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WhatsApp funzione Stanza: cos’è e come si usa

Una nuova funzione molto interessante è stata messa a disposizione da WhatsApp, l’app di messagistica. Si chiama stanza. Ecco di cosa si tratta e come si usa.

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WhatsApp funzione Stanza cos'è e come si usa

Una nuova funzione molto interessante è stata messa a disposizione degli utenti da WhatsApp, l’applicazione gratuita per messaggi e videochiamate. Si chiama “stanza” e permette agli utilizzatori di effettuare delle videochiamate con un maggior numero di persone collegate, fino a 50. Vediamo nei particolari.

La funzione Stanza e Facebook Rooms

Questa funzione si trova ormai da alcune settimane su WhatsApp, anche se la sua visibilità non è stata molto pubblicizzata dagli sviluppatori. Si tratta di una funzione molto utile in quanto permette videochiamate di gruppo anche di 50 persone. La funzione si trova all’interno del menù e per raggiungerla l’utente deve effettuare almeno un paio di “click”. In questo modo si creano delle “stanze” su Facebook Rooms, una piattaforma che l’azienda di Menlo Park ha lanciato durante il periodo di quarantena.

Con questa nuova funzione viene così ad essere superato il limite di precedente di 8 persone collegate e si possono attuare delle vere e proprie videoconferenze. Un limite che era già stato precedentemente aumentato proprio per gli effetti derivanti dalla pandemia e dalla necessità di restare in casa. Per poter accedere a Facebook Rooms, gli utenti devono avere un “link” per poter accedere alla videochiamata, oltre che l’app di Messenger. In alternativa a questa app è necessario disporre di un account Facebook.

L’utilizzo della funzione Stanza

Il funzionamento di questa novità è semplice, e prevede due metodi diversi ma entrambi attuabili con facilità. Il primo metodo prevede di aprire WhatsApp, quindi premere il tab “Chiamate” e successivamente cliccare sull’icona con la forma di videocamera che si trova in basso a destra sullo schermo. In alternativa è possibile “aprire” una conversazione e successivamente cliccare sull’icona Allega, che ha la forma di una parentesi graffa, e poi su “Stanza”, uno strumento che è stato immesso in sostituzione della precedente funzione “Camera”.

Dopo questa operazione sullo schermo dello smartphone apparirà un messaggio nel quale sono spiegati in dettaglio sia lo strumento che il suo funzionamento. Cliccando sulla voce “Continua in Messenger” si esce da WhatsApp e si accede a “Facebook Messenger”, con le pratiche ed i termini di Facebook. A questo punto si deve cliccare su “Crea stanza come (il proprio nome)” in modo da ottenere il link che si deve condividere con gli altri utenti che devono partecipare alla videochiamata di gruppo. Questo nuovo strumento di WhatsApp è già disponibile all’interno dell’applicazione, ma se non lo si trova è necessario effettuare un aggiornamento dell’app, che si può fare sia dall’App Store che dal Google Play Store.

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Cosa sono i deepfake e come riconoscerli

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Cosa sono i deepfake e come riconoscerli

Nel vasto panorama dell’era digitale, l’avanzamento tecnologico ha portato con sé nuove sfide e opportunità. Una delle sfide più significative è rappresentata dalla diffusione dei cosiddetti “deepfake”. Questi contenuti, generati attraverso algoritmi di intelligenza artificiale (IA), possono essere estremamente convincenti e difficili da distinguere dalla realtà. Tuttavia, è essenziale comprendere cosa sono i deepfake e come riconoscerli per navigare consapevolmente attraverso questo terreno digitale complesso.

Cos’è un Deepfake?

I deepfake sono video, audio o immagini manipolati tramite algoritmi avanzati di IA per creare contenuti falsi. Questa tecnologia può essere utilizzata per sostituire il volto di una persona in un video con quello di un’altra, manipolare discorsi o creare situazioni completamente fittizie. In sostanza, i deepfake possono far sembrare che qualcuno stia dicendo o facendo qualcosa che in realtà non ha mai detto o fatto.

Come Funzionano i Deepfake?

Gli algoritmi di deep learning analizzano enormi quantità di dati, come video e foto della persona da imitare, per imparare a replicare in modo convincente i loro movimenti facciali, espressioni e intonazioni vocali. Una volta che il modello è stato addestrato, può essere utilizzato per generare contenuti falsi con una precisione sempre maggiore.

Riconoscere un Deepfake

Identificare un deepfake può essere difficile, ma ci sono alcuni segnali che possono aiutare a individuare la manipolazione:

1. Anomalie visive: Guarda attentamente il video per eventuali irregolarità visive, come distorsioni intorno al volto o movimenti non naturali.

2. Incoerenze temporali: Verifica se ci sono discrepanze tra il movimento delle labbra e l’audio, o se ci sono incongruenze nelle ombre e nella luce.

3. Artifacts digitali: Presta attenzione a eventuali artefatti digitali, come pixel sgranati o bordi irregolari intorno alla persona o agli oggetti nel video.

4. Contesto: Considera il contesto in cui è stato condiviso il contenuto. Se sembra troppo sensazionalistico o poco plausibile, potrebbe essere un segno di manipolazione.

5. Verifica della fonte: Cerca di confermare l’autenticità del contenuto attraverso fonti attendibili o confrontandolo con altre fonti affidabili.

Implicazioni dei Deepfake

I deepfake hanno il potenziale per causare danni significativi in vari contesti, inclusi:

– Manipolazione Politica: I politici potrebbero essere vittime di video manipolati per danneggiare la loro reputazione o influenzare le elezioni.

– Criminalità Online: I deepfake potrebbero essere utilizzati per estorcere denaro o diffondere informazioni dannose su individui o aziende.

– Disinformazione: La diffusione di contenuti falsi potrebbe minare la fiducia nel giornalismo e nella verità stessa.

– Violazioni della Privacy: Le persone potrebbero essere vittime di stalking o molestie tramite deepfake.

Come Proteggersi

Mentre la tecnologia continua a evolversi, ci sono alcune misure che possono essere adottate per proteggersi dai deepfake:

– Sensibilizzazione: Informarsi sui deepfake e sui loro rischi è il primo passo per proteggersi.

– Verifica della Fonte: Prima di condividere o credere a un contenuto online, verifica sempre la sua fonte e attendibilità.

– Strumenti di Riconoscimento: Esistono strumenti e software in grado di rilevare deepfake, anche se non sono ancora perfetti.

– Regolamentazioni: I governi e le piattaforme online dovrebbero adottare regolamentazioni per limitare l’uso dei deepfake e contrastarne la diffusione dannosa.

I deepfake rappresentano una sfida significativa nell’era digitale, minacciando la nostra capacità di distinguere la realtà dalla finzione. È essenziale essere consapevoli di questa minaccia e imparare a riconoscere i segnali di manipolazione. Inoltre, è necessario che governi, aziende e individui lavorino insieme per sviluppare soluzioni efficaci per contrastare l’abuso dei deepfake e proteggere l’integrità dell’informazione e della società stessa.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/notizia-giornale-quotidiano-computer-1729539/]

 

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Con meno social ci si sente meglio?

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Con meno social ci si sente meglio?

Con meno social ci si sente meglio? L’impatto dei social media sulla salute mentale

Negli ultimi anni, i social media hanno permeato ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Ci connettono con amici e familiari, ci informano sulle ultime notizie e ci offrono un’infinità di contenuti di intrattenimento. Tuttavia, dietro questa apparenza di connessione e intrattenimento, si cela un aspetto oscuro che sta emergendo sempre più: l’impatto negativo che i social media possono avere sulla nostra salute mentale. Con meno social ci si sente meglio? In questo articolo, esploreremo il legame tra il tempo trascorso sui social media e il benessere psicologico, e discuteremo se ridurre l’uso dei social possa portare a una maggiore felicità e soddisfazione personale.

L’impatto dei social media sulla salute mentale

I social media sono diventati una parte integrante della vita moderna, con miliardi di persone che li utilizzano quotidianamente. Tuttavia, numerosi studi hanno dimostrato che un uso eccessivo dei social media può avere conseguenze negative sulla salute mentale. La costante esposizione a contenuti ideali, la comparazione sociale, il cyberbullismo e la dipendenza da likes e condivisioni sono solo alcune delle problematiche legate all’uso dei social media che possono influenzare negativamente il nostro benessere psicologico.

La comparazione sociale, ad esempio, è un fenomeno comune sui social media, dove le persone tendono a confrontare le proprie vite con quelle degli altri. Questo può portare a sentimenti di inadeguatezza, invidia e bassa autostima, poiché spesso ci si confronta con le versioni idealizzate della vita degli altri, piuttosto che con la realtà. Inoltre, il cyberbullismo è un problema diffuso sui social media, con conseguenze devastanti per coloro che ne sono vittime, che possono sviluppare ansia, depressione e persino idee suicidarie.

Il movimento verso una vita senza social media

Di fronte a questi problemi, sempre più persone stanno considerando l’opzione di ridurre o eliminare del tutto il loro utilizzo dei social media. Questo movimento è alimentato da una crescente consapevolezza degli effetti negativi che i social media possono avere sulla salute mentale e dalla ricerca di una maggiore felicità e soddisfazione personale.

Le persone che scelgono di abbandonare i social media spesso riportano numerosi benefici per la loro salute mentale. Essi sperimentano una maggiore tranquillità mentale, meno ansia e stress, e una maggiore capacità di vivere nel momento presente. Inoltre, riducendo il tempo trascorso sui social media, le persone possono dedicare più tempo alle relazioni personali, alla natura, al lavoro creativo e ad altre attività che promuovono il benessere psicologico.

Strategie per ridurre l’uso dei social media

Per coloro che desiderano ridurre il proprio utilizzo dei social media, ci sono diverse strategie che possono aiutare a raggiungere questo obiettivo. Una strategia efficace è quella di stabilire limiti di tempo per l’uso dei social media e di rispettarli rigorosamente. Questo può includere l’impostazione di un timer o l’utilizzo di app che limitano l’accesso ai social media dopo un certo periodo di tempo.

Inoltre, è utile identificare i momenti o le situazioni in cui si tende a utilizzare i social media in modo compulsivo e trovare alternative salutari per occupare il tempo. Questo potrebbe includere attività come leggere un libro, fare una passeggiata all’aria aperta o praticare la meditazione.

Infine, è importante curare il proprio ambiente digitale eliminando le tentazioni che possono portare a un uso eccessivo dei social media. Ciò potrebbe significare eliminare le app di social media dal telefono o disattivare le notifiche per ridurre le distrazioni e la tentazione di controllare costantemente i social media.

Mentre i social media continuano a svolgere un ruolo importante nella vita moderna, è importante essere consapevoli degli effetti negativi che possono avere sulla nostra salute mentale. Ridurre l’uso dei social media può portare a una maggiore felicità e soddisfazione personale, consentendo alle persone di vivere in modo più autentico e connesso con se stesse e con gli altri. Con la giusta consapevolezza e le strategie adeguate, è possibile trovare un equilibrio sano tra l’uso dei social media e il benessere psicologico.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/social-media-comunicazione-rete-6557345/]

 

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Che cos’è la legge di Moore?

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Che cos'è la legge di Moore?

Che cos’è la legge di Moore: Una Guida Completa per Comprendere il Cuore della Rivoluzione Tecnologica

Nel vasto panorama della tecnologia, poche teorie hanno avuto un impatto così significativo e duraturo come la legge di Moore. Questo principio, coniato dal co-fondatore di Intel Gordon Moore nel lontano 1965, ha predetto l’accelerato ritmo di crescita della potenza dei computer nel corso degli anni. Ma che cos’è esattamente la legge di Moore? Qual è il suo significato nel mondo della tecnologia moderna? E quali implicazioni ha per il futuro della nostra società digitale?

Origini della Legge di Moore

La legge di Moore prende il nome da Gordon Moore, uno dei pionieri dell’industria dei semiconduttori e co-fondatore della rinomata azienda Intel Corporation. Nel 1965, Moore ha osservato che il numero di transistor all’interno di un microprocessore raddoppia approssimativamente ogni due anni. Questa osservazione è stata inizialmente formulata in un articolo pubblicato sulla rivista Electronics intitolato “Cramming More Components onto Integrated Circuits”.

La legge di Moore è stata inizialmente interpretata come una semplice osservazione sul progresso tecnologico. Tuttavia, nel corso degli anni, si è trasformata in una sorta di mantra per l’industria dei semiconduttori e ha guidato lo sviluppo e l’innovazione nel settore dei computer e dell’elettronica di consumo.

Il Significato della Legge di Moore

La legge di Moore riflette la tendenza costante verso una maggiore densità di transistor all’interno dei chip di silicio, che a sua volta si traduce in un aumento esponenziale delle prestazioni dei computer. Questo principio ha avuto un impatto enorme su diversi aspetti della nostra vita quotidiana:

1. Miglioramenti Tecnologici Continui

Il cuore della legge di Moore è l’idea che ogni due anni circa, il numero di transistor all’interno dei chip raddoppia. Questo significa che i computer diventano costantemente più potenti, più veloci e più efficienti. L’aumento delle prestazioni consente lo sviluppo di nuove tecnologie e l’innovazione in settori che vanno dalla medicina alla comunicazione.

2. Riduzione dei Costi

Non solo la potenza dei computer aumenta, ma anche i costi relativi diminuiscono. Questo fenomeno, noto come “legge di Wright”, afferma che il costo di un’unità di prestazione dei computer diminuisce costantemente nel tempo. Ciò significa che le tecnologie che erano una volta costose e accessibili solo a pochi privilegiati diventano sempre più accessibili a un numero sempre maggiore di persone.

3. Impatto su Tutti gli Aspetti della Vita

Dall’istruzione alla sanità, dall’industria alla ricerca scientifica, la legge di Moore ha un impatto su quasi tutti gli aspetti della nostra vita. I computer più potenti e accessibili alimentano l’innovazione in tutti i settori, migliorando la nostra qualità di vita e aprendo nuove opportunità.

Implicazioni Future

Nonostante la legge di Moore abbia retto per oltre cinquant’anni, alcuni esperti ritengono che potrebbe avvicinarsi al suo limite. Con l’avanzare della tecnologia, i transistor si stanno avvicinando sempre di più alle dimensioni atomiche, rendendo difficile mantenere il ritmo di crescita esponenziale previsto dalla legge di Moore.

Tuttavia, ci sono diverse strade che potrebbero portare avanti l’evoluzione della tecnologia al di là dei limiti attuali:

1. Tecnologie Emergenti

L’innovazione tecnologica potrebbe essere alimentata da nuove tecnologie emergenti come l’informatica quantistica, l’informatica molecolare o la computazione neuromorfica. Queste tecnologie hanno il potenziale per superare i limiti imposti dalla miniaturizzazione dei transistor e aprire nuove frontiere nel campo dell’elaborazione delle informazioni.

2. Integrazione Verticale

L’integrazione verticale, che coinvolge lo sviluppo di soluzioni personalizzate e specializzate per specifiche applicazioni, potrebbe diventare sempre più importante. Invece di puntare esclusivamente sulla crescita esponenziale delle prestazioni generali, potremmo assistere a una maggiore diversificazione e specializzazione nell’ambito dell’elaborazione dei dati.

3. Ricerca e Innovazione Continua

Infine, la ricerca e l’innovazione continueranno a essere fondamentali per guidare il progresso tecnologico. Gli investimenti in ricerca fondamentale e lo sviluppo di nuove idee e concetti potrebbero aprire nuove strade per l’avanzamento della tecnologia, superando gli attuali limiti e mantenendo viva la promessa della legge di Moore.

La legge di Moore è molto più di una semplice osservazione sul progresso tecnologico. È diventata una guida per l’innovazione e lo sviluppo nell’era digitale, guidando il ritmo accelerato di crescita dei computer e delle tecnologie correlate. Nonostante le sfide e i limiti attuali, la legge di Moore continua a ispirare e a plasmare il futuro della tecnologia, aprendo nuove possibilità e promettendo un mondo sempre più connesso e avanzato.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/elettronica-componenti-581598/]

 

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