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Morta Lisa Marie Presley, la figlia di Elvis

Addio a Lisa Marie Presley, figlia del Re del rock‘n’roll Elvis. Aveva 54 anni. A dare l’annuncio, la madre Priscilla Ann Wagner.

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Morta Lisa Marie Presley, la figlia di Elvis

Addio a Lisa Marie Presley, figlia del Re del rock‘n’roll Elvis. Aveva 54 anni. A dare l’annuncio, la madre Priscilla Ann Wagner.

Si è spenta all’età di 54 anni Lisa Marie Presley, la figlia del leggendario Elvis. A darne notizia è stata la madre Priscilla Ann Wagner. La morte sarebbe sopraggiunta per un arresto cardiaco.

Addio a Lisa Marie Presley, l’annuncio della morte

Attraverso un comunicato, Priscilla Ann Wagner, coniugata Presley, ha annunciato la prematura scomparsa di Lisa Marie, l’unica figlia nata dal suo matrimonio con Elvis Presley: “È con il cuore pesante che devo condividere la devastante notizia che la mia bellissima figlia Lisa Marie ci ha lasciato”, si legge nella nota. La donna ha ricordato la figlia definendola come la “donna più appassionata, forte e amorevole che abbia mai conosciuto”.

Lisa Marie Presley è morta a 54 anni in un ospedale di Los Angeles, dove era stata ricoverata e operata d’urgenza per un infarto. Giovedì mattina era stata trovata svenuta dalla domestica nella sua casa a Calabasas. Appena due giorni fa, insieme alla madre Priscilla, la Presley aveva presenziato alla serata di premiazione dei Golden Globe a Los Angeles, dove aveva assistito alla vittoria di Austin Butler che ha interpretato il padre nel film “Elvis” di Baz Luhrman.

Anche Elvis morì per un attacco cardiaco. Era il 16 agosto 1977, aveva soli 42 anni e la figlia 9.

Biografia e vita privata

Unica erede del patrimonio di Elvis, Lisa Marie Presley era nata il 1° febbraio 1968 a Memphis, nel Tennessee, nove mesi dopo il matrimonio dei suoi genitori. A seguito della separazione tra i due, finalizzata con il divorzio nel 1973, Lisa Marie ha vissuto con la madre a Los Angeles, in California.

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Nel 1978 Priscilla Presley intraprese una relazione, che si è poi rivelata turbolenta, con l’attore Michael Edwards, che durò fino al 1984. Di quegli anni non facili Edwards ha parlato nel libro “Priscilla, Elvis and Me” (1988), in cui rivela anche di essersi approcciato sessualmente alla piccola Lisa Marie, la quale negli anni successivi ha confermato di aver subìto molestie sessuali.

Lisa Marie Presley è ricordata soprattutto per la sua vita privata e i suoi quattro matrimoni. Nel 1988 ha sposato il musicista Danny Keough, da cui ha avuto i figli Riley e Benjamin Storm. Nel 1994, però, i due hanno divorziato. Pochi giorni dopo il divorzio Lisa Marie era già sulle prime pagine dei tabloid di tutto il mondo per la sua relazione con Michael Jackson con cui si sposò quell’anno stesso. Il matrimonio tra i due è durato appena due anni; è finito nel 1996.

Nel 1997 Lisa Marie Presley si è avvicinata alla musica, cantando sulle note del brano del padre “Don’t Cry Daddy”, presentato in occasione del ventesimo anniversario della sua morte. Nel 2000 ha frequentato un altro musicista, John Oszajca, ma poi ha incontrato l’attore Nicolas Cage, che ha sposato il 10 agosto 2002. Il matrimonio tra i due è durato poco più di tre mesi. Il divorzio è stato finalizzato nel 2004.

Nel 2003, Lisa Marie Presley ha pubblicato il suo primo album musicale, “To Whom It May Concern”, che raggiunse la quinta posizione degli album più acquistati negli Stati Uniti e si aggiudicò il disco d’oro per aver venduto 500 mila copie.

Anche l’album successivo, “Now What”, uscito due anni dopo, entrò in classifica negli Stati Uniti, alla posizione numero 9. Dopo una lunga pausa, durante la quale ha sposato (2006) il suo chitarrista e produttore musicale Michael Lockwood, da cui ha avuto due gemelle: Harper Vivienne Ann e Finley Aaron Love, nel 2012 Lisa Marie ha pubblicato il suo terzo e ultimo disco, “Storm&Grace”.

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Nel 2016 il matrimonio con Lockwood finisce. Il divorzio tra i due arriva nel 2021, dopo un’agguerrita battaglia legale per la custodia delle figlie. Lisa Marie Presley aveva lasciato il marito dopo aver dichiarato di aver trovato immagini e filmati di pornografia minorile sui suoi dispositivi. In sede giudiziaria però le accuse non sono mai state confermate.

Nel 2020 il dolore per la morte del figlio Benjamin Keough, nato dal suo primo matrimonio, che si suicida all’età di 27 anni.

Negli ultimi anni della sua vita, Lisa Marie Presley ha confessato di essere stata in riabilitazione cinque volte per curare la dipendenza da cocaina e oppiacei, di cui ha fatto uso per cinque anni.

Messaggi di cordoglio

Tra i tanti messaggi di cordoglio apparsi sui social network dopo la notizia della morte di Lisa Marie Presley, spicca quello di Linda Thompson, ex fidanzata di Elivs, che ha pubblicato una foto di Lisa Marie con il padre, a corredo della quale ha scritto: “il mio dolore è troppo grande per esprimerlo in parole”.

Non è passato inosservato nemmeno il messaggio di John Travolta, che ha scritto: “Lisa, bimba, mi mancherai tanto ma so che ci rivedremo”. Al cordoglio si sono uniti anche Octavia Spencer, Jennifer Tilly e Leah Rahimi.

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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

Il giocatore dell’Inter Acerbi assolto

Nel mondo dello sport, ogni tanto emergono controversie che scuotono gli appassionati e la comunità sportiva nel suo complesso. Una di queste situazioni si è verificata recentemente nel calcio italiano, coinvolgendo due giocatori di spicco: Juan Jesus del Napoli e Francesco Acerbi dell’Inter. La controversia è stata generata da presunte accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi nei confronti di Juan Jesus durante un incontro sul campo. Tuttavia, dopo un’attenta indagine, nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto. Le autorità sottolineano la mancanza di prove concrete a sostegno delle accuse.

Questa vicenda ha suscitato grande interesse e dibattito nell’ambito del calcio italiano e internazionale, con molti media che hanno seguito da vicino lo sviluppo della situazione. Tuttavia, è importante analizzare i fatti in modo obiettivo e approfondito, evitando di lasciarsi trascinare da speculazioni e rumor. In questo articolo, esamineremo attentamente gli eventi che hanno portato a questa controversia, analizzando le prove disponibili e le conclusioni delle autorità competenti.

Il diverbio

La vicenda ha avuto origine durante un match di alto profilo tra Napoli e Inter, due delle squadre più importanti della Serie A italiana. Durante la partita, si è verificato un alterco tra Juan Jesus e Francesco Acerbi, che ha attirato l’attenzione degli spettatori e dei media. In seguito alla partita, sono emerse voci secondo cui Acerbi avrebbe rivolto insulti razzisti a Juan Jesus durante l’incontro. Queste accuse hanno immediatamente scatenato una forte reazione da parte dell’opinione pubblica e dei dirigenti sportivi, che hanno chiesto un’indagine approfondita sull’incidente.

Le autorità competenti hanno avviato un’indagine immediata per fare chiarezza sulla situazione. Sono stati interpellati arbitri, giocatori e testimoni oculari presenti durante la partita al fine di raccogliere prove e testimonianze utili per stabilire la verità. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi, non è emerso alcun elemento che confermasse le accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi. Le testimonianze raccolte non hanno fornito alcun riscontro sostanziale alle accuse, e le immagini delle telecamere presenti allo stadio non hanno rilevato comportamenti sospetti o discriminatori da parte del giocatore dell’Inter.

Mancanza di prove concrete

Di fronte alla mancanza di prove concrete, le autorità incaricate dell’indagine hanno concluso che non vi erano elementi sufficienti per sostenere le accuse di razzismo nei confronti di Acerbi. Questa decisione ha sollevato un sospiro di sollievo tra i sostenitori dell’Inter e ha posto fine alla speculazione mediatica che aveva circondato l’incidente. Tuttavia, è importante sottolineare che la questione del razzismo nello sport resta un tema di grande importanza e sensibilità, e deve essere affrontato con la massima serietà e determinazione.

La controversia tra Juan Jesus e Francesco Acerbi ha messo in luce l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con una mentalità aperta e inclusiva. Sebbene in questo caso specifico non siano emerse prove di comportamento razzista, è fondamentale rimanere vigili e pronti a intervenire ogni volta che si verificano episodi di discriminazione o intolleranza. Le squadre, le istituzioni sportive e gli organi preposti devono lavorare insieme per promuovere un ambiente di gioco sano e rispettoso, in cui ogni giocatore si senta al sicuro e rispettato.

Sport e razzismo

La vicenda che ha coinvolto Juan Jesus e Francesco Acerbi ha evidenziato l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con responsabilità e determinazione. Sebbene le accuse di comportamento razzista nei confronti di Acerbi siano state respinte per mancanza di prove, questo episodio ci ricorda che il lavoro per combattere il razzismo nello sport è tutt’altro che concluso. È fondamentale continuare a sensibilizzare giocatori, tifosi e dirigenti sulle conseguenze negative del razzismo e lavorare insieme per creare un ambiente di gioco inclusivo e rispettoso per tutti. Solo così possiamo assicurare che lo sport rimanga un veicolo di unità e integrazione, capace di superare le barriere culturali e promuovere valori universali di solidarietà e tolleranza.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/martelletto-giustizia-giudice-7499911/]

 

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Crolla il ponte di Baltimora per un’urto con una nave cargo

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Crolla il ponte di Baltimora per un'urto con una nave cargo

Il recente crollo del ponte a Baltimora ha scosso gli Stati Uniti, suscitando preoccupazione e interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture. L’incidente è stato causato dall’urto di una nave cargo, che ha portato al cedimento del ponte, generando conseguenze disastrose. In questo articolo, esploreremo gli eventi che hanno portato a questa tragedia, le sue implicazioni e le misure necessarie per prevenire simili incidenti in futuro.

La Cronaca dell’Incidente

La città di Baltimora è stata scossa da un evento tragico quando un ponte importante è crollato dopo essere stato colpito da una nave cargo. L’incidente ha avuto luogo durante le operazioni di navigazione della nave nel porto di Baltimora. Secondo i rapporti preliminari, la nave ha perso il controllo a causa di condizioni meteorologiche avverse o guasti tecnici, finendo per urtare violentemente contro il pilone centrale del ponte.

Le immagini e i video dell’incidente hanno rapidamente fatto il giro dei media e dei social media, mostrando la devastazione causata dal crollo del ponte e l’impatto sulla circolazione stradale e marittima della zona. Le autorità locali hanno prontamente avviato operazioni di soccorso e recupero, ma il bilancio delle vittime è risultato tragico, con numerose persone ferite e alcune purtroppo decedute.

Le Cause dell’Incidente

Le indagini sull’incidente sono ancora in corso, ma finora sembra che una combinazione di fattori abbia contribuito alla tragedia. Le condizioni meteorologiche avverse potrebbero aver compromesso la visibilità e la manovrabilità della nave, mentre guasti tecnici o errori umani potrebbero aver aggravato la situazione. È chiaro che la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime deve essere rafforzata per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.

Implicazioni e Conseguenze

L’urto della nave cargo e il conseguente crollo del ponte hanno avuto una serie di conseguenze immediate e a lungo termine. Oltre alle perdite umane e ai danni materiali, l’incidente ha interrotto la circolazione stradale e marittima nella zona, con ripercussioni sul trasporto di merci e sulle attività economiche locali. Inoltre, ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture in tutta la nazione, mettendo in evidenza la necessità di un’attenta manutenzione e supervisione.

Misure di Prevenzione e Sicurezza

Per prevenire futuri incidenti simili, è fondamentale adottare misure efficaci di prevenzione e sicurezza. Queste possono includere controlli più rigorosi sulle condizioni delle navi e delle infrastrutture portuali, la formazione adeguata degli equipaggi e l’implementazione di tecnologie avanzate per monitorare e gestire il traffico marittimo. Inoltre, è essenziale migliorare la manutenzione e il monitoraggio delle infrastrutture esistenti per garantire la loro sicurezza e integrità a lungo termine.

L’incidente del crollo del ponte a Baltimora è stato un evento tragico che ha messo in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza e prevenzione. È fondamentale che le autorità locali e nazionali agiscano prontamente per implementare le raccomandazioni emerse dalle indagini sull’incidente e per garantire la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime in tutto il paese. Solo attraverso un impegno congiunto e un investimento continuo nella sicurezza delle infrastrutture possiamo evitare tragedie simili e proteggere le vite e le proprietà dei nostri cittadini.

 

[fonte immagine: https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/usa-ponte-baltimora-crolla-schianto-nave_79670268-202402k.shtml]

 

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Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

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Cosa succede se si affida un satellite all'intelligenza artificiale?

Nel vasto regno dello spazio, l’unione tra la tecnologia spaziale e l’intelligenza artificiale sta aprendo nuove frontiere e offrendo soluzioni innovative. Uno degli sviluppi più significativi di questa convergenza è l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale (IA). Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

Il matrimonio tra spazio e IA

Gli satelliti sono stati a lungo strumenti vitali per esplorare e comprendere lo spazio, oltre che per fornire servizi essenziali sulla Terra, come la comunicazione, la navigazione e l’osservazione della Terra. Tuttavia, i tradizionali satelliti sono stati progettati con sistemi di controllo e monitoraggio umani. Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale offre la capacità di elaborare enormi quantità di dati in tempo reale, di apprendere da essi e di prendere decisioni autonome. Applicata ai satelliti, l’IA consente una maggiore autonomia operativa, riducendo la dipendenza dai comandi umani e consentendo una risposta più rapida agli eventi in tempo reale.

Applicazioni dei satelliti con intelligenza artificiale

1. Osservazione della Terra: Gli satelliti dotati di IA possono analizzare i dati raccolti dalle immagini satellitari per rilevare cambiamenti ambientali, monitorare il clima, identificare fenomeni naturali e fornire informazioni cruciali per la gestione delle risorse naturali e la mitigazione dei disastri.

2. Navigazione spaziale: L’IA può ottimizzare le rotte dei satelliti per massimizzare l’efficienza energetica e ridurre il rischio di collisioni nello spazio congestionato.

3. Comunicazioni: L’IA può migliorare la gestione delle reti satellitari, ottimizzando la distribuzione delle risorse e garantendo una connettività affidabile anche nelle condizioni più sfavorevoli.

4. Esplorazione spaziale: L’intelligenza artificiale può consentire ai satelliti di adattarsi e reagire autonomamente alle condizioni ambientali in esplorazioni oltre il nostro sistema solare, rendendo possibili missioni più complesse e ambiziose.

Vantaggi dell’IA nei satelliti

– Riduzione dei costi: Con l’IA, i satelliti possono operare in modo più efficiente, riducendo la necessità di costose missioni di manutenzione e aggiornamento.

– Risposta rapida: Grazie alla capacità di elaborazione in tempo reale, i satelliti con IA possono rilevare e rispondere agli eventi quasi istantaneamente, consentendo una migliore gestione delle emergenze e delle crisi.

– Miglioramento delle prestazioni: L’IA può ottimizzare le operazioni dei satelliti, migliorando la precisione delle misurazioni e l’affidabilità dei servizi forniti.

Sfide e considerazioni etiche

Nonostante i numerosi vantaggi, l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale solleva anche alcune sfide e preoccupazioni:

– Affidabilità: L’affidabilità dei sistemi basati sull’IA è ancora soggetta a questioni di sicurezza e robustezza. Un malfunzionamento dell’IA potrebbe avere gravi conseguenze.

– Privacy e sicurezza: L’uso dell’IA nei satelliti potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati, specialmente quando si tratta di immagini satellitari ad alta risoluzione.

– Responsabilità: Chi è responsabile in caso di errori o danni causati da decisioni autonome prese dall’IA a bordo dei satelliti? Questa è una domanda importante che richiede una risposta chiara.

Affidare un satellite all’intelligenza artificiale apre un mondo di possibilità nel campo dell’esplorazione spaziale, delle telecomunicazioni e dell’osservazione della Terra. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide tecniche, etiche e legali associate a questa convergenza. Con una corretta gestione e un’attenta considerazione degli impatti, l’IA potrebbe trasformare radicalmente il settore spaziale, portando a nuove scoperte e benefici per l’umanità.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/terra-spazio-satelliti-monitoraggio-79533/]

 

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