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Social network: 5 patologie per chi ne abusa

Con l’avvento dei social network si sono sviluppate in società delle patologie legate al loro abuso, maggiormente riscontrabili negli utenti d’età più giovane.

Dopo la nascita dei social network sono nate, purtroppo, anche delle patologie legate all’abuso degli stessi, che approfondiremo di seguito.

Il modo di comunicare nel corso degli anni è cambiato considerevolmente, ma una grande fetta di questa trasformazione è dovuta all’avvento dei social network. Le reti sociali, difatti, ci hanno permesso di abbattere le barriere della lontananza senza nemmeno doverci preoccupare di spendere denaro per una chiamata internazionale. Il rovescio della medaglia, però, è legato all’abuso di questi strumenti comunicativi che inevitabilmente porta alla nascita di alcune patologie.

Narcisismo digitale

Al grido di ‘Guardatemi sono la migliore’ nasce questa patologia che non conosce canoni d’età, malgrado sia più riscontrabile nei più giovani. Il selfie è la maggiore espressione delle persone affette da narcisismo digitale, le quali condividono momenti insignificanti della propria quotidianità col mondo virtuale nella speranza di risultare i migliori e, allo stesso tempo, essere costantemente al centro dell’attenzione altrui.

Lurking

Il Lurking è una patologia che può svilupparsi in chi segue una mailing list, una pagina o gruppo Facebook oppure un blog senza interagire in alcun modo. Niente iscrizioni, condivisioni o commenti per le persone che ne sono affette, le quali solitamente usano le informazioni di cui vengono a conoscenza per secondi fini.

Analfabetismo emotivo

Le reti sociali possono portare anche ad una spersonalizzazione della persona che, abusandone, può sviluppare l’alessitemia (o analfabetismo emotivo) cioè una concentrazione di pensieri al di fuori dell’individuo, il quale non riesce ad esprimere le proprie reali emozioni.

Egosurfing

La geolocalizzazione è presente oramai in diversi apparecchi elettronici ed anche i social network utilizzano questo strumento. Col subentro delle reti sociali, però, alcuni utenti utilizzano questa funzione per arricchire il proprio ego, mostrando ai più le loro vacanze o semplicemente qualsiasi spostamento faranno. Questo perché inconsciamente la persona affetta da egosurfing dovrà dichiarare di partecipare a quella manifestazione per dimostrare la propria esistenza.

Phubbing

Il phubbing, conosciuta anche come ‘L’arte di ignorarsi’, è quella patologia con cui la maggior parte delle persone ha dovuto, almeno una volta, confrontarsi. Le persone che ne sono affette preferiscono comunicare tramite social network piuttosto che con altri individui in carne ed ossa.

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/illustrations/instagram-facebook-3288413/

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