salute&benessere
Occhiaie: cause, consigli e rimedi naturali
Tra gli inestetismi della pelle più comuni ci sono le occhiaie, causate da molteplici fattori. Scopriamo insieme quali sono e quali possono essere i rimedi per attenuare questo disturbo.
Tra gli inestetismi della pelle più comuni ci sono le occhiaie, causate da molteplici fattori. Scopriamo insieme quali sono e quali possono essere i rimedi per attenuare questo disturbo.
Le occhiaie rappresentano un inestetismo molto comune che si manifesta con la comparsa sotto gli occhi di aloni scuri tendenti al bluastro, spesso accompagnata anche da gonfiore.
Questo “disturbo”, che rende l’aspetto del viso più stanco e spento, spesso è associato ad uno scarso riposo. Generalmente, infatti, esse compaiono quando si dorme poco o ci si addormenta tardi. Tuttavia, la comparsa di segni scuri attorno agli occhi e di gonfiore potrebbe dipendere anche da altri fattori.
Occhiaie, possibili cause
Innanzitutto, va ricordato che la pelle al di sotto degli occhi è molto sottile e delicata e che, con il passare degli anni, tende ad assottigliarsi sempre di più, rendendo visibili i vasi sanguigni. Questo contribuisce ad evidenziare le occhiaie. Inoltre, un’eccessiva esposizione ai raggi solari, soprattutto se senza protezioni, può aggravare il problema.
Detto questo, sono molte le cause del problema. In primo luogo, le occhiaie possono dipendere da una predisposizione genetica o, come detto in precedenza, da insonnia e scarso riposo, che rendono il colorito più pallido ed evidenziano i capillari al di sotto degli occhi; ma anche da stress e stanchezza psico-fisica.
Tra le cause dell’insorgenza delle occhiaie vi sono anche le allergie. Chi soffre di sensibilità a polvere, pollini e graminacee, infatti, tende a sviluppare le occhiaie, le quali possono essere associate anche ad allergie alimentari ed aggravate da prurito e bruciore agli occhi e conseguente necessità di strofinarli spesso.
Anche la ritenzione idrica e la disidratazione rientrano tra le cause scatenanti le occhiaie.
La ritenzione di liquidi da parte dell’organismo, infatti, fa sì che i vasi sanguigni nella zona attorno agli occhi possano dilatarsi generando le occhiaie. La ritenzione idrica può dipendere da problemi cardiaci o alla tiroide, o ai reni o al fegato, ma può anche essere dovuta all’assunzione di alcune tipologie di farmaci che la favoriscono. L’insorgere delle occhiaie, come detto, potrebbe essere causato anche da disidratazione, dunque da una scarsa assunzione di acqua durante il giorno, come pure da un’alimentazione scorretta e dal consumo eccessivo di alcol e nicotina.
La comparsa delle occhiaie, soprattutto se associata ad un evidente pallore, potrebbe essere dovuta anche ad anemia e carenza di ferro o a disturbi della microcircolazione. In questo caso è bene fare delle indagini mediche.
Eliminare le occhiaie, consigli e rimedi naturali
Per contrastare il problema delle occhiaie è innanzitutto necessario individuarne la causa.
Se esso dipende da carenza di sonno, l’unico rimedio è cercare di dormire di più, andando a dormire non più tardi delle 11, in quanto è nelle prime ore della notte che il nostro organismo si rigenera, eliminando le scorie e favorendo la nascita di nuove cellule.
Viceversa, se la presenza di occhiaie è dovuta ad una persistente situazione di stress, è bene ricorrere almeno una volta al giorno ad alcuni semplici esercizi di rilassamento, come la respirazione profonda.
In caso di cattiva alimentazione, bisogna correggerla, iniziando a seguire una dieta ricca di arance, carote, kiwi, succo di limone, pomodori e lattuga, affinché l’organismo assuma il giusto quantitativo di vitamina C necessario per rafforzare i capillari. Inoltre, sono importanti gli alimenti ricchi di antiossidanti come pomodori, cipolle, more, mirtilli, prezzemolo, legumi e melagrana, utili soprattutto nel caso in cui le occhiaie sono causate da fragilità capillare.
Non possono poi mancare alimenti ricchi di ferro, come le lenticchie, fondamentali se le occhiaie sono dovute ad un problema di anemia. Bisogna inoltre evitare gli alimenti che contengono grosse quantità di sale e ridurre il consumo di tè e caffè, in quanto ostacolano l’assorbimento del ferro.
Se da un lato è raccomandato ridurre il consumo di tè, d’altro lato può risultare utile fare impacchi con il tè per attenuare il gonfiore ed i segni causati dalla stanchezza. Basta applicare, per almeno un quarto d’ora, le bustine di tè al di sotto degli occhi, dopo averle ben strizzate e fatte raffreddare, In questo modo le occhiaie saranno meno evidenti.
In alternativa alle bustine di tè, potete applicare del tè verde o nero freddo nelle zone interessate, aiutandovi con una spugnetta per il trucco. Lasciate agire per alcuni minuti, al fine di attenuare la presenza di occhiaie scure.
Molto efficaci risultano anche gli infusi a base di camomilla, rosmarino, malva e rosa.
Anche il cetriolo, tagliato a fettine o centrifugato, può rappresentare un ottimo rimedio contro le occhiaie. Se tagliato a fettine, esso va applicato direttamente sugli occhi chiusi per un quarto d’ora. Il succo di cetriolo, invece, può essere utilizzato imbevendo delle garze o dei fazzolettini in cotone da applicare poi sugli occhi chiusi.
In alternativa al succo di cetriolo, per attenuare il gonfiore e migliorare la tonalità della pelle, potete usare quello di pomodoro, da applicare al di sotto degli occhi con l’aiuto di una garza in cotone o di un fazzolettino.
Un altro rimedio naturale è costituito dall’applicazione sulle zone interessate di sottili fettine di patate, capaci di affievolire sia il gonfiore attorno agli occhi che i segni scuri dovuti alla stanchezza.
Può essere inoltre utile fare ogni tanto un impacco di acqua fredda sotto gli occhi, al fine di ridurre il gonfiore.
Altro consiglio è quello di bere almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno per mantenere il corpo sempre idratato.
E’ bene anche evitare l’utilizzo di prodotti struccanti aggressivi e idratare la pelle con una crema formulata con ingredienti naturali.
Infine, non bisogna mai esporsi al sole o alle lampade artificiali senza una adeguata protezione, in quanto i raggi UV accelerano l’invecchiamento cutaneo e favoriscono la formazione di occhiaie e rughe.
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Da cosa dipendono gli infarti?
Da cosa dipendono gli Infarti: Cause, Fattori di Rischio e Prevenzione
Gli infarti, noti anche come attacchi di cuore, rappresentano una delle principali cause di mortalità in tutto il mondo. Queste gravi condizioni mediche possono colpire improvvisamente e avere conseguenze devastanti sulla salute di una persona. Comprendere le cause e i fattori di rischio associati agli infarti è fondamentale per prevenirli efficacemente e proteggere la salute del cuore. In questo articolo, esamineremo attentamente da cosa dipendono gli infarti, esplorando le cause sottostanti, i fattori di rischio e le strategie di prevenzione.
Cause degli Infarti:
Gli infarti si verificano quando il flusso sanguigno verso una parte del cuore viene interrotto, spesso a causa dell’occlusione di una delle arterie coronarie. Le principali cause di questo blocco includono:
1. Aterosclerosi: Questa è la causa più comune degli infarti. L’aterosclerosi si verifica quando le pareti delle arterie si ispessiscono a causa dell’accumulo di grasso, colesterolo e altre sostanze, formando placche. Se una di queste placche si rompe, può causare la formazione di un coagulo di sangue che ostruisce l’arteria.
2. Trombosi: La formazione di coaguli di sangue all’interno delle arterie coronarie può portare a un’occlusione improvvisa e completa del flusso sanguigno al cuore.
3. Spasmo Coronarico: In alcuni casi, le arterie coronarie possono sperimentare spasmi improvvisi e temporanei, riducendo il flusso di sangue al cuore e causando un infarto.
4. Embolia: Un embolo, un coagulo di sangue o una massa di tessuto grumoso, può viaggiare attraverso il flusso sanguigno e bloccare una delle arterie coronarie, causando un infarto.
5. Patologie Cardiache Congenite: Alcune persone possono essere più suscettibili agli infarti a causa di difetti cardiaci congeniti che influenzano il flusso sanguigno al cuore.
Fattori di Rischio:
Oltre alle cause immediate degli infarti, diversi fattori di rischio aumentano significativamente la probabilità di sviluppare questa condizione. Questi includono:
1. Ipertensione: La pressione sanguigna elevata aumenta lo stress sulle pareti delle arterie, aumentando il rischio di aterosclerosi e infarti.
2. Colesterolo Elevato: Livelli elevati di colesterolo LDL (“colesterolo cattivo”) possono contribuire alla formazione di placche nelle arterie coronarie.
3. Fumo di Sigaretta: Le sostanze chimiche presenti nel fumo di sigaretta danneggiano le pareti delle arterie e aumentano il rischio di coaguli di sangue.
4. Diabete: L’iperglicemia associata al diabete danneggia le arterie e aumenta il rischio di aterosclerosi e infarti.
5. Obesità: L’eccesso di peso aumenta lo stress sul cuore e può contribuire a condizioni come ipertensione, diabete e colesterolo elevato.
6. Sedentarietà: L’attività fisica regolare aiuta a mantenere la salute del cuore e riduce il rischio di infarti.
7. Stress: Lo stress cronico può influenzare negativamente la salute del cuore e aumentare la pressione sanguigna.
8. Età e Sesso: L’età avanzata e il sesso maschile sono fattori di rischio noti per gli infarti, anche se le donne possono essere a rischio dopo la menopausa.
Prevenzione degli Infarti:
La prevenzione degli infarti è fondamentale per ridurre il rischio di gravi complicazioni cardiache. Alcune strategie efficaci includono:
1. Adozione di uno Stile di Vita Salutare: Una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, insieme all’esercizio regolare, può ridurre il rischio di infarti.
2. Controllo dei Fattori di Rischio: Monitorare e gestire la pressione sanguigna, i livelli di colesterolo e il diabete può aiutare a prevenire la formazione di placche nelle arterie coronarie.
3. Cessazione del Fumo: Smettere di fumare è uno dei modi più efficaci per ridurre il rischio di infarti e migliorare la salute generale del cuore e dei polmoni.
4. Assunzione di Farmaci: In alcuni casi, il medico può prescrivere farmaci per controllare la pressione sanguigna, abbassare il colesterolo o gestire altre condizioni mediche che aumentano il rischio di infarti.
5. Monitoraggio Regolare della Salute: Sottoporsi regolarmente a controlli medici può consentire di individuare precocemente eventuali fattori di rischio o problemi cardiaci e intervenire tempestivamente.
6. Gestione dello Stress: Pratiche come la meditazione, lo yoga e l’esercizio possono aiutare a ridurre lo stress e promuovere la salute del cuore.
Gli infarti rappresentano una grave minaccia per la salute cardiovascolare e possono avere conseguenze fatali se non trattati tempestivamente. Comprendere le cause e i fattori di rischio associati agli infarti è fondamentale per adottare misure preventive efficaci e proteggere la salute del cuore. Con uno stile di vita sano, il controllo dei fattori di rischio e un attento monitoraggio della salute, è possibile ridurre significativamente il rischio di infarti e vivere una vita più lunga e sana.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/attacco-di-cuore-malattia-salute-7479253/]
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Quale fine fanno gli strumenti chirurgici usati in sala operatoria?
Il Destino degli Strumenti Chirurgici Usati in Sala Operatoria: Processi e Normative da Conoscere
Nel mondo della sanità, ogni aspetto del processo medico viene attentamente considerato, incluso il destino degli strumenti chirurgici usati in sala operatoria. Questa è una questione di sicurezza, igiene e responsabilità ambientale. In questo articolo, esploreremo i processi e le normative che regolano il trattamento degli strumenti chirurgici dopo l’uso, offrendo una panoramica completa su quale fine facciano.
L’importanza del Corretto Trattamento degli Strumenti Chirurgici
Gli strumenti chirurgici sono essenziali per l’esecuzione di procedure mediche sicure ed efficaci. Tuttavia, dopo ogni utilizzo, è fondamentale trattarli in modo appropriato per evitare rischi per la salute dei pazienti e degli operatori, nonché per garantire la conformità normativa e la sostenibilità ambientale.
Processi di Sterilizzazione e Sanificazione
Dopo ogni intervento chirurgico, gli strumenti devono essere accuratamente puliti, sterilizzati e sanificati. Questo processo è cruciale per eliminare qualsiasi contaminazione batterica o virale e prevenire la trasmissione di infezioni. Le strutture sanitarie seguono rigorosi protocolli per garantire che gli strumenti siano trattati in modo sicuro ed efficace.
Sterilizzazione Autoclave: Il Metodo Standard
La sterilizzazione mediante autoclave è uno dei metodi più comuni utilizzati per trattare gli strumenti chirurgici. Questo processo implica l’esposizione degli strumenti al vapore ad alta pressione e temperatura, uccidendo batteri, virus e altri microrganismi patogeni. Le moderne autoclavi sono dotate di avanzate tecnologie di monitoraggio e registrazione per garantire la completa sterilità degli strumenti.
Rigide Normative e Standard di Sicurezza
Le normative e gli standard di sicurezza nella gestione degli strumenti chirurgici sono rigorosi e ben definiti. Le autorità sanitarie locali e internazionali impongono regole stringenti per garantire la sicurezza e la conformità normativa. Le strutture sanitarie devono rispettare queste normative e sottoporsi a ispezioni regolari per assicurare il rispetto dei requisiti.
La Responsabilità Ambientale: Riciclo e Smaltimento
Oltre alla sicurezza e all’igiene, la responsabilità ambientale è un aspetto cruciale nella gestione degli strumenti chirurgici. Gli strumenti monouso, quando possibile, dovrebbero essere composti da materiali biodegradabili o riciclabili. Gli strumenti riutilizzabili devono essere trattati in modo da minimizzare l’impatto ambientale. Le pratiche di riciclo e smaltimento sicuro sono essenziali per ridurre l’inquinamento e preservare l’ambiente.
Innovazioni Tecnologiche per una Gestione Più Efficiente
L’innovazione tecnologica ha rivoluzionato il settore della gestione degli strumenti chirurgici. Dalle avanzate autoclavi ai sistemi di tracciabilità RFID (Radio Frequency Identification), le nuove tecnologie consentono una gestione più efficiente degli strumenti, migliorando la sicurezza, riducendo i tempi di trattamento e ottimizzando le risorse.
Sicurezza, Conformità Normativa e Sostenibilità
Il destino degli strumenti chirurgici usati in sala operatoria è una questione complessa che coinvolge sicurezza, conformità normativa e sostenibilità. È essenziale che le strutture sanitarie rispettino rigorosi protocolli per garantire la sterilizzazione e la sanificazione degli strumenti, oltre a seguire le normative ambientali per il riciclo e lo smaltimento sicuro. Solo attraverso una gestione responsabile e consapevole degli strumenti chirurgici possiamo garantire interventi medici sicuri, igienici e sostenibili per il bene dei pazienti e dell’ambiente.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/chirurgia-ospedale-medico-cura-1822458/]
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Quale cura per le ragadi?
Quale Cura per le Ragadi della Pelle: Rimedi Efficaci e Consigli Utili
Le ragadi della pelle sono uno dei problemi dermatologici più comuni che affliggono le persone di tutte le età. Queste piccole crepe o fenditure nella pelle possono verificarsi in varie parti del corpo, ma sono più comuni sulle mani, sui piedi e sulle labbra. Le ragadi possono essere dolorose e fastidiose, e se non trattate adeguatamente, possono peggiorare e causare complicazioni. Fortunatamente, esistono diverse cure efficaci per le ragadi della pelle che possono aiutare a lenire il dolore, favorire la guarigione e prevenire recidive. In questo articolo, esploreremo le cause delle ragadi della pelle e forniremo consigli utili e rimedi naturali per trattarle in modo efficace.
Cause delle Ragadi della Pelle
Prima di esaminare le cure per le ragadi della pelle, è importante capire le cause sottostanti di questo problema. Le ragadi possono essere causate da una serie di fattori, tra cui:
1. Pelle Secca: La mancanza di idratazione è una delle cause principali delle ragadi della pelle. La pelle secca è più suscettibile alle crepe e alle fenditure, specialmente nelle zone soggette a maggiore attrito, come le mani e i piedi.
2. Esposizione agli Agenti Atmosferici: L’esposizione prolungata al freddo, al vento e alla luce solare può contribuire alla formazione di ragadi sulla pelle.
3. Attività Ripetitive: L’uso eccessivo delle mani, ad esempio durante lavori manuali o sport come l’arrampicata su roccia, può causare ragadi.
4. Carenza Nutrizionale: Una dieta carente di vitamine e minerali essenziali, come la vitamina A, la vitamina E e lo zinco, può influenzare la salute della pelle e aumentare il rischio di ragadi.
5. Condizioni Dermatologiche: Alcune condizioni della pelle, come l’eczema e la psoriasi, possono rendere la pelle più suscettibile alle ragadi.
Cura e Trattamento delle Ragadi della Pelle
1. Idratazione Adeguata
Mantenere la pelle ben idratata è fondamentale per prevenire e trattare le ragadi. Applicare regolarmente una crema idratante ricca di agenti emollienti come la vaselina, la glicerina o l’acido ialuronico può aiutare a ripristinare l’umidità della pelle e a ridurre la secchezza.
2. Protezione Solare
L’applicazione di una crema solare con un elevato SPF può aiutare a proteggere la pelle dalle aggressioni dei raggi UV, riducendo così il rischio di ragadi causate dalla luce solare.
3. Esfoliazione Dolce
L’esfoliazione regolare può contribuire a rimuovere le cellule morte dalla superficie della pelle, favorendo la guarigione delle ragadi. Tuttavia, è importante utilizzare esfolianti delicati per evitare di irritare ulteriormente la pelle.
4. Bagni e Doccie Tiepide
Evitare l’uso di acqua calda e detergenti aggressivi durante il bagno o la doccia, poiché possono privare la pelle dei suoi oli naturali protettivi, peggiorando così le ragadi.
5. Applicazione di Oli Naturali
Gli oli naturali come l’olio di cocco, l’olio di mandorle e l’olio di jojoba possono aiutare a lenire e idratare la pelle, riducendo il dolore associato alle ragadi e promuovendo la guarigione.
6. Cerotti Protettivi
Nei casi in cui le ragadi sono particolarmente dolorose o profonde, l’applicazione di cerotti protettivi può aiutare a proteggere la pelle e a favorirne la guarigione.
7. Integratori Alimentari
Integrare nella dieta alimenti ricchi di vitamine e minerali essenziali può aiutare a migliorare la salute della pelle e a ridurre il rischio di ragadi. Inoltre, l’assunzione di integratori di vitamine e minerali può essere utile per compensare eventuali carenze nutrizionali.
8. Consultare un Dermatologo
Se le ragadi persistono nonostante l’uso di rimedi casalinghi e trattamenti topici, è consigliabile consultare un dermatologo. Il medico può valutare la gravità del problema e raccomandare trattamenti più specifici, come creme a base di corticosteroidi o terapie laser.
Le ragadi della pelle possono essere fastidiose e dolorose, ma con le giuste cure e trattamenti, è possibile lenire il dolore, favorire la guarigione e prevenire recidive. Mantenere la pelle ben idratata, proteggerla dagli agenti atmosferici e adottare una dieta equilibrata sono passi fondamentali per prevenire le ragadi. Tuttavia, se le ragadi persistono o peggiorano, è consigliabile consultare un dermatologo per una valutazione e un trattamento più specifico. Con le cure adeguate, è possibile ottenere sollievo dai sintomi delle ragadi e ripristinare la salute della pelle.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/mani-vecchio-vecchiaia-anziano-2906458/]
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