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Petizione contro Barbara D’Urso: si contano 300 mila firme

In questi ultimi giorni è stata avviata una petizione online per cancellare i programmi televisivi condotti da Barbara D’Urso, dopo la preghiera con Salvini.

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E’ stata lanciata una petizione online per cancellare i programmi di Barbara D’Urso dalla televisione italiana.

L’iniziativa è scattata domenica notte, al termine della nuova puntata di Live Non è la D’Urso, su cui sono piovute numerose critiche per la recita dell’Eterno riposo da parte della conduttrice insieme a Matteo Salvini, intervenuto in collegamento video dalla sua abitazione.

Sui social numerosi utenti hanno criticato in maniera aspra il comportamento discutibile assunto dalla presentatrice, altri invece hanno difeso il noto volto di Canale 5. Per altri ancora invece, Barbara D’Urso avrebbe oltrepassato il segno. Con l’apertura della petizione intitolata Cancellare i programmi di Barbara D’Urso, si intende dare risalto a un comportamento definito inqualificabile da parte delle persone che vorrebbero la televisione italiana senza i programmi della conduttrice di Napoli.

La petizione “Cancellare i programmi di Barbara D’Urso” supera le 350 mila adesioni

Al momento, la petizione contro Barbara D’Urso avviata da un utente ha superato le 350 mila adesioni da parte degli utenti italiani stanchi di vedere in tv le trasmissioni della D’Urso, a cui spesso e volentieri viene etichettata la parola trash. I voti favorevoli sono cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi due giorni, dal momento che il 31 marzo le adesioni erano pari a 32 mila unità. La condivisione della petizione sui social ha contribuito ad aumentare il numero dei partecipanti, che stanno votando in massa per la cacciata di Barbara D’urso, la protagonosta dalla televisione italiana.

La presa di posizione di Lucio Presta e l’ironia di Pupo

Lucio Presta, uno dei più potenti manager della televisione, nonché marito di Paola Perego, ha condannato duramente quanto accaduto domenica sera durante la trasmissione Live Non è la D’Urso, scagliandosi direttamente contro la conduttrice napoletana e definendola suora laica. Il manager ha poi aggiunto che la D’Urso ‘produce orrore televisivo.

Anche Selvaggia Lucarelli, che già in precedenza ha avuto diversi scontri con Barbara D’Urso, da ragione a Lucio Presta attraverso un Tweet.

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Pupo, ospite al Grande Fratello Vip in qualità di opinionista fisso, ha invece voluto utilizzare la carta dell’ironia per punzecchiare la D’Urso, sottolineando come l’alternativa all’Eterno riposo recitato con Matteo Salvini fosse una preghiera insieme a lui. A questo proposito, è importante sottolineare che Pupo abbia più volte preso le distanze dalle voci che lo accostano alla D’Urso per una presunta relazione avuta in passato.

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15 Comments

15 Comments

  1. iddu

    4 Aprile 2020 at 10:46

    ma….non avevano inventato il telecomando…lo hanno abolito? trasmette il cronavirus? non lo sapevo. non piace la d’urso? si guardi altro. le alternative ce so’. e tra l’altro nemmeno è richiesto il canone.
    ho un dubbio…e se l’eterno riposo l’avesse recitato con qualche altro personaggio ,magari di appartenenza politica opposta ,scommetto che nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. non seguo i programmi della d’urso, non voto salvini, ma propongo di raccogliere firme sì, ma contro l’ipocrisia di gente che raccoglie firme per certe fesserie.

    • Pierantonio

      12 Maggio 2020 at 00:06

      Sono pienamente in accordo su quanto esposto da IDDU . Se mi esprimessi direi esattamente le stesse cose . Complimenti .

  2. iddu

    4 Aprile 2020 at 14:22

    commenti da soviet . allora chiudiamo certi programmi, sedicenti di satira, ma che in realta, al contrario, non usano la politica per far ridere (cioè, appunto, la satira) ,ma l’opposto: usano la satira per far propaganda politica.

  3. adriano

    3 Aprile 2020 at 16:18

    SAREBBE ORA CHE LA TELEVISIONE CERCASSE DI FARE INFORMAZIONE, PORTARCI IN CASA: ARTE, CULTURA, SAPERI, BELLEZZE, PERCORSI DEI MESTIERI, NON SOLO CUOCHI FANFARONI, INSEGNAMENTI SUI COMPORTAMENTI, SULLA NOSTRA GRANDE LINGUA, I CONGIUNTIVI SPARSI SULLA BATTIGIA, MOSTRANDOCI IL BAGNASCIUGA DEI GRANDI VELIERI CHE ANCORA ABBIAMO, PARLARCI DI SPIRITUALITA’ E NON INONDARCI DI VOCIANTI E VIOLENTE COMPARSE DI POLITICI O PSEUDOTALI (un sogno)

    • Pierantonio

      12 Maggio 2020 at 00:11

      Ci sono almeno altri 7/8 canali che emettono programmi ben diversi per cultura e linguaggio — Esistono i telecomandi ed il cervello per usarli , ma dato le preferenze espresse nelle ultime elezioni è chiaro che il 70 % degli Italiani non ne conosce l’uso .

  4. Alan

    3 Aprile 2020 at 16:00

    Trasmissione del tutto inutile pilotata dalla regia neoliberista. Non ha da insegnare niente a nessuno ma non è la sola purtroppo.

    • Maximo

      22 Aprile 2020 at 18:04

      Assieme alle trasmissioni della De Filippi….Grande fratello…per il solo fatto di essere pensate e rappresentate indicano il livello medio della cultura del paese, non per niente esistono per il solo fattore audience …diversamente sarebbero state già depennate!
      P.S.
      E poi ci lamentiamo che le cose vanno male in questo Paese! Penso che se potessero i nostri avi ci verrebbero a prendere a calci in culo per come abbiamo ridotto questo bel paese!

  5. Alan

    3 Aprile 2020 at 16:00

    E’ una delle trasmissioni pilotate dal nano, non ha nulla da insegnare.

  6. Adriano Ramello

    3 Aprile 2020 at 18:03

    SAREBBE ORA CHE LA TELEVISIONE CERCASSE DI FARE INFORMAZIONE, PORTARCI IN CASA: ARTE, CULTURA, SAPERI, BELLEZZE, PERCORSI DEI MESTIERI, NON SOLO CUOCHI FANFARONI, INSEGNAMENTI SUI COMPORTAMENTI, SULLA NOSTRA GRANDE LINGUA, I CONGIUNTIVI SPARSI SULLA BATTIGIA, MOSTRANDOCI IL BAGNASCIUGA DEI GRANDI VELIERI CHE ANCORA ABBIAMO, PARLARCI DI SPIRITUALITA’ E NON INONDARCI DI VOCIANTI E VIOLENTE COMPARSE DI POLITICI O PSEUDOTALI (un sogno)

    • iddu

      4 Aprile 2020 at 10:46

      il mio televisore ha centinaia di canali. uno con certe caratteristiche c’è di sicuro. guarda quello.

  7. patrizia galdi

    3 Aprile 2020 at 13:19

    Io penso che siamo esseri liberi ,e per liberi si intende liberi di fare e vedere cio’ che si vuole.Mi domando veramente basita,che cxxxo gliene freghera’ alla Lucarelli e a Presta di criticare questa trasmissione,come penso all’idiozia di chi ha lanciato l’idea della petizione.Siamo liberi BASTA NON GUARDARLA!!!!! Se il palinsesto continua a trasmetterla e’ perche’,e basta poca intelligenza per capire,a milioni di persone invece interessa.Personalmente non amo la D’Urso e tantomeno le sue trasmissioni che non guardo mai, ma trovo assurdo e davvero disdicevole che alcune persone,apparentemente con cervello,non abbiano nulla di meglio da fare,anche se comprendo il periodo.Mettetevi anche voi a pregare che forse sarebbe meglio per tutti.

  8. Tommaso

    2 Aprile 2020 at 15:12

    Ritengo inammissibile che un programma del genere possa andare in onda! Il problema è che le persone lo guardano, ma è diseducativo, negativo, spazzatura, gioca sui sentimenti delle persone e non solo. Ma mi chiedo come si fa a condurre un programma del genere? Io mi rifiuterei, mi farei schifo altrimenti. Per piacere chiudiamolo!! Grazie

    • iddu

      4 Aprile 2020 at 10:46

      hai tutte le alternative che vuoi. il telecomando non l’hanno abolito. oppure mettiti al computer e naviga su siti “educativi” , ne trovi, ne trovi.

  9. Tiziana

    2 Aprile 2020 at 14:56

    Le sue trasmissioni sono diseducative e sempre alla ricerca della sofferenza per fare leva sui sentimenti dello spettatore. E’ arrivato il momento di dire basta; spero soltanto che questa petizione possa cambiare le cose o cmq portare alla luce il “disagio” provocato da questa tipologia di programmi. BASTAAAAAA

    • ulderico ravasio

      30 Aprile 2020 at 18:45

      A ME QUESTA TRASMISSIONE NON MI INTERESSA. CAMBIO CANALE E LASCIO CHE LA GUARDI A CHI PIACE. VIVA LA LIBERTA’. MICA PUOI OBBLIGARE LA GENTE A GUARDARE LE TRASMISSIONI CHE PIACCIONO A TE.

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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

Il giocatore dell’Inter Acerbi assolto

Nel mondo dello sport, ogni tanto emergono controversie che scuotono gli appassionati e la comunità sportiva nel suo complesso. Una di queste situazioni si è verificata recentemente nel calcio italiano, coinvolgendo due giocatori di spicco: Juan Jesus del Napoli e Francesco Acerbi dell’Inter. La controversia è stata generata da presunte accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi nei confronti di Juan Jesus durante un incontro sul campo. Tuttavia, dopo un’attenta indagine, nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto. Le autorità sottolineano la mancanza di prove concrete a sostegno delle accuse.

Questa vicenda ha suscitato grande interesse e dibattito nell’ambito del calcio italiano e internazionale, con molti media che hanno seguito da vicino lo sviluppo della situazione. Tuttavia, è importante analizzare i fatti in modo obiettivo e approfondito, evitando di lasciarsi trascinare da speculazioni e rumor. In questo articolo, esamineremo attentamente gli eventi che hanno portato a questa controversia, analizzando le prove disponibili e le conclusioni delle autorità competenti.

Il diverbio

La vicenda ha avuto origine durante un match di alto profilo tra Napoli e Inter, due delle squadre più importanti della Serie A italiana. Durante la partita, si è verificato un alterco tra Juan Jesus e Francesco Acerbi, che ha attirato l’attenzione degli spettatori e dei media. In seguito alla partita, sono emerse voci secondo cui Acerbi avrebbe rivolto insulti razzisti a Juan Jesus durante l’incontro. Queste accuse hanno immediatamente scatenato una forte reazione da parte dell’opinione pubblica e dei dirigenti sportivi, che hanno chiesto un’indagine approfondita sull’incidente.

Le autorità competenti hanno avviato un’indagine immediata per fare chiarezza sulla situazione. Sono stati interpellati arbitri, giocatori e testimoni oculari presenti durante la partita al fine di raccogliere prove e testimonianze utili per stabilire la verità. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi, non è emerso alcun elemento che confermasse le accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi. Le testimonianze raccolte non hanno fornito alcun riscontro sostanziale alle accuse, e le immagini delle telecamere presenti allo stadio non hanno rilevato comportamenti sospetti o discriminatori da parte del giocatore dell’Inter.

Mancanza di prove concrete

Di fronte alla mancanza di prove concrete, le autorità incaricate dell’indagine hanno concluso che non vi erano elementi sufficienti per sostenere le accuse di razzismo nei confronti di Acerbi. Questa decisione ha sollevato un sospiro di sollievo tra i sostenitori dell’Inter e ha posto fine alla speculazione mediatica che aveva circondato l’incidente. Tuttavia, è importante sottolineare che la questione del razzismo nello sport resta un tema di grande importanza e sensibilità, e deve essere affrontato con la massima serietà e determinazione.

La controversia tra Juan Jesus e Francesco Acerbi ha messo in luce l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con una mentalità aperta e inclusiva. Sebbene in questo caso specifico non siano emerse prove di comportamento razzista, è fondamentale rimanere vigili e pronti a intervenire ogni volta che si verificano episodi di discriminazione o intolleranza. Le squadre, le istituzioni sportive e gli organi preposti devono lavorare insieme per promuovere un ambiente di gioco sano e rispettoso, in cui ogni giocatore si senta al sicuro e rispettato.

Sport e razzismo

La vicenda che ha coinvolto Juan Jesus e Francesco Acerbi ha evidenziato l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con responsabilità e determinazione. Sebbene le accuse di comportamento razzista nei confronti di Acerbi siano state respinte per mancanza di prove, questo episodio ci ricorda che il lavoro per combattere il razzismo nello sport è tutt’altro che concluso. È fondamentale continuare a sensibilizzare giocatori, tifosi e dirigenti sulle conseguenze negative del razzismo e lavorare insieme per creare un ambiente di gioco inclusivo e rispettoso per tutti. Solo così possiamo assicurare che lo sport rimanga un veicolo di unità e integrazione, capace di superare le barriere culturali e promuovere valori universali di solidarietà e tolleranza.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/martelletto-giustizia-giudice-7499911/]

 

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Crolla il ponte di Baltimora per un’urto con una nave cargo

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Crolla il ponte di Baltimora per un'urto con una nave cargo

Il recente crollo del ponte a Baltimora ha scosso gli Stati Uniti, suscitando preoccupazione e interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture. L’incidente è stato causato dall’urto di una nave cargo, che ha portato al cedimento del ponte, generando conseguenze disastrose. In questo articolo, esploreremo gli eventi che hanno portato a questa tragedia, le sue implicazioni e le misure necessarie per prevenire simili incidenti in futuro.

La Cronaca dell’Incidente

La città di Baltimora è stata scossa da un evento tragico quando un ponte importante è crollato dopo essere stato colpito da una nave cargo. L’incidente ha avuto luogo durante le operazioni di navigazione della nave nel porto di Baltimora. Secondo i rapporti preliminari, la nave ha perso il controllo a causa di condizioni meteorologiche avverse o guasti tecnici, finendo per urtare violentemente contro il pilone centrale del ponte.

Le immagini e i video dell’incidente hanno rapidamente fatto il giro dei media e dei social media, mostrando la devastazione causata dal crollo del ponte e l’impatto sulla circolazione stradale e marittima della zona. Le autorità locali hanno prontamente avviato operazioni di soccorso e recupero, ma il bilancio delle vittime è risultato tragico, con numerose persone ferite e alcune purtroppo decedute.

Le Cause dell’Incidente

Le indagini sull’incidente sono ancora in corso, ma finora sembra che una combinazione di fattori abbia contribuito alla tragedia. Le condizioni meteorologiche avverse potrebbero aver compromesso la visibilità e la manovrabilità della nave, mentre guasti tecnici o errori umani potrebbero aver aggravato la situazione. È chiaro che la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime deve essere rafforzata per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.

Implicazioni e Conseguenze

L’urto della nave cargo e il conseguente crollo del ponte hanno avuto una serie di conseguenze immediate e a lungo termine. Oltre alle perdite umane e ai danni materiali, l’incidente ha interrotto la circolazione stradale e marittima nella zona, con ripercussioni sul trasporto di merci e sulle attività economiche locali. Inoltre, ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture in tutta la nazione, mettendo in evidenza la necessità di un’attenta manutenzione e supervisione.

Misure di Prevenzione e Sicurezza

Per prevenire futuri incidenti simili, è fondamentale adottare misure efficaci di prevenzione e sicurezza. Queste possono includere controlli più rigorosi sulle condizioni delle navi e delle infrastrutture portuali, la formazione adeguata degli equipaggi e l’implementazione di tecnologie avanzate per monitorare e gestire il traffico marittimo. Inoltre, è essenziale migliorare la manutenzione e il monitoraggio delle infrastrutture esistenti per garantire la loro sicurezza e integrità a lungo termine.

L’incidente del crollo del ponte a Baltimora è stato un evento tragico che ha messo in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza e prevenzione. È fondamentale che le autorità locali e nazionali agiscano prontamente per implementare le raccomandazioni emerse dalle indagini sull’incidente e per garantire la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime in tutto il paese. Solo attraverso un impegno congiunto e un investimento continuo nella sicurezza delle infrastrutture possiamo evitare tragedie simili e proteggere le vite e le proprietà dei nostri cittadini.

 

[fonte immagine: https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/usa-ponte-baltimora-crolla-schianto-nave_79670268-202402k.shtml]

 

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Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

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Cosa succede se si affida un satellite all'intelligenza artificiale?

Nel vasto regno dello spazio, l’unione tra la tecnologia spaziale e l’intelligenza artificiale sta aprendo nuove frontiere e offrendo soluzioni innovative. Uno degli sviluppi più significativi di questa convergenza è l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale (IA). Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

Il matrimonio tra spazio e IA

Gli satelliti sono stati a lungo strumenti vitali per esplorare e comprendere lo spazio, oltre che per fornire servizi essenziali sulla Terra, come la comunicazione, la navigazione e l’osservazione della Terra. Tuttavia, i tradizionali satelliti sono stati progettati con sistemi di controllo e monitoraggio umani. Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale offre la capacità di elaborare enormi quantità di dati in tempo reale, di apprendere da essi e di prendere decisioni autonome. Applicata ai satelliti, l’IA consente una maggiore autonomia operativa, riducendo la dipendenza dai comandi umani e consentendo una risposta più rapida agli eventi in tempo reale.

Applicazioni dei satelliti con intelligenza artificiale

1. Osservazione della Terra: Gli satelliti dotati di IA possono analizzare i dati raccolti dalle immagini satellitari per rilevare cambiamenti ambientali, monitorare il clima, identificare fenomeni naturali e fornire informazioni cruciali per la gestione delle risorse naturali e la mitigazione dei disastri.

2. Navigazione spaziale: L’IA può ottimizzare le rotte dei satelliti per massimizzare l’efficienza energetica e ridurre il rischio di collisioni nello spazio congestionato.

3. Comunicazioni: L’IA può migliorare la gestione delle reti satellitari, ottimizzando la distribuzione delle risorse e garantendo una connettività affidabile anche nelle condizioni più sfavorevoli.

4. Esplorazione spaziale: L’intelligenza artificiale può consentire ai satelliti di adattarsi e reagire autonomamente alle condizioni ambientali in esplorazioni oltre il nostro sistema solare, rendendo possibili missioni più complesse e ambiziose.

Vantaggi dell’IA nei satelliti

– Riduzione dei costi: Con l’IA, i satelliti possono operare in modo più efficiente, riducendo la necessità di costose missioni di manutenzione e aggiornamento.

– Risposta rapida: Grazie alla capacità di elaborazione in tempo reale, i satelliti con IA possono rilevare e rispondere agli eventi quasi istantaneamente, consentendo una migliore gestione delle emergenze e delle crisi.

– Miglioramento delle prestazioni: L’IA può ottimizzare le operazioni dei satelliti, migliorando la precisione delle misurazioni e l’affidabilità dei servizi forniti.

Sfide e considerazioni etiche

Nonostante i numerosi vantaggi, l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale solleva anche alcune sfide e preoccupazioni:

– Affidabilità: L’affidabilità dei sistemi basati sull’IA è ancora soggetta a questioni di sicurezza e robustezza. Un malfunzionamento dell’IA potrebbe avere gravi conseguenze.

– Privacy e sicurezza: L’uso dell’IA nei satelliti potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati, specialmente quando si tratta di immagini satellitari ad alta risoluzione.

– Responsabilità: Chi è responsabile in caso di errori o danni causati da decisioni autonome prese dall’IA a bordo dei satelliti? Questa è una domanda importante che richiede una risposta chiara.

Affidare un satellite all’intelligenza artificiale apre un mondo di possibilità nel campo dell’esplorazione spaziale, delle telecomunicazioni e dell’osservazione della Terra. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide tecniche, etiche e legali associate a questa convergenza. Con una corretta gestione e un’attenta considerazione degli impatti, l’IA potrebbe trasformare radicalmente il settore spaziale, portando a nuove scoperte e benefici per l’umanità.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/terra-spazio-satelliti-monitoraggio-79533/]

 

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