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Grammy Awards 2023, ecco tutti i vincitori

Nella notte tra il 5 e il 6 febbraio sono stati assegnati a Los Angeles i Grammy Awards 2023. Ecco tutti i vincitori della serata degli Oscar della musica.

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Grammy Awards 2023, ecco tutti i vincitori

Nella notte tra il 5 e il 6 febbraio sono stati assegnati a Los Angeles i Grammy Awards 2023. Ecco tutti i vincitori della serata degli Oscar della musica.

Sono stati assegnati nella notte tra il 5 e il 6 febbraio a Los Angeles i Grammy Awards 2023, gli attesi Oscar della musica. Regina della serata la cantante Beyoncé, che raggiunge quota 32 statuette in carriera. Delusione per i Måneskin, tra i nominati nella categoria “Best New Artist“. Ecco tutti i vincitori.

Grammy Awards 2023, Beyoncé nella storia

Si è tenuta nella notte tra il 5 e il 6 febbraio, alla Crypto.com Arena di Los Angeles, la 65esima edizione dei Grammy Awards condotta, ancora una volta, da Trevor Noah.

Protagonista della serata è stata Beyoncé, che si è portata a casa la sua 32esima statuetta in carriera, vincendo il premio per il miglior album nella categoria “Best dance/electronic music”. La cantante texana diventa così l’artista più premiata della storia dei Grammy; ha superato il direttore d’orchestra ungherese naturalizzato inglese Georg Solti, scomparso nel ‘97, che era arrivato a 31 Grammy. Le è sfuggito, però, ancora una volta, il premio più ambito, ovvero quello di “Album dell’anno”, andato ad Harry Styles per il suo disco “Harry’s House”. In totale il cantante si è aggiudicato tre statuette.

Tra i premiati anche Lizzo (registrazione dell’anno per “About damn time”), Taylor Swift, Adele (“Best pop solo performance” con “Easy on Me”), Michael Bublé e la cantante tedesca Kim Petras, la prima donna trans a conquistare una statuetta con il premio per il miglior Pop Duo/Group Performance. Con lei ha vinto Sam Smith con il brano “Unholy”.

Canzone dell’anno, a sorpresa, è “Just like that” della cantante e chitarrista blues 73enne Bonnie Raitt.

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Il premio per il “Miglior album rap”, invece, è andato, come da aspettative, a Kendrick Lamar per “Mr. Morale & the Big Steppers”. L’artista si è portato a casa anche le statuette per “Miglior performance rap” e “Miglior canzone rap”.

Premiato anche il cantante 25enne pop iraniano Shervin Hajipour, autore del brano “Baraye”, diventato l’inno di protesta del movimento iraniano. Ad annunciare la vittoria dell’artista è stata la first lady Jill Biden, accolta con una standing ovation dal pubblico.

Delusione per i Måneskin

Niente da fare per i Måneskin, che erano in corsa nella categoria “Best new artist”, ovvero quella degli emergenti. Il premio è andato alla giovane cantante jazz Samara Joy. Per i quattro ragazzi romani resta comunque la soddisfazione di essere stati la prima rock band italiana ad aver ricevuto una nomination agli Oscar della musica e di aver calcato il red carpet.

“Ci sembra ancora strano, dobbiamo ancora abituarci, ma ogni volta che partecipiamo a questi eventi e abbiamo l’occasione di incontrare i nostri idoli è sempre meraviglioso”, hanno dichiarato durante le interviste pre-serata.

Il gruppo ora guarda al prossimo appuntamento, ovvero quello con il Festival di Sanremo, dove sarà ospite durante la terza serata insieme a Tom Morello, chitarrista dei Rage Against the Machine, con cui hanno realizzato il loro ultimo singolo “Gossip”.

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Tutti i vincitori

Di seguito l’elenco di tutti gli artisti premiati ai 65esimi Grammy, nelle categorie principali:

Album dell’anno: «Harry’s House», Harry Styles

Registrazione dell’anno: «About damn time», Lizzo

Canzone dell’anno: «Just like that», Bonnie Raitt

Miglior artista emergente: Samara Joy

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Migliore performance pop solista: «Easy on me», Adele

Miglior performance di un duo/gruppo pop: «Unholy», Sam Smit e Kim Petras

Miglior album rap: «Mr Morale & the big steppers», Kendrick Lamar

Miglior album dance/elettronico: «Renaissance», Beyonce

Miglior canzone r’n’b’: «Cuff it», Beyonce

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Miglior album country: «A Beautiful time», Willie Nelson

Miglior album pop: «Harry’s House», Harry Styles

Miglior album urban: «Un verano sin ti», Bad Bunny

Miglior album rock: «Patient number 9», Ozzy Osbourne

Miglior performance rock: «Broken Horses», Brandy Carlile

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Miglior canzone rock: «Broken Horses», Brandy Carlile

Miglior performance rap: «The Heart part 5», Kendrick Lamar

Miglior canzone rock: «The Heart part 5», Kendrick Lamar

Miglior performance rap melodica: «Wait for U», Future feat. Drake & Tems

Miglior album r’n’b: «Black radio III», Robert Glasper

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Miglior performance r’n’b: Hrs & hrs», Muni Long

Miglior performance tradizionale r’n’b: «Plastic off the sofa», Beyonce

Miglior disco progressive r’n’b: «Gemini Rights», Steve Lacy

Miglior performance di musica alternativa: «Chaise longue», Wet leg

Miglior album di musica alternativa: «Wet leg», Wet leg

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Miglior audio book: «Finding me», Viola Davis

Miglior album pop tradizionale: «Higher», Michael Bublè

Miglior performance country solista: «Live forever», Willie Nelson

Miglior performance duo/gruppo country: «Never wanted to be that girl», Carly Pearce e Ashley McBryde

Miglior album country: «Till you can’t», Cody Johnson

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Miglior video musicale: «All too well: the short film», Taylor Swift

Produttore dell’anno, non classico: Jack Antonoff

Miglior comedy album: «The Closer», Dave Chappelle

Miglior album teatrale: «Into the woods (2022 Broadway cast recording)»

Miglior film musicale: «Jazz Fest: A New Orleans story»

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Miglior canzone per visual media: «We don’t talk about Bruno» da Encanto, Lin-Manuel Miranda

Miglior album vocal jazz: Samara Joy

Miglior Americana album: «In these silent days», Brandi Carlile

Miglior performance Americana: «Made up mind», Bonnie Raitt

Miglior American root song: «Just like that», Bonnie Raitt

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Miglior registrazione dance/elettronica: «Break my soul», Beyoncé

Miglior performance metal: «Degradation rules», Ozzy Osbourne feat. Tony Iommi

Best engineered non-classical album: «Harry’s house», Harry Styles

Miglior compilation soundtrack per visual media: «Encanto»

Miglior score soundtrack for visual media: «Encanto», Germaine Franco

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fonte immagine: https://www.facebook.com/GRAMMYawards/photos/a.143448796321811/674032253263460/

fonte immagine: https://www.instagram.com/p/CoTojVarwg_/?igshid=YmMyMTA2M2Y=

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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

Il giocatore dell’Inter Acerbi assolto

Nel mondo dello sport, ogni tanto emergono controversie che scuotono gli appassionati e la comunità sportiva nel suo complesso. Una di queste situazioni si è verificata recentemente nel calcio italiano, coinvolgendo due giocatori di spicco: Juan Jesus del Napoli e Francesco Acerbi dell’Inter. La controversia è stata generata da presunte accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi nei confronti di Juan Jesus durante un incontro sul campo. Tuttavia, dopo un’attenta indagine, nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto. Le autorità sottolineano la mancanza di prove concrete a sostegno delle accuse.

Questa vicenda ha suscitato grande interesse e dibattito nell’ambito del calcio italiano e internazionale, con molti media che hanno seguito da vicino lo sviluppo della situazione. Tuttavia, è importante analizzare i fatti in modo obiettivo e approfondito, evitando di lasciarsi trascinare da speculazioni e rumor. In questo articolo, esamineremo attentamente gli eventi che hanno portato a questa controversia, analizzando le prove disponibili e le conclusioni delle autorità competenti.

Il diverbio

La vicenda ha avuto origine durante un match di alto profilo tra Napoli e Inter, due delle squadre più importanti della Serie A italiana. Durante la partita, si è verificato un alterco tra Juan Jesus e Francesco Acerbi, che ha attirato l’attenzione degli spettatori e dei media. In seguito alla partita, sono emerse voci secondo cui Acerbi avrebbe rivolto insulti razzisti a Juan Jesus durante l’incontro. Queste accuse hanno immediatamente scatenato una forte reazione da parte dell’opinione pubblica e dei dirigenti sportivi, che hanno chiesto un’indagine approfondita sull’incidente.

Le autorità competenti hanno avviato un’indagine immediata per fare chiarezza sulla situazione. Sono stati interpellati arbitri, giocatori e testimoni oculari presenti durante la partita al fine di raccogliere prove e testimonianze utili per stabilire la verità. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi, non è emerso alcun elemento che confermasse le accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi. Le testimonianze raccolte non hanno fornito alcun riscontro sostanziale alle accuse, e le immagini delle telecamere presenti allo stadio non hanno rilevato comportamenti sospetti o discriminatori da parte del giocatore dell’Inter.

Mancanza di prove concrete

Di fronte alla mancanza di prove concrete, le autorità incaricate dell’indagine hanno concluso che non vi erano elementi sufficienti per sostenere le accuse di razzismo nei confronti di Acerbi. Questa decisione ha sollevato un sospiro di sollievo tra i sostenitori dell’Inter e ha posto fine alla speculazione mediatica che aveva circondato l’incidente. Tuttavia, è importante sottolineare che la questione del razzismo nello sport resta un tema di grande importanza e sensibilità, e deve essere affrontato con la massima serietà e determinazione.

La controversia tra Juan Jesus e Francesco Acerbi ha messo in luce l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con una mentalità aperta e inclusiva. Sebbene in questo caso specifico non siano emerse prove di comportamento razzista, è fondamentale rimanere vigili e pronti a intervenire ogni volta che si verificano episodi di discriminazione o intolleranza. Le squadre, le istituzioni sportive e gli organi preposti devono lavorare insieme per promuovere un ambiente di gioco sano e rispettoso, in cui ogni giocatore si senta al sicuro e rispettato.

Sport e razzismo

La vicenda che ha coinvolto Juan Jesus e Francesco Acerbi ha evidenziato l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con responsabilità e determinazione. Sebbene le accuse di comportamento razzista nei confronti di Acerbi siano state respinte per mancanza di prove, questo episodio ci ricorda che il lavoro per combattere il razzismo nello sport è tutt’altro che concluso. È fondamentale continuare a sensibilizzare giocatori, tifosi e dirigenti sulle conseguenze negative del razzismo e lavorare insieme per creare un ambiente di gioco inclusivo e rispettoso per tutti. Solo così possiamo assicurare che lo sport rimanga un veicolo di unità e integrazione, capace di superare le barriere culturali e promuovere valori universali di solidarietà e tolleranza.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/martelletto-giustizia-giudice-7499911/]

 

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Crolla il ponte di Baltimora per un’urto con una nave cargo

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Crolla il ponte di Baltimora per un'urto con una nave cargo

Il recente crollo del ponte a Baltimora ha scosso gli Stati Uniti, suscitando preoccupazione e interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture. L’incidente è stato causato dall’urto di una nave cargo, che ha portato al cedimento del ponte, generando conseguenze disastrose. In questo articolo, esploreremo gli eventi che hanno portato a questa tragedia, le sue implicazioni e le misure necessarie per prevenire simili incidenti in futuro.

La Cronaca dell’Incidente

La città di Baltimora è stata scossa da un evento tragico quando un ponte importante è crollato dopo essere stato colpito da una nave cargo. L’incidente ha avuto luogo durante le operazioni di navigazione della nave nel porto di Baltimora. Secondo i rapporti preliminari, la nave ha perso il controllo a causa di condizioni meteorologiche avverse o guasti tecnici, finendo per urtare violentemente contro il pilone centrale del ponte.

Le immagini e i video dell’incidente hanno rapidamente fatto il giro dei media e dei social media, mostrando la devastazione causata dal crollo del ponte e l’impatto sulla circolazione stradale e marittima della zona. Le autorità locali hanno prontamente avviato operazioni di soccorso e recupero, ma il bilancio delle vittime è risultato tragico, con numerose persone ferite e alcune purtroppo decedute.

Le Cause dell’Incidente

Le indagini sull’incidente sono ancora in corso, ma finora sembra che una combinazione di fattori abbia contribuito alla tragedia. Le condizioni meteorologiche avverse potrebbero aver compromesso la visibilità e la manovrabilità della nave, mentre guasti tecnici o errori umani potrebbero aver aggravato la situazione. È chiaro che la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime deve essere rafforzata per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.

Implicazioni e Conseguenze

L’urto della nave cargo e il conseguente crollo del ponte hanno avuto una serie di conseguenze immediate e a lungo termine. Oltre alle perdite umane e ai danni materiali, l’incidente ha interrotto la circolazione stradale e marittima nella zona, con ripercussioni sul trasporto di merci e sulle attività economiche locali. Inoltre, ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture in tutta la nazione, mettendo in evidenza la necessità di un’attenta manutenzione e supervisione.

Misure di Prevenzione e Sicurezza

Per prevenire futuri incidenti simili, è fondamentale adottare misure efficaci di prevenzione e sicurezza. Queste possono includere controlli più rigorosi sulle condizioni delle navi e delle infrastrutture portuali, la formazione adeguata degli equipaggi e l’implementazione di tecnologie avanzate per monitorare e gestire il traffico marittimo. Inoltre, è essenziale migliorare la manutenzione e il monitoraggio delle infrastrutture esistenti per garantire la loro sicurezza e integrità a lungo termine.

L’incidente del crollo del ponte a Baltimora è stato un evento tragico che ha messo in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza e prevenzione. È fondamentale che le autorità locali e nazionali agiscano prontamente per implementare le raccomandazioni emerse dalle indagini sull’incidente e per garantire la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime in tutto il paese. Solo attraverso un impegno congiunto e un investimento continuo nella sicurezza delle infrastrutture possiamo evitare tragedie simili e proteggere le vite e le proprietà dei nostri cittadini.

 

[fonte immagine: https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/usa-ponte-baltimora-crolla-schianto-nave_79670268-202402k.shtml]

 

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Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

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Cosa succede se si affida un satellite all'intelligenza artificiale?

Nel vasto regno dello spazio, l’unione tra la tecnologia spaziale e l’intelligenza artificiale sta aprendo nuove frontiere e offrendo soluzioni innovative. Uno degli sviluppi più significativi di questa convergenza è l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale (IA). Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

Il matrimonio tra spazio e IA

Gli satelliti sono stati a lungo strumenti vitali per esplorare e comprendere lo spazio, oltre che per fornire servizi essenziali sulla Terra, come la comunicazione, la navigazione e l’osservazione della Terra. Tuttavia, i tradizionali satelliti sono stati progettati con sistemi di controllo e monitoraggio umani. Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale offre la capacità di elaborare enormi quantità di dati in tempo reale, di apprendere da essi e di prendere decisioni autonome. Applicata ai satelliti, l’IA consente una maggiore autonomia operativa, riducendo la dipendenza dai comandi umani e consentendo una risposta più rapida agli eventi in tempo reale.

Applicazioni dei satelliti con intelligenza artificiale

1. Osservazione della Terra: Gli satelliti dotati di IA possono analizzare i dati raccolti dalle immagini satellitari per rilevare cambiamenti ambientali, monitorare il clima, identificare fenomeni naturali e fornire informazioni cruciali per la gestione delle risorse naturali e la mitigazione dei disastri.

2. Navigazione spaziale: L’IA può ottimizzare le rotte dei satelliti per massimizzare l’efficienza energetica e ridurre il rischio di collisioni nello spazio congestionato.

3. Comunicazioni: L’IA può migliorare la gestione delle reti satellitari, ottimizzando la distribuzione delle risorse e garantendo una connettività affidabile anche nelle condizioni più sfavorevoli.

4. Esplorazione spaziale: L’intelligenza artificiale può consentire ai satelliti di adattarsi e reagire autonomamente alle condizioni ambientali in esplorazioni oltre il nostro sistema solare, rendendo possibili missioni più complesse e ambiziose.

Vantaggi dell’IA nei satelliti

– Riduzione dei costi: Con l’IA, i satelliti possono operare in modo più efficiente, riducendo la necessità di costose missioni di manutenzione e aggiornamento.

– Risposta rapida: Grazie alla capacità di elaborazione in tempo reale, i satelliti con IA possono rilevare e rispondere agli eventi quasi istantaneamente, consentendo una migliore gestione delle emergenze e delle crisi.

– Miglioramento delle prestazioni: L’IA può ottimizzare le operazioni dei satelliti, migliorando la precisione delle misurazioni e l’affidabilità dei servizi forniti.

Sfide e considerazioni etiche

Nonostante i numerosi vantaggi, l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale solleva anche alcune sfide e preoccupazioni:

– Affidabilità: L’affidabilità dei sistemi basati sull’IA è ancora soggetta a questioni di sicurezza e robustezza. Un malfunzionamento dell’IA potrebbe avere gravi conseguenze.

– Privacy e sicurezza: L’uso dell’IA nei satelliti potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati, specialmente quando si tratta di immagini satellitari ad alta risoluzione.

– Responsabilità: Chi è responsabile in caso di errori o danni causati da decisioni autonome prese dall’IA a bordo dei satelliti? Questa è una domanda importante che richiede una risposta chiara.

Affidare un satellite all’intelligenza artificiale apre un mondo di possibilità nel campo dell’esplorazione spaziale, delle telecomunicazioni e dell’osservazione della Terra. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide tecniche, etiche e legali associate a questa convergenza. Con una corretta gestione e un’attenta considerazione degli impatti, l’IA potrebbe trasformare radicalmente il settore spaziale, portando a nuove scoperte e benefici per l’umanità.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/terra-spazio-satelliti-monitoraggio-79533/]

 

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