Connect with us

news

Recovery Fund: cos’è e come funziona il fondo voluto da Conte

Cos’è il Recovery fund? In cosa consiste e cosa prevede questo fondo? Ecco i dettagli su questo e altri strumenti presi in considerazione nel Consiglio Europeo.

Published

on

Recovery fund cos'è e come funziona il fondo voluto da Conte

Cos’è il Recovery Fund? In cosa consiste e cosa prevede questo fondo? Ecco i dettagli su questo e altri strumenti presi in considerazione nel Consiglio Europeo.

Nella riunione del Consiglio Europeo di ieri, giovedì 23 aprile, si sono ottenuti risultati importanti. E’ stato infatti raggiunto un accordo per la costituzione di un importante fondo, “Recovery Fund” che consente di avere maggiori risorse da impiegare per combattere la crisi dovuta alla pandemia da coronavirus.

Una serie di misure per oltre 2.000 miliardi

Finanziamenti anche a “fondo perduto” ed altre misure per un totale di circa 2.000 miliardi di euro. Questo in sintesi l’accordo che è stato raggiunto a Bruxelles e che permette ai vari stati componenti della CEE di mettere in piedi il rilancio dell’economia interna. Con questa decisione e con una azione straordinaria che viene svolta da parte della Bce si riuscirà anche ad avere un raffreddamento per quanto riguarda lo spread.

Il Recovery Fund dovrebbe garantire un apporto di circa 1000 miliardi di euro, mentre altri 540 potrebbero arrivare grazie ad altre iniziative come Mes, Sure e Bei, a cui si aggiungono i 750 miliardi extra che la Bce ha messo in circolo. Un insieme di misure che si aggiunge a quelle che i singoli paesi stanno mettendo in campo in questo periodo e che dovrebbero consentire una ripresa.

Cos’è il Recovery fund?

Questo strumento è l’ultimo che è stato messo in campo in ordine cronologico, ma sicuramente potrebbe essere quello più importante. Questo fondo permette alla Commissione europea di cercare sul mercato un importo di 1000 miliardi, usando come strumento di garanzia il bilancio della CEE dall’anno 2021 all’anno 2027, bilancio che sarà rafforzato mediante le aumentate contribuzioni da parte dei singoli stati. A questo si aggiungono anche le garanzie dirette che i vari stati metteranno a disposizione. I fondi che verranno raccolti in questa maniera, saranno destinati a quei paesi che si trovano in maggiore difficoltà in questo momento, tra i quali anche l’Italia.

La creazione del Recovery Found è stata fortemente voluta da Giuseppe Conte ed è stata sostenuta da tutti i paesi dell’area mediterranea, compresa la Francia. In sostanza si tratta di fornire ai paesi in difficoltà dei prestiti a lunga scadenza, ed in parte a fondo perduto, che si distanziano in modo netto dai debiti attualmente in stock per i vari paesi. Prestiti che sono limitati a sostenere delle forme di ripresa economica. Questo dato è stato fondamentale per ottenere l’avallo al fondo da parte dei paesi del Nord Europa. La politica monetaria della Bce nel frattempo si muove su binarsi diversi, in quanto il suo regolamento non le permette di erogare dei finanziamenti “diretti” ai vari stati dell’Unione e quindi vengono erogati dei finanziamenti alle varie banche nazionali.

Advertisement

FONTE FOTO: www.facebook.com/pg/GiuseppeConte64/photos/?ref=page_internal

Potrebbe interessarti anche Fase 2 del Covid- 19: ecco come ripartirà l’Italia

Potrebbe interessarti anche Viaggiare durante la Fase 2 del Covid-19: ecco i dettagli

Continue Reading
Advertisement
36 Comments

36 Comments

  1. Paolo Rachini

    26 Aprile 2020 at 15:10

    Sono completamente daccordo con Carmine Martelli troppi intenditori di economia si esprimono, la maggior parte in funzione critica, attendiamo e vedremo cosa succederà, io spero bene quest’ultima idea dei recovery fund mi piace. Aspettiamo.

    • @baionair

      28 Aprile 2020 at 22:07

      Scrivo qua 1°mio commento,la scheda tecnica non applica le opzioni per interagire.La vera domanda che la UE deve fare alle 27 nazioni è molto precisa:Kim Jong Un è scomparso la next dei social media per tutte le piattaforme,hanno capito il meccanicanismo del segreto coreano,e come reagiranno le banche attente hai mercati globali?Questa economia è generatrice progressiva o recidiva?Volete approfondimenti sulla questione reale senza censure.www.istagram.com/baionair startup >

  2. ambrogio

    26 Aprile 2020 at 13:43

    Chiedere ai padroni dell’euro un centesimo a fondo perduto mi sembra una grossa menzogna. Provate per credere, chiedetelo ai Rothschild…………se poi ancora oggi scambiamo garanzie per soldi reali allora è meglio mettere la calza, arriverà la befana. Quando esiste un problema occorre rimuoverlo e non girarci intorno,la U.E. ci ha dissanguato ma nessun politico vuole uscire
    evidentemente le convenienze personali hanno maggior valenza nei confronti di quelle di un Paese intero. I nostri peggiori nemici restano i politici Italiani.
    Provate a smentirmi.

    • Giovanni Maria

      26 Aprile 2020 at 16:45

      Vero, verissimo!!!!

  3. Berardo

    26 Aprile 2020 at 12:15

    Vedo che ci sono tanti incompetenti che parlano a vanvera. Addirittura consigliano di fare da se.Altri consigliano di abbattere le remunerazioni. Ma che siamo diventati tutti pazzi? Meno male che c’è il Presidente Conte con i suoi esperti. Sono sicuro che faranno benissimo.

  4. PIERGIORGIO BENFENATI

    26 Aprile 2020 at 11:49

    E’ solo una persona arrogante: Purtroppo ha dovuto gestire una problema molto più grande delle sue capacità. Nonostante i 45o scienziati ed esperti di cui si è circondato.

  5. Ste

    26 Aprile 2020 at 10:27

    Chi possiede 5000 euro x investire è fortunato. Io con 5000 euro compro cibo x 1 anno.

  6. Francesco

    26 Aprile 2020 at 09:54

    Veramente non è stato voluto da Conte. Ha dovuto accettare le decisioni prese da altri. Lui si era espresso pubblicamente per gli eurobond e contro il mes. Vediamo come finisce questa partita europea. A mio avviso è stata un fallimento come tutta la fase della crisi coronavirus. Altri avrebbero fatto di peggio? Non c’è controprova. Per Conte narciso Zero!

    • Luigi Pannaci

      26 Aprile 2020 at 16:05

      Luigi,
      Caro Francesco, la tua nota mi sembra di usare toni di disfattismo, mentre mai come in questo momento occorre una unione di intenti per uscire da questa situazione e raggiungere migliori obiettivi. Forse riceveremo immeritati vantaggi sulla pelle e sulla memoria di tutte quelle care persone che ci hanno lasciati, vittime di questa pandemia.

    • Paolo

      26 Aprile 2020 at 17:53

      Quelle di Francesco mi sembrano considerazioni sensate e fondate.
      Se ricordo bene Macron ha proposto a Merkel i Recovery Bond, poi portati a Bruxelles. Mentre il nostro aveva in mente i Corona Bond.
      Mi sbaglio?
      I nostri in Europa come al solito sono quasi irrilevanti, e quelli attuali forse ancora meno, vista la loro pochezza, e si vedono da noi perché abusano di TV e stampa che controllano/ influenzano pesantemente.
      Molta scena, centinaia di consulenti-paravento, decisioni annunciate in pompa magna e non prese, editti intempestivi, impossibili, da cento pagine, pochi fatti… quasi nessuno, e poca democrazia.

  7. Giovanni

    26 Aprile 2020 at 08:20

    In mezzo a tanti politici arroganti nella loro ignoranza (da anni lo spettacolo continua) mi sembra che Conte meriti un indice di affidabilità inconsueto!
    È poi vero che ognuno può sentirsi depositario di soluzioni definitive… al bar sono tutti grandiosi…

    • Giuseppe

      26 Aprile 2020 at 14:56

      Conte sarebbe privo di arroganza? Io lo vedo primeggiare invece, alla faccia di chi un tempo lo considerava un mollusco. Voglio da lui decisioni che escano dal Parlamento, non decreti a raffica DPCM anticostituzionali. Voglio decisioni economiche che rappresentino il governo in sede europea, non spedizioni suicide che mettono l’Italia sempre in fila per accedere ad aiuti che altri hanno già messo in atto. L’unica affidabilità che gli riconosco è la fedele esecuzione della politica economica neoliberista europea, dove il popolo non ha alcuna rappresentanza o incidenza sulle decisioni che poi Conte riporta in Italia e impone, appunto, con arroganza evidente.

  8. vincenzo d'angelo

    25 Aprile 2020 at 12:33

    sono pienamente d’accordo con vincenzo mamola.

  9. MAURIZIO RANZATO

    25 Aprile 2020 at 10:24

    Non sono un economista, sono convinto che si dovrà trovare una qualsiasi forma di finanziamento per superare questa situazione, ma cosa più importante nel prossimo futuro dovremmo spazzare via tutta la politica degli ultimi 30 anni.
    In questi 3 decenni sono stati tagliati a più riprese servizi alla popolazione
    Mentre il debito pubblico e aumentato in media di 40 miliardi anno.
    CI DICANO DOVE SONO FINITI TUTTI QUESTI SOLDI

    • Domenico

      26 Aprile 2020 at 08:58

      Se il debito aumenta di 40 miliardi l anno, gli stipendi son diventati da fame, si son chiusi
      Centinaia di ospedali ,scuole accorpate con altre ,nel pubblico statale vanno in pensione e non si riassume ecc ecc vuol dire che l europa non è servita a nulla se non a impoverirci e a saccheggiarci.I politici poi sono gli artefici di questa disfatta veri servi ma non della loro patria

    • FABIO

      26 Aprile 2020 at 11:05

      dove finiranno quelli futuri?

  10. Gaetano Fratangelo

    25 Aprile 2020 at 10:06

    Mi risulta di CENTO MILIARDI di evasione fiscale. Attendo conferme.
    Molti non sarebbero recuperabili ma l’argomento è ignorato da quasi tutti.
    Occorre proteggere i mafiosi e i finanziatori delle campagne elettorali?

  11. Camardella innocenzo

    25 Aprile 2020 at 09:40

    È sicuramente il momento giusto di prendere strade diverse dall’Europa e dalla germania.facciamo rientrare le nostre aziende agevoliamole con una tassazione al 10-12 per cento facciamo scaricare tutto ai cittadini e così eliminiamo tutto il nero.diamo un tetto ai mensili e alle pensioni magiche sia in basso che in alto con un minimo di 1000,00€ è un massimo di 5000,00 €.legge elettorale con sbarramento al 10per cento.diamo il via alle pensioni private.regolarizziamo e facciamo un censimento reale degli stranieri.adottiamo un solo corpo di polizia.semplifichiamo ,eliminiamo tutta questa burocrazia.eliminiamo l’80 per cento degli enti pubblici.riprendiamoci invece le autostrade,l’acciaio,il business dell’immondizia ,l’Alitalia e tutte cose che vanno in un modo completamente nuovo,innovativo funzionale ed altamente remunerativo.regoralizziamo i numeri di una Nazione Realmente Fuori Controllo.Ristrutturiamo la Scuola,l’Universita’,la Sanità,le Regioni,eliminiamo le Province e diamo nuova vita ai Comuni controllando tutto con un nuovo e giovane corpo statale di Controllo.Ritorniamo alla nostra Moneta.lo so è tutto così difficile ma oggi lo Stato Italia è fallito e quando un’azienda Fallisce deve portare la propria contabilità in tribunale e dare il via ad una fase Nuova.

    • Domenico

      26 Aprile 2020 at 09:12

      Bravissimo.E aggiungo piazza pulita dei politici che parlano parlano ma di concreto difendono solo il loro stipendio .Come possiamo farci amministrare da gente che non ha titoli di studio e di conseguenza aprono bocca per dirci quanto li viene scritto da altri.PENOSI!Cosa si puo pretendere da deputati senatori e ministri che prima nella vita contavano le ore! Nulla se non povertà

  12. giuseppe branciforti

    25 Aprile 2020 at 06:45

    Sono d’accordo con Lucio per l’emissione di titoli di stato riservati ai soli italiani.Siamo un paese di grandi risparmiatori dopo i giapponesi che detengono la totalità del loro debito pubblico. Se solo dieci milioni di italiani sottoscrivessero un BTP del valore di cinquemila euro avremmo risolto il problema di dover chiedere l’elemosina all’unione europea .

  13. iddu

    24 Aprile 2020 at 22:47

    prestiti a lunga scadenza e aumentate contribuzioni dei singoli stati? ma cusa l’è , la versione nel gergo degli economisti e/o politici del modo di dire “il cane che si morde la coda” ?

  14. Guy Cox

    24 Aprile 2020 at 21:19

    Far da se cosa?…ma il denaro dove lo trovi?…anche se compri i BOT Italiani sono sempre in prestito, garantiti da chi?….ma qualcuno sa quanti titoli di stato italiani ci sono oggi sul mercato?….(sapete che praticamente oggi sono tutti garantiti dalla B.C.E.) se per un caso assurdo dovessero essere tutti rimborsati dove si prenderebbe il denaro necessario?….puoi stampare quanta carta vuoi me se non è garantita cosa te ne fai?…..quindi????….

  15. giorgio bardelli

    24 Aprile 2020 at 20:39

    Invece che chiedere aiuti all’ Europa usiamo i nostri soldi depositati dagli italiani tramite una tassa di solidarietà^ come applico^ Amato nel 1992 prelevandola direttamente tramite la Banca d^Italia durante la notte forse si colpirebbero anche i soliti evasori fiscali grandi e piccoli dato che il pagamento dell’irpef e’ caricato per 86 per cento sulle spalle dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.Raccimolare 50 miliardi sarebbe più facile e più giusto invece di andare a chiedere i soldi a chi non ci li vuol dare e cosi’ non si aumenterebbe il debito pubblico.

  16. alessandro

    24 Aprile 2020 at 19:21

    mi pare che pur chiamandoli con nomi diversi e meccanismi diversi la sostanza e’ che si contraggano nuovi debiti a carico degli stati .quindi non un piano marshall con erogazioni a fohdo perduto. cosa succedera’ quindi tra qualche mese passata l’emergenza scoprendo che il rapporto debito/pil sara’ naturalmente volato al 170% ed oltre?

    • vincenzo mamola

      24 Aprile 2020 at 20:00

      ma risparmiare sulle ruberie / sprechi / enti inutili / commissioni inutili/ superstipendi / costi eccessivi del quirinale (pagetti/corazzieri ecc ecc. nei maggiori paese il Presidente vive in una semplice villa) / magistrati-corte costituzionale in primis / missioni all’estero (siamo il secondo paese al mondo con maggiori missioni militari / parlamento (basta vedere il parlamento inglese) / evitare che alte cariche magistrati, militari e dirigenti vengano promossi nei mesi precedenti alla pensione allo scopo di far pescare nel fondo pensione lavoratori maggiori risorse e per concludere: lavorare per eliminare la burocrazia.
      Non è meglio dedicarsi a quanto sopra anziché presentarsi in europa con il cappellino per la questua . Forse vivo nella luna e non in questo pianeta

  17. Marisa

    24 Aprile 2020 at 19:16

    Conte racconta bugie da mesi, all’Italia tocca tirate fuori i soldi poi li chiede in prestito. Un grande affare!
    Poveri noi , e ci sono sprovveduti che credono alle favole.

    • Beppe

      26 Aprile 2020 at 10:22

      Dipende quanto esborsi e quanti ne ricevi!

  18. DANILO MALQUORI

    24 Aprile 2020 at 18:27

    L’articolo è fuorviante in quanto Conte puntava agli Eurobond, cosa lontana da fare se non li emette una entità che ha potere di tassazione, e questo strumento che si basa sulla garanzia del bilancio CEE rafforzato, ma ancora i fondi devono essere versati, è stato voluto in primis dalla Francia con il voto contrario del partito di Conte (M5S). Quindi non è “voluto da Conte”, ma “subito da Conte”. Comunque meno male che come tanti avvocati il nostro premier è flessibile: NO MES, ora si MES, no Recovery Bond ora sono una mia invenzione, un pò fatuo ma l’importante è che si arrivi a cose giuste.

  19. roberto

    24 Aprile 2020 at 16:22

    Io non capisco, ci sono tanti esperti di economia finanziaria che suggeriscono vari modi, far da se, per non chiedere prestiti alla UE, purtroppo, per noi, ai Signori Governanti è più conveniente portare il Paese in rovina.

  20. carlo sezzano

    24 Aprile 2020 at 16:03

    mi sembra che ,forse l’unico contrario per principio,è Salvini,gli ESPERTI,volutamente in maiuscolo,non impegnati politicamente,cosa ne pensano?

    • Francesco Papa

      24 Aprile 2020 at 18:44

      Gli ESPERTI con la E maiuscola sono pochi. Conte si inorgoglisce per qualcosa che non si sa ancora cosa esattamente prevederà. Aspettiamo e poi giudicheremo

  21. Lucio Dalbuono

    24 Aprile 2020 at 16:02

    Non mi sembra una grande pensata. Intanto si dice :” bilancio che sarà rafforzato mediante le aumentate contribuzioni da parte dei singoli stati” Cioè l’Italia deve, per prima cosa, immettere fondi che sfuggono al suo controllo. Poi comunque si parla di prestiti seppure a lunga scadenza. Il prestito più logico e vantaggioso che l’Italia può chiedere è quello ai suoi cittadini tramite l’emissione di BOT e BPT riservati agli italiani e dotati di un accettabile tasso di interesse. Credo che nessuno si lascerebbe sfuggire l’occasione di avere BOT ad un interesse del – diciamo – 1%. Sempre migliore dello spread. Poi vi è un altro mezzo che ogni Stato ha, salvo gli sfortunati aderenti all’Euro, : battere moneta. L’emissione di moneta non crea debito. Può aumentare l’inflazione ,se non è accompagnato poi da un adeguato aumento di PIL. Ma è un rischio che, nella presente situazione, si può e si deve accettare anche perchè porterebbe sicuramente ad una aumento delle nostre esportazioni

  22. GIUSEPPE MASSERDOTTI

    24 Aprile 2020 at 15:32

    Mi dispiace ma il RECOVERY FUND non lo ha proposto il Presidente del Consiglio Conte anche se é un’ottima soluzione!

    • Domenico

      26 Aprile 2020 at 09:19

      Certo che no.Sta facendo il suo compitino suggerito e quando uscira di mezzo avrà il suo posto sicuro nell elitè della finanza che ha aiutato

  23. gibi

    24 Aprile 2020 at 15:18

    Conte vada a raccontare le sue bugiarde barzellette ai 4 imbecilli che ci credono..

    • CARMINE MARTELLI

      24 Aprile 2020 at 19:52

      Spostando questa fantasiose considerazioni in un ambito diverso, mi sembra di assistere a quelle discussioni che infervorano, fino allo scontro, i tifosi di calcio: tutti espertissimi Commissari Tecnici che saprebbero fare meglio di quello in carica, tutti con idee, suggerimenti e soluzioni per chi far giocare e come la squadra dovrebbe giocare per vincere sempre!! Complimenti a tutti economisti ed espertissimi conoscitori delle soluzioni ottimali per superare la crisi!!

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

news

Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

Published

on

By

Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

Il giocatore dell’Inter Acerbi assolto

Nel mondo dello sport, ogni tanto emergono controversie che scuotono gli appassionati e la comunità sportiva nel suo complesso. Una di queste situazioni si è verificata recentemente nel calcio italiano, coinvolgendo due giocatori di spicco: Juan Jesus del Napoli e Francesco Acerbi dell’Inter. La controversia è stata generata da presunte accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi nei confronti di Juan Jesus durante un incontro sul campo. Tuttavia, dopo un’attenta indagine, nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto. Le autorità sottolineano la mancanza di prove concrete a sostegno delle accuse.

Questa vicenda ha suscitato grande interesse e dibattito nell’ambito del calcio italiano e internazionale, con molti media che hanno seguito da vicino lo sviluppo della situazione. Tuttavia, è importante analizzare i fatti in modo obiettivo e approfondito, evitando di lasciarsi trascinare da speculazioni e rumor. In questo articolo, esamineremo attentamente gli eventi che hanno portato a questa controversia, analizzando le prove disponibili e le conclusioni delle autorità competenti.

Il diverbio

La vicenda ha avuto origine durante un match di alto profilo tra Napoli e Inter, due delle squadre più importanti della Serie A italiana. Durante la partita, si è verificato un alterco tra Juan Jesus e Francesco Acerbi, che ha attirato l’attenzione degli spettatori e dei media. In seguito alla partita, sono emerse voci secondo cui Acerbi avrebbe rivolto insulti razzisti a Juan Jesus durante l’incontro. Queste accuse hanno immediatamente scatenato una forte reazione da parte dell’opinione pubblica e dei dirigenti sportivi, che hanno chiesto un’indagine approfondita sull’incidente.

Le autorità competenti hanno avviato un’indagine immediata per fare chiarezza sulla situazione. Sono stati interpellati arbitri, giocatori e testimoni oculari presenti durante la partita al fine di raccogliere prove e testimonianze utili per stabilire la verità. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi, non è emerso alcun elemento che confermasse le accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi. Le testimonianze raccolte non hanno fornito alcun riscontro sostanziale alle accuse, e le immagini delle telecamere presenti allo stadio non hanno rilevato comportamenti sospetti o discriminatori da parte del giocatore dell’Inter.

Mancanza di prove concrete

Di fronte alla mancanza di prove concrete, le autorità incaricate dell’indagine hanno concluso che non vi erano elementi sufficienti per sostenere le accuse di razzismo nei confronti di Acerbi. Questa decisione ha sollevato un sospiro di sollievo tra i sostenitori dell’Inter e ha posto fine alla speculazione mediatica che aveva circondato l’incidente. Tuttavia, è importante sottolineare che la questione del razzismo nello sport resta un tema di grande importanza e sensibilità, e deve essere affrontato con la massima serietà e determinazione.

La controversia tra Juan Jesus e Francesco Acerbi ha messo in luce l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con una mentalità aperta e inclusiva. Sebbene in questo caso specifico non siano emerse prove di comportamento razzista, è fondamentale rimanere vigili e pronti a intervenire ogni volta che si verificano episodi di discriminazione o intolleranza. Le squadre, le istituzioni sportive e gli organi preposti devono lavorare insieme per promuovere un ambiente di gioco sano e rispettoso, in cui ogni giocatore si senta al sicuro e rispettato.

Sport e razzismo

La vicenda che ha coinvolto Juan Jesus e Francesco Acerbi ha evidenziato l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con responsabilità e determinazione. Sebbene le accuse di comportamento razzista nei confronti di Acerbi siano state respinte per mancanza di prove, questo episodio ci ricorda che il lavoro per combattere il razzismo nello sport è tutt’altro che concluso. È fondamentale continuare a sensibilizzare giocatori, tifosi e dirigenti sulle conseguenze negative del razzismo e lavorare insieme per creare un ambiente di gioco inclusivo e rispettoso per tutti. Solo così possiamo assicurare che lo sport rimanga un veicolo di unità e integrazione, capace di superare le barriere culturali e promuovere valori universali di solidarietà e tolleranza.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/martelletto-giustizia-giudice-7499911/]

 

Continua a leggere su atuttonotizie.it

Vuoi essere sempre aggiornato e ricevere le principali notizie del giorno? Iscriviti alla nostra Newsletter

Continue Reading

news

Crolla il ponte di Baltimora per un’urto con una nave cargo

Published

on

By

Crolla il ponte di Baltimora per un'urto con una nave cargo

Il recente crollo del ponte a Baltimora ha scosso gli Stati Uniti, suscitando preoccupazione e interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture. L’incidente è stato causato dall’urto di una nave cargo, che ha portato al cedimento del ponte, generando conseguenze disastrose. In questo articolo, esploreremo gli eventi che hanno portato a questa tragedia, le sue implicazioni e le misure necessarie per prevenire simili incidenti in futuro.

La Cronaca dell’Incidente

La città di Baltimora è stata scossa da un evento tragico quando un ponte importante è crollato dopo essere stato colpito da una nave cargo. L’incidente ha avuto luogo durante le operazioni di navigazione della nave nel porto di Baltimora. Secondo i rapporti preliminari, la nave ha perso il controllo a causa di condizioni meteorologiche avverse o guasti tecnici, finendo per urtare violentemente contro il pilone centrale del ponte.

Le immagini e i video dell’incidente hanno rapidamente fatto il giro dei media e dei social media, mostrando la devastazione causata dal crollo del ponte e l’impatto sulla circolazione stradale e marittima della zona. Le autorità locali hanno prontamente avviato operazioni di soccorso e recupero, ma il bilancio delle vittime è risultato tragico, con numerose persone ferite e alcune purtroppo decedute.

Le Cause dell’Incidente

Le indagini sull’incidente sono ancora in corso, ma finora sembra che una combinazione di fattori abbia contribuito alla tragedia. Le condizioni meteorologiche avverse potrebbero aver compromesso la visibilità e la manovrabilità della nave, mentre guasti tecnici o errori umani potrebbero aver aggravato la situazione. È chiaro che la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime deve essere rafforzata per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.

Implicazioni e Conseguenze

L’urto della nave cargo e il conseguente crollo del ponte hanno avuto una serie di conseguenze immediate e a lungo termine. Oltre alle perdite umane e ai danni materiali, l’incidente ha interrotto la circolazione stradale e marittima nella zona, con ripercussioni sul trasporto di merci e sulle attività economiche locali. Inoltre, ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture in tutta la nazione, mettendo in evidenza la necessità di un’attenta manutenzione e supervisione.

Misure di Prevenzione e Sicurezza

Per prevenire futuri incidenti simili, è fondamentale adottare misure efficaci di prevenzione e sicurezza. Queste possono includere controlli più rigorosi sulle condizioni delle navi e delle infrastrutture portuali, la formazione adeguata degli equipaggi e l’implementazione di tecnologie avanzate per monitorare e gestire il traffico marittimo. Inoltre, è essenziale migliorare la manutenzione e il monitoraggio delle infrastrutture esistenti per garantire la loro sicurezza e integrità a lungo termine.

L’incidente del crollo del ponte a Baltimora è stato un evento tragico che ha messo in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza e prevenzione. È fondamentale che le autorità locali e nazionali agiscano prontamente per implementare le raccomandazioni emerse dalle indagini sull’incidente e per garantire la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime in tutto il paese. Solo attraverso un impegno congiunto e un investimento continuo nella sicurezza delle infrastrutture possiamo evitare tragedie simili e proteggere le vite e le proprietà dei nostri cittadini.

 

[fonte immagine: https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/usa-ponte-baltimora-crolla-schianto-nave_79670268-202402k.shtml]

 

Continua a leggere su atuttonotizie.it

Vuoi essere sempre aggiornato e ricevere le principali notizie del giorno? Iscriviti alla nostra Newsletter

Continue Reading

news

Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

Published

on

By

Cosa succede se si affida un satellite all'intelligenza artificiale?

Nel vasto regno dello spazio, l’unione tra la tecnologia spaziale e l’intelligenza artificiale sta aprendo nuove frontiere e offrendo soluzioni innovative. Uno degli sviluppi più significativi di questa convergenza è l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale (IA). Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

Il matrimonio tra spazio e IA

Gli satelliti sono stati a lungo strumenti vitali per esplorare e comprendere lo spazio, oltre che per fornire servizi essenziali sulla Terra, come la comunicazione, la navigazione e l’osservazione della Terra. Tuttavia, i tradizionali satelliti sono stati progettati con sistemi di controllo e monitoraggio umani. Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale offre la capacità di elaborare enormi quantità di dati in tempo reale, di apprendere da essi e di prendere decisioni autonome. Applicata ai satelliti, l’IA consente una maggiore autonomia operativa, riducendo la dipendenza dai comandi umani e consentendo una risposta più rapida agli eventi in tempo reale.

Applicazioni dei satelliti con intelligenza artificiale

1. Osservazione della Terra: Gli satelliti dotati di IA possono analizzare i dati raccolti dalle immagini satellitari per rilevare cambiamenti ambientali, monitorare il clima, identificare fenomeni naturali e fornire informazioni cruciali per la gestione delle risorse naturali e la mitigazione dei disastri.

2. Navigazione spaziale: L’IA può ottimizzare le rotte dei satelliti per massimizzare l’efficienza energetica e ridurre il rischio di collisioni nello spazio congestionato.

3. Comunicazioni: L’IA può migliorare la gestione delle reti satellitari, ottimizzando la distribuzione delle risorse e garantendo una connettività affidabile anche nelle condizioni più sfavorevoli.

4. Esplorazione spaziale: L’intelligenza artificiale può consentire ai satelliti di adattarsi e reagire autonomamente alle condizioni ambientali in esplorazioni oltre il nostro sistema solare, rendendo possibili missioni più complesse e ambiziose.

Vantaggi dell’IA nei satelliti

– Riduzione dei costi: Con l’IA, i satelliti possono operare in modo più efficiente, riducendo la necessità di costose missioni di manutenzione e aggiornamento.

– Risposta rapida: Grazie alla capacità di elaborazione in tempo reale, i satelliti con IA possono rilevare e rispondere agli eventi quasi istantaneamente, consentendo una migliore gestione delle emergenze e delle crisi.

– Miglioramento delle prestazioni: L’IA può ottimizzare le operazioni dei satelliti, migliorando la precisione delle misurazioni e l’affidabilità dei servizi forniti.

Sfide e considerazioni etiche

Nonostante i numerosi vantaggi, l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale solleva anche alcune sfide e preoccupazioni:

– Affidabilità: L’affidabilità dei sistemi basati sull’IA è ancora soggetta a questioni di sicurezza e robustezza. Un malfunzionamento dell’IA potrebbe avere gravi conseguenze.

– Privacy e sicurezza: L’uso dell’IA nei satelliti potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati, specialmente quando si tratta di immagini satellitari ad alta risoluzione.

– Responsabilità: Chi è responsabile in caso di errori o danni causati da decisioni autonome prese dall’IA a bordo dei satelliti? Questa è una domanda importante che richiede una risposta chiara.

Affidare un satellite all’intelligenza artificiale apre un mondo di possibilità nel campo dell’esplorazione spaziale, delle telecomunicazioni e dell’osservazione della Terra. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide tecniche, etiche e legali associate a questa convergenza. Con una corretta gestione e un’attenta considerazione degli impatti, l’IA potrebbe trasformare radicalmente il settore spaziale, portando a nuove scoperte e benefici per l’umanità.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/terra-spazio-satelliti-monitoraggio-79533/]

 

Continua a leggere su atuttonotizie.it

Vuoi essere sempre aggiornato e ricevere le principali notizie del giorno? Iscriviti alla nostra Newsletter

Continue Reading

Salute e Benessere

Made with ❤ in Ketchup Adv S.p.A. - PIVA.09211640967 | Piazza Borromeo 14, 20123 Milano