchi negli Usa e in Europa occidentale.

Quali alimenti mangiare?

La Dieta Mind è basata prevalentemente sul consumo di cibi vegetali. Sono inclusi ad esempio verdure a foglia verde (spinaci e insalata verde) e altri vegetali (almeno sei porzioni a settimana), frutta secca (variata ogni volta e assunta in almeno 5 porzioni a settimana), frutti di bosco, fagioli e altri legumi, cereali integrali (almeno 3 porzioni a settimana), pesce, pollame, olio d’oliva (da preferire agli altri oli o grassi, sia animali che vegetali) e vino in moderate quantità, massimo 1 bicchiere al giorno. Sono, invece, considerati “cattivi” alimenti quali la carne rossa, burro e margarina, formaggi, dolci e prodotti di pasticceria, fast food e cibi fritti.

La Dieta Mind suggerisce di consumare tutti i giorni tre porzioni di cereali integrali, un’insalata e un altro piatto a base di verdure, accompagnati da un bicchiere di vino. Sì anche al consumo regolare di fagioli e noci o altra frutta secca. Si raccomanda inoltre di mangiare pesce almeno una volta a settimana per il suo contenuto di omega-3. Due volte ogni sette giorni è ammesso anche il consumo di carne bianca e frutti di bosco, ricchi di flavonoidi. In particolare sono consigliati i mirtilli, considerati uno dei più potenti alimenti nel preservare le funzioni della mente, e le fragole, che in molti studi hanno dimostrato di avere effetti positivi sulle funzioni cognitive.

Da limitare, invece, il consumo di cinque cibi indicati come non salutari: burro e margarina (meno di un cucchiaio al giorno), i formaggi, i dolci, la carne rossa (massimo 3 porzioni a settimana) e i cibi fritti, in particolare quelli preparati nei ristoranti e nei fast-food (massimo una volta a settimana).

I benefici della Dieta Mind

Come detto, la dieta Mind è nata dal connubio della dieta mediterranea con l’approccio dietetico Dash. Entrambe le diete si sono dimostrate capaci di ridurre il rischio di imbattersi in problemi cardiovascolari, quali infarto, ipertensione o apoplessia, così come anche il diabete e altre patologie croniche, e di prevenire i casi di demenza senile, così come emerso da alcune ricerche scientifiche.

In particolare, uno studio realizzato dal Rush Medical Center di Chicago, pubblicato sulla rivista “Alzheimer’s & Dementia: The Journal of the Alzheimer’s Association”, afferma che la Dieta Mind può dimezzare il rischio di sviluppare l’Alzheimer, che aumenta di frequenza dopo i 65 anni di età.

I ricercatori hanno iniziato a verificare la validità della Dieta Mind già nel 1997 con il progetto “Rush Memory and Aging Project”, a cui hanno preso parte alcuni volontari delle case di riposo di Chicago. Dal 2004 al 2013 sono stati oggetto di studio 923 anziani, i quali hanno anche risposto ad un questionario sulla frequenza dei cibi da loro consumati.

Dai risultati dello studio è emerso che il rischio di incorrere nell’Alzheimer è diminuito del 53% per quei volontari che hanno seguito rigorosamente la dieta e del 35% per coloro che l’hanno osservata solo saltuariamente.

“Uno degli aspetti più interessanti di questo studio è che anche le persone che hanno aderito solo moderatamente alla dieta Mind hanno abbassato il loro livello di rischio. Penso che questo fattore motiverà molte persone”, ha commentato Glenda Morris, docente della Rush University.

Coloro che hanno seguito per più tempo questo nuovo tipo di alimentazione hanno mostrato livelli di rischio più bassi.

I risultati di questo studio dovranno ora essere confermati da altri ricercatori. Si dovrebbe lavorare su popolazioni differenti adottando anche nuovi metodi.

“Questo è il miglior modo per stabilire una relazione di causa-effetto fra la dieta Mind e la riduzione dell’incidenza della malattia di Alzheimer”, ha affermato Morris.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/la-verdura-frutta-cibo-ingredienti-1085063/

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