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Ecobonus aumentato al 110%: ecco tutte le novità

L’Ecobonus contenuto nel Decreto Rilancio è stato aumentato al 110%. Ecco tutte le novità che sono state introdotte per dare slancio al settore dell’edilizia.

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Ecobonus aumentato al 110% ecco tutte le novità

L’Ecobonus contenuto nel Decreto Rilancio è stato aumentato al 110%. Ecco tutte le novità introdotte per ridare slancio al settore dell’edilizia, in seria difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19.

Una delle misure più importanti che sono state inserite del governo nel Decreto Rilancio è quella dell’Ecobonus, che è stato aumentato sino al 110%. Vediamo quali sono i lavori “trainanti” previsti dal decreto e quelli che potranno essere inseriti nella richiesta di rimborso.

I lavori “trainanti” consentono di ampliare le richieste del super bonus

Il Decreto Rilancio ha definito una serie di lavori che possono accedere al super bonus, ma oltre a questi possono essere inseriti nella richiesta anche tutti i lavori di “risparmio energetico” che vengono eseguiti in contemporanea, partendo dalla sostituzione degli infissi, fino ad arrivare sino all’installazione delle tende da sole.

In tutti i casi i cittadini che effettuano queste spese possono accedere ad una doppia opzione, ottenere un immediato sconto della fattura, oppure cedere il credito all’azienda che effettua il lavoro o fornisce i materiali. Una ulteriore possibilità di accedere all’ecobonus del 110% riguarda l’installazione di pannelli solari e comprende anche gli accumulatori, con un limite di spesa che è stato fissato a 48.000 euro, con un riferimento di 2.400 euro per ogni Kw di potenza nominale.

Per ottenere il rimborso è previsto un vincolo per il cittadino, cioè di cedere l’energia prodotta dall’impianto e non consumata ad una GSE. Tutti sono in attesa dei decreti attuativi, che espliciteranno ancora meglio la materia, ma già il decreto stesso contiene un elenco dei cosiddetti “lavori trainanti” la cui validità inizia il 1 luglio 2020 e termina il 31 dicembre 2021. Una delle caratteristiche che rende appetibile il ricorso all’ecobonus è rappresentata anche dalla riduzione degli anni per la restituzione, che passano dai 10 previsti a soli 5 anni. Tutte le spese delle quali si richiede il rimborso con l’ecobonus devono essere incluse nel progetto di base che prevede i “lavori trainanti“.

La lista dei lavori trainanti inseriti nel decreto

Nell’elenco dei lavori trainanti sono compresi i lavori di isolamento termico di tutti gli edifici, che coprano almeno il 25% della superficie, con la possibilità di richiedere un massimo di 60mila euro per unità immobiliare, i lavori riguardanti la sostituzione delle unità di climatizzazione, anche nei condomini, con impianti di nuova concezione caratterizzati da un’alta efficienza energetica. In questo caso la spesa massima che si può richiedere è di 30mila euro per ciascuna unità immobiliare.

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Oltre che per gli interventi sugli edifici condominiali, sono compresi nell’elenco anche i lavori effettuati su singole abitazioni e su villette, in queste ultime solo se sono l’abitazione principale del richiedente, che comprendono la sostituzione degli impianti attualmente installati per la climatizzazione invernale con altri che comprendono il riscaldamento, il raffreddamento od in alternativa la fornitura di una pompa di calore per l’acqua calda.

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12 Comments

12 Comments

  1. Rosalba Cannizzaro

    4 Giugno 2020 at 01:23

    Come possiamo avere delle risposte alle nostre domande. Non ne vedo una….grazie

  2. Claudio

    3 Giugno 2020 at 17:39

    Posso accedere all’ecobonus. convertendo un garage ad appartamento poiché sono in affitto e pago 600 € mensili e sono invalido. ho moglie e un figlio anche lui invalido ?

  3. mirna argentesi

    3 Giugno 2020 at 16:40

    x imbiancatura facciata abitazione come proprietario rifacimento una parte del tetto x in formazioni piu’ dettagliate grazie

  4. RAffaele

    1 Giugno 2020 at 18:03

    posso accedere al bonus per ristrutturare un vecchio casolare censito in catasto categoria C02 ?

  5. Rosalba Cannizzaro

    31 Maggio 2020 at 23:19

    Vorrei sapere se questi incentivi sono solo x i proprietari o anche inquilini in.affitto. grazie

  6. GIANLUCA

    31 Maggio 2020 at 14:43

    Buongiorno.
    In qualità di soggetto interessato come professionista, Vi chiedo se le spese tecniche e professionali in genere per portare al termine il lavoro, sono a carico del beneficiario o rientrano nell’importo previsto per ogni singola tipologia di intervento??? Grazie.

  7. ^Argenziano Giovanni

    31 Maggio 2020 at 11:31

    l’ecobonus vale anche per la pulizia delle campagne,lavori di potatura alberi,deforestazione,etc.

  8. Antonella Masala

    31 Maggio 2020 at 11:13

    Vorrei sapere se nell’eco Bonus, è compreso anche il rifacimento di un terrazzino che devo mettere in sicurezza. Grazie.

  9. Caccavale Mario

    30 Maggio 2020 at 10:05

    iva quale percentuale per il bonus.Quale prassi e piu veloce

  10. Pietro Delrio

    28 Maggio 2020 at 18:17

    Il costo dell’iva e della progettazione sono a carico del committente o rientrano nel finanziamento di 60.000 euro per unità abitativa.
    Sono sommabili i costi edili con quelli per gli impianti oppure rientrano sempre nei 60.000 per unità abitativa prima casa.

  11. Giovanni Patino

    28 Maggio 2020 at 17:38

    Desidero sapere, o meglio essere a conoscenza ,come si fa a conoscere il credito di imposta stesso,se e’ nell’anno in corso o retroattivo,grazie

    • giuseppe

      31 Maggio 2020 at 12:47

      per poter accedere al bonus 110%quali e quante sono i documenti necessari

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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

Il giocatore dell’Inter Acerbi assolto

Nel mondo dello sport, ogni tanto emergono controversie che scuotono gli appassionati e la comunità sportiva nel suo complesso. Una di queste situazioni si è verificata recentemente nel calcio italiano, coinvolgendo due giocatori di spicco: Juan Jesus del Napoli e Francesco Acerbi dell’Inter. La controversia è stata generata da presunte accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi nei confronti di Juan Jesus durante un incontro sul campo. Tuttavia, dopo un’attenta indagine, nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto. Le autorità sottolineano la mancanza di prove concrete a sostegno delle accuse.

Questa vicenda ha suscitato grande interesse e dibattito nell’ambito del calcio italiano e internazionale, con molti media che hanno seguito da vicino lo sviluppo della situazione. Tuttavia, è importante analizzare i fatti in modo obiettivo e approfondito, evitando di lasciarsi trascinare da speculazioni e rumor. In questo articolo, esamineremo attentamente gli eventi che hanno portato a questa controversia, analizzando le prove disponibili e le conclusioni delle autorità competenti.

Il diverbio

La vicenda ha avuto origine durante un match di alto profilo tra Napoli e Inter, due delle squadre più importanti della Serie A italiana. Durante la partita, si è verificato un alterco tra Juan Jesus e Francesco Acerbi, che ha attirato l’attenzione degli spettatori e dei media. In seguito alla partita, sono emerse voci secondo cui Acerbi avrebbe rivolto insulti razzisti a Juan Jesus durante l’incontro. Queste accuse hanno immediatamente scatenato una forte reazione da parte dell’opinione pubblica e dei dirigenti sportivi, che hanno chiesto un’indagine approfondita sull’incidente.

Le autorità competenti hanno avviato un’indagine immediata per fare chiarezza sulla situazione. Sono stati interpellati arbitri, giocatori e testimoni oculari presenti durante la partita al fine di raccogliere prove e testimonianze utili per stabilire la verità. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi, non è emerso alcun elemento che confermasse le accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi. Le testimonianze raccolte non hanno fornito alcun riscontro sostanziale alle accuse, e le immagini delle telecamere presenti allo stadio non hanno rilevato comportamenti sospetti o discriminatori da parte del giocatore dell’Inter.

Mancanza di prove concrete

Di fronte alla mancanza di prove concrete, le autorità incaricate dell’indagine hanno concluso che non vi erano elementi sufficienti per sostenere le accuse di razzismo nei confronti di Acerbi. Questa decisione ha sollevato un sospiro di sollievo tra i sostenitori dell’Inter e ha posto fine alla speculazione mediatica che aveva circondato l’incidente. Tuttavia, è importante sottolineare che la questione del razzismo nello sport resta un tema di grande importanza e sensibilità, e deve essere affrontato con la massima serietà e determinazione.

La controversia tra Juan Jesus e Francesco Acerbi ha messo in luce l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con una mentalità aperta e inclusiva. Sebbene in questo caso specifico non siano emerse prove di comportamento razzista, è fondamentale rimanere vigili e pronti a intervenire ogni volta che si verificano episodi di discriminazione o intolleranza. Le squadre, le istituzioni sportive e gli organi preposti devono lavorare insieme per promuovere un ambiente di gioco sano e rispettoso, in cui ogni giocatore si senta al sicuro e rispettato.

Sport e razzismo

La vicenda che ha coinvolto Juan Jesus e Francesco Acerbi ha evidenziato l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con responsabilità e determinazione. Sebbene le accuse di comportamento razzista nei confronti di Acerbi siano state respinte per mancanza di prove, questo episodio ci ricorda che il lavoro per combattere il razzismo nello sport è tutt’altro che concluso. È fondamentale continuare a sensibilizzare giocatori, tifosi e dirigenti sulle conseguenze negative del razzismo e lavorare insieme per creare un ambiente di gioco inclusivo e rispettoso per tutti. Solo così possiamo assicurare che lo sport rimanga un veicolo di unità e integrazione, capace di superare le barriere culturali e promuovere valori universali di solidarietà e tolleranza.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/martelletto-giustizia-giudice-7499911/]

 

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Crolla il ponte di Baltimora per un’urto con una nave cargo

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Crolla il ponte di Baltimora per un'urto con una nave cargo

Il recente crollo del ponte a Baltimora ha scosso gli Stati Uniti, suscitando preoccupazione e interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture. L’incidente è stato causato dall’urto di una nave cargo, che ha portato al cedimento del ponte, generando conseguenze disastrose. In questo articolo, esploreremo gli eventi che hanno portato a questa tragedia, le sue implicazioni e le misure necessarie per prevenire simili incidenti in futuro.

La Cronaca dell’Incidente

La città di Baltimora è stata scossa da un evento tragico quando un ponte importante è crollato dopo essere stato colpito da una nave cargo. L’incidente ha avuto luogo durante le operazioni di navigazione della nave nel porto di Baltimora. Secondo i rapporti preliminari, la nave ha perso il controllo a causa di condizioni meteorologiche avverse o guasti tecnici, finendo per urtare violentemente contro il pilone centrale del ponte.

Le immagini e i video dell’incidente hanno rapidamente fatto il giro dei media e dei social media, mostrando la devastazione causata dal crollo del ponte e l’impatto sulla circolazione stradale e marittima della zona. Le autorità locali hanno prontamente avviato operazioni di soccorso e recupero, ma il bilancio delle vittime è risultato tragico, con numerose persone ferite e alcune purtroppo decedute.

Le Cause dell’Incidente

Le indagini sull’incidente sono ancora in corso, ma finora sembra che una combinazione di fattori abbia contribuito alla tragedia. Le condizioni meteorologiche avverse potrebbero aver compromesso la visibilità e la manovrabilità della nave, mentre guasti tecnici o errori umani potrebbero aver aggravato la situazione. È chiaro che la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime deve essere rafforzata per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.

Implicazioni e Conseguenze

L’urto della nave cargo e il conseguente crollo del ponte hanno avuto una serie di conseguenze immediate e a lungo termine. Oltre alle perdite umane e ai danni materiali, l’incidente ha interrotto la circolazione stradale e marittima nella zona, con ripercussioni sul trasporto di merci e sulle attività economiche locali. Inoltre, ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture in tutta la nazione, mettendo in evidenza la necessità di un’attenta manutenzione e supervisione.

Misure di Prevenzione e Sicurezza

Per prevenire futuri incidenti simili, è fondamentale adottare misure efficaci di prevenzione e sicurezza. Queste possono includere controlli più rigorosi sulle condizioni delle navi e delle infrastrutture portuali, la formazione adeguata degli equipaggi e l’implementazione di tecnologie avanzate per monitorare e gestire il traffico marittimo. Inoltre, è essenziale migliorare la manutenzione e il monitoraggio delle infrastrutture esistenti per garantire la loro sicurezza e integrità a lungo termine.

L’incidente del crollo del ponte a Baltimora è stato un evento tragico che ha messo in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza e prevenzione. È fondamentale che le autorità locali e nazionali agiscano prontamente per implementare le raccomandazioni emerse dalle indagini sull’incidente e per garantire la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime in tutto il paese. Solo attraverso un impegno congiunto e un investimento continuo nella sicurezza delle infrastrutture possiamo evitare tragedie simili e proteggere le vite e le proprietà dei nostri cittadini.

 

[fonte immagine: https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/usa-ponte-baltimora-crolla-schianto-nave_79670268-202402k.shtml]

 

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Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

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Cosa succede se si affida un satellite all'intelligenza artificiale?

Nel vasto regno dello spazio, l’unione tra la tecnologia spaziale e l’intelligenza artificiale sta aprendo nuove frontiere e offrendo soluzioni innovative. Uno degli sviluppi più significativi di questa convergenza è l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale (IA). Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

Il matrimonio tra spazio e IA

Gli satelliti sono stati a lungo strumenti vitali per esplorare e comprendere lo spazio, oltre che per fornire servizi essenziali sulla Terra, come la comunicazione, la navigazione e l’osservazione della Terra. Tuttavia, i tradizionali satelliti sono stati progettati con sistemi di controllo e monitoraggio umani. Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale offre la capacità di elaborare enormi quantità di dati in tempo reale, di apprendere da essi e di prendere decisioni autonome. Applicata ai satelliti, l’IA consente una maggiore autonomia operativa, riducendo la dipendenza dai comandi umani e consentendo una risposta più rapida agli eventi in tempo reale.

Applicazioni dei satelliti con intelligenza artificiale

1. Osservazione della Terra: Gli satelliti dotati di IA possono analizzare i dati raccolti dalle immagini satellitari per rilevare cambiamenti ambientali, monitorare il clima, identificare fenomeni naturali e fornire informazioni cruciali per la gestione delle risorse naturali e la mitigazione dei disastri.

2. Navigazione spaziale: L’IA può ottimizzare le rotte dei satelliti per massimizzare l’efficienza energetica e ridurre il rischio di collisioni nello spazio congestionato.

3. Comunicazioni: L’IA può migliorare la gestione delle reti satellitari, ottimizzando la distribuzione delle risorse e garantendo una connettività affidabile anche nelle condizioni più sfavorevoli.

4. Esplorazione spaziale: L’intelligenza artificiale può consentire ai satelliti di adattarsi e reagire autonomamente alle condizioni ambientali in esplorazioni oltre il nostro sistema solare, rendendo possibili missioni più complesse e ambiziose.

Vantaggi dell’IA nei satelliti

– Riduzione dei costi: Con l’IA, i satelliti possono operare in modo più efficiente, riducendo la necessità di costose missioni di manutenzione e aggiornamento.

– Risposta rapida: Grazie alla capacità di elaborazione in tempo reale, i satelliti con IA possono rilevare e rispondere agli eventi quasi istantaneamente, consentendo una migliore gestione delle emergenze e delle crisi.

– Miglioramento delle prestazioni: L’IA può ottimizzare le operazioni dei satelliti, migliorando la precisione delle misurazioni e l’affidabilità dei servizi forniti.

Sfide e considerazioni etiche

Nonostante i numerosi vantaggi, l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale solleva anche alcune sfide e preoccupazioni:

– Affidabilità: L’affidabilità dei sistemi basati sull’IA è ancora soggetta a questioni di sicurezza e robustezza. Un malfunzionamento dell’IA potrebbe avere gravi conseguenze.

– Privacy e sicurezza: L’uso dell’IA nei satelliti potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati, specialmente quando si tratta di immagini satellitari ad alta risoluzione.

– Responsabilità: Chi è responsabile in caso di errori o danni causati da decisioni autonome prese dall’IA a bordo dei satelliti? Questa è una domanda importante che richiede una risposta chiara.

Affidare un satellite all’intelligenza artificiale apre un mondo di possibilità nel campo dell’esplorazione spaziale, delle telecomunicazioni e dell’osservazione della Terra. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide tecniche, etiche e legali associate a questa convergenza. Con una corretta gestione e un’attenta considerazione degli impatti, l’IA potrebbe trasformare radicalmente il settore spaziale, portando a nuove scoperte e benefici per l’umanità.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/terra-spazio-satelliti-monitoraggio-79533/]

 

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