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Morto Roberto Maroni, l’ex ministro dell’Interno

È morto Roberto Maroni, l’ex ministro dell’Interno dei governi Berlusconi. Aveva 67 anni. L’annuncio della famiglia e il cordoglio bipartisan della politica.

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Morto Roberto Maroni, l’ex ministro dell’Interno

È morto Roberto Maroni, l’ex ministro dell’Interno dei governi Berlusconi. Aveva 67 anni. L’annuncio della famiglia e il cordoglio bipartisan della politica.

Si è spento nella notte tra il 21 e il 22 novembre, all’età di 67 anni, l’ex ministro dell’Interno e ex governatore della Lombardia Roberto Maroni. Era da tempo gravemente malato. A dare l’annuncio della sua morte è stata la famiglia.

Addio a Roberto Maroni

“Questa notte alle 4 il nostro caro Bobo ci ha lasciato. A chi gli chiedeva come stava, anche negli ultimi istanti, ha sempre risposto ‘bene’. Eri così Bobo, un inguaribile ottimista. Sei stato un grande marito, padre e amico”, con queste parole la famiglia di Roberto Maroni ha annunciato la sua morte. Il messaggio si conclude con una citazione di Emily Dickinson: “Chi è amato non conosce morte, perché l’amore è immortalità, o meglio”, accompagnata da un “Ciao Bobo”.

L’ex ministro dell’Interno e vicepremier si è spento nella sua casa di Lozza, in provincia di Varese, dove ha trascorso gli ultimi mesi.

Il partito fa sapere che i funerali di Maroni si svolgeranno venerdì 25 novembre a Varese, nella basilica di san Vittore, alle ore 11.

Chi era Roberto Maroni

Nato a Varese il 15 marzo 1955, Roberto Maroni era laureato in giurisprudenza. In qualità di avvocato era stato responsabile dell’ufficio legale della sede italiana di una multinazionale statunitense. L’incontro con la politica, divenuta poi il suo lavoro, era avvenuto nel 1979, dopo aver conosciuto Umberto Bossi, ex leader della Lega, di cui diceva: “lui è il papà della Lega, io ne sono la mamma”.

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Nel corso della sua carriera politica Roberto Maroni è stato segretario federale della Lega, tre volte ministro, vicepremier e governatore della Lombardia.

Nel 1992 Maroni era tra gli 80 leghisti che rappresentarono per la prima volta la Lega in parlamento. Successivamente, nel 1994, era diventato ministro dell’Interno e vicepresidente del Consiglio del primo governo Berlusconi. Nel 2001 era stato invece ministro del Lavoro. Nel 2008, sempre con Silvio Berlusconi presidente del Consiglio, fu nominato ancora una volta ministro dell’Interno e del Welfare.

Ha chiuso la sua carriera nelle istituzioni come presidente della Regione Lombardia dal 2013 al 2018. Nel settembre del 2020 aveva annunciato la sua candidatura a sindaco di Varese, ma poi ha dovuto rinunciare alla ‘corsa’ a causa della malattia e dell’operazione all’Istituto Besta di Milano, avvenuta a inizio 2021, che lo hanno costretto a ritirarsi definitivamente dalla politica attiva.

Oltre alla politica, le sue grandi passioni erano il Milan, di cui era grande tifoso, e la musica; suonava il sassofono in una band.

Il cordoglio delle istituzioni

Dopo l’annuncio della morte di Roberto Maroni, tutto il mondo della politica ha espresso il suo cordoglio e la sua vicinanza alla famiglia, a partire dalla premier Giorgia Meloni, che ha scritto: “Sono profondamente colpita dalla notizia della scomparsa di Roberto Maroni. Un amico, un politico intelligente e capace che ha servito le Istituzioni con buonsenso e concretezza. Il Governo esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia e ai suoi cari in questo momento difficile”

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Non poteva mancare il commento di Matteo Salvini: “Grande segretario, super ministro, ottimo governatore, leghista sempre e per sempre. Buon vento Roberto”, ha scritto sui social il leader della Lega, a corredo di una vecchia foto che lo ritrae con l’ex governatore lombardo.

“Apprendo, con profondo dolore, della scomparsa di Roberto Maroni, un amico, più volte autorevole ministro dei miei governi, già segretario della Lega Nord e valido governatore della Lombardia. Mancheranno la sua lucidità e la sua visione politica, il suo incommensurabile attaccamento alla Lombardia ed alle regioni del Nord produttivo. Mi stringo al dolore dei suoi cari e degli amici della Lega”, sono state invece le parole di Silvio Berlusconi.

Anche l’attuale ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato la scomparsa di Maroni: “Roberto Maroni è stato un protagonista della politica italiana. Ha ricoperto con grande senso dello Stato incarichi molto importanti. Difendendo sempre con coraggio le sue idee. Prego per la sua famiglia in questo momento di dolore. Riposi in pace”, ha scritto su Twitter.

“Un amico. Una persona perbene. Un uomo che ha portato buonsenso, concretezza e moderazione nelle Istituzioni. Da Parlamentare, da Ministro, da Presidente di Regione. Esce a testa alta dalla vita. Che la terra ti sia lieve Roberto #Maroni”, è stato il messaggio del ministro della Difesa, Guido Crosetto.

Questo invece il commento di Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio: “Sono sinceramente vicino ai familiari di Roberto Maroni e alla Lega, in cui egli ha militato. Ne ho apprezzato, in particolare nel periodo in cui è stato ministro dell’Interno, la grande efficacia operativa, che ha portato a risultati fuori dal comune nel contrasto alla criminalità di ogni tipo, insieme con la predilezione per il gioco di squadra e la grande giovialità. Che il Signore lo accolga fra le sue braccia”.

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Cordoglio per la scomparsa di Maroni è stato espresso anche dalla sinistra.

“Un uomo di grande garbo e intelligenza politica che ha sempre lavorato con il massimo rispetto delle Istituzioni che è stato chiamato a rappresentare. Una persona perbene. Le nostre condoglianze alla famiglia e alla sua comunità politica”, ha scritto su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.

“Un pensiero e un ricordo per Roberto Maroni. La sua intelligenza e la sua passione politica mancheranno a tutti. Riposa in pace”, ha commentato il senatore del Pd e responsabile Sicurezza della segreteria dem, Enrico Borghi.

Emanuele Fiano, altro esponente del Pd, ha invece scritto: “È morto Maroni, ministro del Lavoro e dell’Interno, Presidente della Lombardia, Segretario della Lega, l’ho conosciuto bene, sempre disponibile e gentile, rispettoso delle opinioni diverse dalle sue come le mie, mi dispiace molto, riposi in pace, un abbraccio alla famiglia”.

Anche l’ex presidente del consiglio Matteo Renzi ha voluto esprimere il suo cordoglio per la morte dell’ex ministro e vicepremier: “Ciao Bobo. E’ stato bello conoscerti. E’ stato bello incrociare il tuo sorriso, è stato bello essere avversari ma collaborare sempre. Un abbraccio alla tua famiglia. Che la terra ti sia lieve”, ha detto l’ex Pd.

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“Ci ha lasciato Roberto Maroni. Un caro amico, una persona perbene. Mancherà alla politica italiana, perché fu capace di coniugare visione, passione e senso delle istituzioni. Mancherà alla sua Lombardia, mancherà a tutti noi. Un forte abbraccio alla famiglia”, ha commentato Mariastella Gelmini, attualmente vicesegretario nazionale e portavoce di Azione.

Sempre attraverso i social network, è arrivato anche il ricordo del commissario agli Affari Economici dell’Unione Europea, Paolo Gentiloni: “Ricordo Roberto Maroni, leghista appassionato, ministro competente, uomo leale, simpatico, impegnato”.

Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala e il governatore della Lombardia Attilio Fontana hanno affidato il loro ricordo di Maroni ai social. “Di Roberto Maroni si potrebbero dire tante cose. Protagonista di una lunga stagione politica, per me è stato soprattutto un amico. Ci siamo consultati, confidati, a volte sfidati. Con la fiducia e il rispetto che devono esserci quando si crede nell’amicizia.  Mancherai a me e a tanti”, recita il messaggio del primo cittadino di Milano.

Queste invece le parole del presidente della Regione Lombardia: “Ci ha lasciati Roberto Maroni. Piango l’addio di un amico con il quale ho condiviso gran parte della mia vita politica. Una persona intelligente e mai sopra le righe.Presidente della Lombardia, Ministro e Segretario Federale della Lega. Nel cuore ha sempre avuto i Lombardi e la Lombardia. Riposa in pace! Addio Bobo!”.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio ai familiari.

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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

Il giocatore dell’Inter Acerbi assolto

Nel mondo dello sport, ogni tanto emergono controversie che scuotono gli appassionati e la comunità sportiva nel suo complesso. Una di queste situazioni si è verificata recentemente nel calcio italiano, coinvolgendo due giocatori di spicco: Juan Jesus del Napoli e Francesco Acerbi dell’Inter. La controversia è stata generata da presunte accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi nei confronti di Juan Jesus durante un incontro sul campo. Tuttavia, dopo un’attenta indagine, nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto. Le autorità sottolineano la mancanza di prove concrete a sostegno delle accuse.

Questa vicenda ha suscitato grande interesse e dibattito nell’ambito del calcio italiano e internazionale, con molti media che hanno seguito da vicino lo sviluppo della situazione. Tuttavia, è importante analizzare i fatti in modo obiettivo e approfondito, evitando di lasciarsi trascinare da speculazioni e rumor. In questo articolo, esamineremo attentamente gli eventi che hanno portato a questa controversia, analizzando le prove disponibili e le conclusioni delle autorità competenti.

Il diverbio

La vicenda ha avuto origine durante un match di alto profilo tra Napoli e Inter, due delle squadre più importanti della Serie A italiana. Durante la partita, si è verificato un alterco tra Juan Jesus e Francesco Acerbi, che ha attirato l’attenzione degli spettatori e dei media. In seguito alla partita, sono emerse voci secondo cui Acerbi avrebbe rivolto insulti razzisti a Juan Jesus durante l’incontro. Queste accuse hanno immediatamente scatenato una forte reazione da parte dell’opinione pubblica e dei dirigenti sportivi, che hanno chiesto un’indagine approfondita sull’incidente.

Le autorità competenti hanno avviato un’indagine immediata per fare chiarezza sulla situazione. Sono stati interpellati arbitri, giocatori e testimoni oculari presenti durante la partita al fine di raccogliere prove e testimonianze utili per stabilire la verità. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi, non è emerso alcun elemento che confermasse le accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi. Le testimonianze raccolte non hanno fornito alcun riscontro sostanziale alle accuse, e le immagini delle telecamere presenti allo stadio non hanno rilevato comportamenti sospetti o discriminatori da parte del giocatore dell’Inter.

Mancanza di prove concrete

Di fronte alla mancanza di prove concrete, le autorità incaricate dell’indagine hanno concluso che non vi erano elementi sufficienti per sostenere le accuse di razzismo nei confronti di Acerbi. Questa decisione ha sollevato un sospiro di sollievo tra i sostenitori dell’Inter e ha posto fine alla speculazione mediatica che aveva circondato l’incidente. Tuttavia, è importante sottolineare che la questione del razzismo nello sport resta un tema di grande importanza e sensibilità, e deve essere affrontato con la massima serietà e determinazione.

La controversia tra Juan Jesus e Francesco Acerbi ha messo in luce l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con una mentalità aperta e inclusiva. Sebbene in questo caso specifico non siano emerse prove di comportamento razzista, è fondamentale rimanere vigili e pronti a intervenire ogni volta che si verificano episodi di discriminazione o intolleranza. Le squadre, le istituzioni sportive e gli organi preposti devono lavorare insieme per promuovere un ambiente di gioco sano e rispettoso, in cui ogni giocatore si senta al sicuro e rispettato.

Sport e razzismo

La vicenda che ha coinvolto Juan Jesus e Francesco Acerbi ha evidenziato l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con responsabilità e determinazione. Sebbene le accuse di comportamento razzista nei confronti di Acerbi siano state respinte per mancanza di prove, questo episodio ci ricorda che il lavoro per combattere il razzismo nello sport è tutt’altro che concluso. È fondamentale continuare a sensibilizzare giocatori, tifosi e dirigenti sulle conseguenze negative del razzismo e lavorare insieme per creare un ambiente di gioco inclusivo e rispettoso per tutti. Solo così possiamo assicurare che lo sport rimanga un veicolo di unità e integrazione, capace di superare le barriere culturali e promuovere valori universali di solidarietà e tolleranza.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/martelletto-giustizia-giudice-7499911/]

 

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Crolla il ponte di Baltimora per un’urto con una nave cargo

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Crolla il ponte di Baltimora per un'urto con una nave cargo

Il recente crollo del ponte a Baltimora ha scosso gli Stati Uniti, suscitando preoccupazione e interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture. L’incidente è stato causato dall’urto di una nave cargo, che ha portato al cedimento del ponte, generando conseguenze disastrose. In questo articolo, esploreremo gli eventi che hanno portato a questa tragedia, le sue implicazioni e le misure necessarie per prevenire simili incidenti in futuro.

La Cronaca dell’Incidente

La città di Baltimora è stata scossa da un evento tragico quando un ponte importante è crollato dopo essere stato colpito da una nave cargo. L’incidente ha avuto luogo durante le operazioni di navigazione della nave nel porto di Baltimora. Secondo i rapporti preliminari, la nave ha perso il controllo a causa di condizioni meteorologiche avverse o guasti tecnici, finendo per urtare violentemente contro il pilone centrale del ponte.

Le immagini e i video dell’incidente hanno rapidamente fatto il giro dei media e dei social media, mostrando la devastazione causata dal crollo del ponte e l’impatto sulla circolazione stradale e marittima della zona. Le autorità locali hanno prontamente avviato operazioni di soccorso e recupero, ma il bilancio delle vittime è risultato tragico, con numerose persone ferite e alcune purtroppo decedute.

Le Cause dell’Incidente

Le indagini sull’incidente sono ancora in corso, ma finora sembra che una combinazione di fattori abbia contribuito alla tragedia. Le condizioni meteorologiche avverse potrebbero aver compromesso la visibilità e la manovrabilità della nave, mentre guasti tecnici o errori umani potrebbero aver aggravato la situazione. È chiaro che la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime deve essere rafforzata per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.

Implicazioni e Conseguenze

L’urto della nave cargo e il conseguente crollo del ponte hanno avuto una serie di conseguenze immediate e a lungo termine. Oltre alle perdite umane e ai danni materiali, l’incidente ha interrotto la circolazione stradale e marittima nella zona, con ripercussioni sul trasporto di merci e sulle attività economiche locali. Inoltre, ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture in tutta la nazione, mettendo in evidenza la necessità di un’attenta manutenzione e supervisione.

Misure di Prevenzione e Sicurezza

Per prevenire futuri incidenti simili, è fondamentale adottare misure efficaci di prevenzione e sicurezza. Queste possono includere controlli più rigorosi sulle condizioni delle navi e delle infrastrutture portuali, la formazione adeguata degli equipaggi e l’implementazione di tecnologie avanzate per monitorare e gestire il traffico marittimo. Inoltre, è essenziale migliorare la manutenzione e il monitoraggio delle infrastrutture esistenti per garantire la loro sicurezza e integrità a lungo termine.

L’incidente del crollo del ponte a Baltimora è stato un evento tragico che ha messo in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza e prevenzione. È fondamentale che le autorità locali e nazionali agiscano prontamente per implementare le raccomandazioni emerse dalle indagini sull’incidente e per garantire la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime in tutto il paese. Solo attraverso un impegno congiunto e un investimento continuo nella sicurezza delle infrastrutture possiamo evitare tragedie simili e proteggere le vite e le proprietà dei nostri cittadini.

 

[fonte immagine: https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/usa-ponte-baltimora-crolla-schianto-nave_79670268-202402k.shtml]

 

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Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

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Cosa succede se si affida un satellite all'intelligenza artificiale?

Nel vasto regno dello spazio, l’unione tra la tecnologia spaziale e l’intelligenza artificiale sta aprendo nuove frontiere e offrendo soluzioni innovative. Uno degli sviluppi più significativi di questa convergenza è l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale (IA). Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

Il matrimonio tra spazio e IA

Gli satelliti sono stati a lungo strumenti vitali per esplorare e comprendere lo spazio, oltre che per fornire servizi essenziali sulla Terra, come la comunicazione, la navigazione e l’osservazione della Terra. Tuttavia, i tradizionali satelliti sono stati progettati con sistemi di controllo e monitoraggio umani. Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale offre la capacità di elaborare enormi quantità di dati in tempo reale, di apprendere da essi e di prendere decisioni autonome. Applicata ai satelliti, l’IA consente una maggiore autonomia operativa, riducendo la dipendenza dai comandi umani e consentendo una risposta più rapida agli eventi in tempo reale.

Applicazioni dei satelliti con intelligenza artificiale

1. Osservazione della Terra: Gli satelliti dotati di IA possono analizzare i dati raccolti dalle immagini satellitari per rilevare cambiamenti ambientali, monitorare il clima, identificare fenomeni naturali e fornire informazioni cruciali per la gestione delle risorse naturali e la mitigazione dei disastri.

2. Navigazione spaziale: L’IA può ottimizzare le rotte dei satelliti per massimizzare l’efficienza energetica e ridurre il rischio di collisioni nello spazio congestionato.

3. Comunicazioni: L’IA può migliorare la gestione delle reti satellitari, ottimizzando la distribuzione delle risorse e garantendo una connettività affidabile anche nelle condizioni più sfavorevoli.

4. Esplorazione spaziale: L’intelligenza artificiale può consentire ai satelliti di adattarsi e reagire autonomamente alle condizioni ambientali in esplorazioni oltre il nostro sistema solare, rendendo possibili missioni più complesse e ambiziose.

Vantaggi dell’IA nei satelliti

– Riduzione dei costi: Con l’IA, i satelliti possono operare in modo più efficiente, riducendo la necessità di costose missioni di manutenzione e aggiornamento.

– Risposta rapida: Grazie alla capacità di elaborazione in tempo reale, i satelliti con IA possono rilevare e rispondere agli eventi quasi istantaneamente, consentendo una migliore gestione delle emergenze e delle crisi.

– Miglioramento delle prestazioni: L’IA può ottimizzare le operazioni dei satelliti, migliorando la precisione delle misurazioni e l’affidabilità dei servizi forniti.

Sfide e considerazioni etiche

Nonostante i numerosi vantaggi, l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale solleva anche alcune sfide e preoccupazioni:

– Affidabilità: L’affidabilità dei sistemi basati sull’IA è ancora soggetta a questioni di sicurezza e robustezza. Un malfunzionamento dell’IA potrebbe avere gravi conseguenze.

– Privacy e sicurezza: L’uso dell’IA nei satelliti potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati, specialmente quando si tratta di immagini satellitari ad alta risoluzione.

– Responsabilità: Chi è responsabile in caso di errori o danni causati da decisioni autonome prese dall’IA a bordo dei satelliti? Questa è una domanda importante che richiede una risposta chiara.

Affidare un satellite all’intelligenza artificiale apre un mondo di possibilità nel campo dell’esplorazione spaziale, delle telecomunicazioni e dell’osservazione della Terra. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide tecniche, etiche e legali associate a questa convergenza. Con una corretta gestione e un’attenta considerazione degli impatti, l’IA potrebbe trasformare radicalmente il settore spaziale, portando a nuove scoperte e benefici per l’umanità.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/terra-spazio-satelliti-monitoraggio-79533/]

 

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