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Chi è Giovanna Botteri, la giornalista presa in giro dalla Hunziker

Scopri i dettagli sulla carriera e la vita privata di Giovanna Botteri, che nei giorni scorsi è stata vittima di body shaming da parte di Striscia la Notizia.

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Chi è Giovanna Botteri, la giornalista presa in giro dalla Hunziker

Giovanna Botteri è una famosissima giornalista Rai, nota per la sua professionalità e per i suoi servizi come corrispondente, sempre precisi e puntuali. Nei giorni scorsi è stata vittima di body shaming da parte di Striscia la Notizia, suscitando non poche polemiche. Ecco i dettagli sulla sua vita privata e professionale.

Ha fatto discutere l’ultimo servizio di Striscia la Notizia su Giovanna Botteri, una delle più famose giornaliste della Rai. Il servizio, trasmesso lo scorso 28 aprile, ha come voce narrante quella di Michelle Hunziker. La conduttrice del tg satirico di Antonio Ricci ha ironizzato sui capelli, il trucco e l’abbigliamento della giornalista Rai, rilanciando le critiche mosse dagli utenti social all’indirizzo della Botteri. Da settimane, la giornalista è al centro di feroci insulti in merito al suo look, diventando vittima del cosiddetto body shaming (termine inglese con cui si indica una precisa forma di bullismo, attraverso cui viene criticato l’aspetto fisico di una persona).

Michelle Hunziker, nella giornata di ieri, ha pubblicato delle storie sul suo profilo Instagram, in cui sottolinea come il contenuto del servizio non volesse essere offensivo, ma anzi fosse studiato appositamente per criticare l’atteggiamento degli haters di Giovanna Botteri.

FONTE IMMAGINE: https://www.instagram.com/therealhunzigram/?hl=it

Chi è Giovanna Botteri

Giovanna Botteri è nata a Trieste il 1957. Suo padre è Guido Botteri, che in passato ha ricoperto il ruolo di direttore Rai della sede della città friulana. Dopo il diploma, arrivano la laurea in Filosofia e il dottorato in Storia del Cinema, rispettivamente all’Università di Trieste e alla Sorbona (celebre centro universitario di Parigi).

Inizia la sua carriera di giornalismo all’inizio degli anni Ottanta per alcuni quotidiani locali, quindi approda alla Rai alla corte di Michele Santoro. Nel giro di pochi anni si fa conoscere e apprezzare come una delle giornaliste migliori della televisione pubblica di Stato, grazie ai servizi sempre puntuali dai teatri di guerra quali i Balcani, l’Afghanistan e l’Iraq.

Prima di essere la corrispondente Rai da Pechino, a partire dall’estate 2019, Giovanna Botteri vive tredici anni negli Stati Uniti diventando la voce più influente della Rai sulle dinamiche politiche degli USA. Da quasi un anno, la Botteri si è trasferita in Pechino, da dove sta raccontando l’emergenza Covid- 19, prima come epidemia locale e poi come pandemia. I servizi e i collegamenti con la corrispondente Giovanna Botteri vengono trasmessi durante le principali edizioni dei telegiornali di Rai Uno, Rai Due e Rai Tre.

La vita privata della corrispondente Rai

Giovanna Botteri si è autodefinita asociale, sottolineando di non avere alcun profilo social attivo. A questo proposito, non stupisce il fatto che, della sua vita privata, si sappia poco o nulla. Di sicuro si sa che l’attuale corrispondente Rai da Pechino ha avuto una relazione con Lanfranco Pace, un giornalista inglese naturalizzato italiano.

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Dalla loro relazione (i due si sono sposati, per poi divorziare) è nata Sarah Ginevra Paci. Secondo quanto riportato sui quotidiani nazionali, la figlia di Giovanna Botteri avrebbe un ruolo di primo piano come manager di una delle più importanti aziende italiane.

FONTE IMMAGINE: https://twitter.com/rulajebreal/status/1255537045499494403/photo/1

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20 Comments

20 Comments

  1. Pingback: Vanessa Incontrada, un murales body positive - atuttonotizie

  2. Claudia

    8 Maggio 2020 at 22:34

    Vorrei lanciare un appello a tutte le donne. Abbandoniamo per sempre tutti quegli orpelli che ci fingono diverse: bigiotteria, trucco, tacco 12, abbigliamento scomodo e quant’altro inconsciamente “esibiamo” per conquistare l’uomo … creiamoci una dignità
    fondata sul rispetto del nostro valore; cancelliamo le apparenze, segno di vanità e impariamo ad apprezzare ciò che è davvero importante … la vita!
    Grazie a Giovanna e a tutte coloro che si impegnano concretamente per lasciare una testimonianza positiva

  3. Claudia

    7 Maggio 2020 at 09:08

    Con tutti i problemi che ci assillano e che non trovano una soluzione, dobbiamo proprio soffermarci sull’aspetto di chicchessia! Ma siamo proprio VUOTI DENTRO Avevamo la presunzione di chiamarci “sapiens” ma siamo tornati indietro di due milioni di anni all’ ERECTUS o forse ancora più indietro!

  4. iddu

    6 Maggio 2020 at 15:09

    beh, sulla professionalità non so, no la conosco, però ..boh…(che vuol dire Dio in slovacco) certamente il look è molto più adatto alla notte di halloween che ad una trasmissione di informazione

  5. Gabriella Marmorale

    6 Maggio 2020 at 09:47

    Se dobbiamo considerare la Hunziker senza trucco e con le ciglia bianche come in quella foto, direi che sia molto più brutta lei, oltre ad essere un’oca ignorante. Se sta in tv, lo sappiamo il perché. L’altra è una giornalista di grande rispetto e professionalità. Quindi a chi vorresti prendere in giro stupida Michelle?

  6. Pierantonio

    6 Maggio 2020 at 01:33

    Ma quante palle avete per la testa . E’ incredibile che persone che si ritengono convinte di poter criticare gli altri non abbiano null’altro da fare per riempire il loro tempo … Oppure non saprebbero comunque cosa fare di più costruttivo . Non vale la pena continuare .

  7. Susanne Neumann

    5 Maggio 2020 at 21:49

    Primo) io sono ignorante – su tutti i livelli –
    secondo) sono un’ammiratrice della Signora Botteri, che fino adesso non sapevo che si
    chiama così. Mi affascina sentirla a raccontarci le attualità del mondo lontano. Dice tutte le cose in modo che le capisco tutti – pure io da ignorante – . Sono sempre convinta che quello che dice “lei” è anche “vero” e questo non è da poco. Trovo oltretutto tutto la persona perfetta, lei è una personalità singolare.
    terzo) mi dispiace di aver imparato a conoscere la Signora Botteri in questa circostanza
    quattro) sento però il mio dovere umano di andare in aiuto a Michelle Hunziker. Non vedo mai striscia la notizia, perciò non ho visto la trasmissione. Segue da lontano la vita di Michelle Hunziker da quando era ancora una ragazzina e non ritengo che è capace e così sciocca di deridere una Signora come la Signora Botteri. Forse bisognerebbe rivedere la trasmissione.

  8. Loris

    5 Maggio 2020 at 18:50

    Inoltre non mi sembra che sia stata messa in discussione ne la serieta’ ne la professionalita’ che tutti riconoscono a Giovanna Botteri.

  9. Loris

    5 Maggio 2020 at 18:46

    Certo che le parole di Maria Teresa fanno capire che la satira va bene solo se viene praticata su persone considerate di destra…. un esamino di coscienza ogni tanto andrebbe fatto.

  10. Bruno

    5 Maggio 2020 at 18:17

    Continua così GIOVANNA!!!!

  11. ROMEO MILAN

    5 Maggio 2020 at 16:37

    Quella bionda del cavolo che ben guadagna per apparire e mostrare i propri attributi femminili, non dimostrando certo l’intelligenza della Botteri, dovrebbe farsi fare un intervento di chirurgia plastica per accorciarsi la lingua

  12. Maria Teresa

    5 Maggio 2020 at 16:20

    Sarebbe meglio astenersi da commenti su aspetto fisico a cominciare da Berlusconi ( Merkel), da Sgarbi ( Bindi) ed infine da Hunziker. Al primo aggiungerei: “ ma ti sei visto allo specchio?”

  13. LIVIANA

    5 Maggio 2020 at 16:01

    Condivido, Giovanna Botteri è una professionista straordinaria che fa apparire vuota e miserevole colei che anche in questo periodo critica per il gusto di “far presa” chi invece svolge il suo lavoro in modo ineccepibile, mentre chi la deride guadagna unicamente su battute infantilmente ironiche e ad effetto, per il piacere degli imbecilli. .Davvero uno iato incolmabile tra le due…

    • Bruno

      5 Maggio 2020 at 18:14

      condivido

  14. Giuseppe Tomasi

    5 Maggio 2020 at 15:52

    mi sono fermato volentieri a rileggere quello che dice Cassandra sia sulla giornalista che sulla Hunziker e per questa ultima provo sinceramente molta pena,se la Hunziker cambia specchio si vergognerà.

    • sara

      5 Maggio 2020 at 17:03

      chiedo scusa…. ma la prima che ha preso in giro la giornalista.. è stata la Litizzetto con Fazio……. guardate bene

    • Luigi Di Napoli

      6 Maggio 2020 at 10:29

      E’ assolutamente deprimente che per il gusto di aumentare l’indice d’ascolti si possa fare notizia sull’abbigliamento di una persona di cultura.
      non guarderò più Striscia

  15. GIACOMO

    5 Maggio 2020 at 15:47

    Ovviamente é molto triste e umiliante, vedere che una persona é valutata solo dalla macchina che possiede, come é vestita, ecc. e diversi organi di “informazione” perseguano questo metodo, continuamente, inesorabilmente, perché hanno molto poco da dire, da raccontare, da vivere. Ammiro molto il lavoro svolto dalla Giovanna Botteri e sono sicuro che anche questo non scalfirà minimamente la sua grande personalità, grazie Giovanna, continua sempre così, “non é la scatola che conta, ma quello che c’é dentro, ciao

  16. cassandra

    5 Maggio 2020 at 14:46

    Se chi critica tanto l’aspetto esteriore, l’abbigliamento, il trucco e così via di una persona, sia essa famosa o una semplice mortale, si soffermasse di tanto in tanto di fronte ad uno specchio a ben guardare se stessa anche se bella, elegante, ben truccata e pettinata e dico “se” tra virgolette e facesse un bell’esame di coscienza potrebbe imbattersi a vedere impresso in quello specchio tutta la miseria, la meschinità e la povertà culturale e spirituale della sua persona. Tutti noi dovremmo essere un tantino più umili, meno superficiali e dimostrare un po’ più di intelligenza nel giudicare il prossimo. Forse ci renderemmo conto che spesso chi è più appariscente e “a posto” esteriormente è spesso vuoto e grigio interiormente perché non sempre la superficialità va a spasso con una ricchezza interiore e una naturale predisposizione alla generosità verso il prossimo e a una critica per lo meno costruttiva. Io personalmente preferisco una Giovanna Botteri spettinata ad una Hunziker imbellettata e tirata a lucido.

    • Ulisse

      5 Maggio 2020 at 16:44

      Si, và bene tutto, anche la povertà culturare di qualcuno, per carità, ma in quanto alla sua obiettività…. E’ sempre stata fin troppo schierata, la sua obiettività circa la politica/personaggi ….. Ricordo la sua ” guerra” a Trump, anche quando era evidentemente troppo schierata per la parte opposta. E ricordo quanto gli costò fare marcia indietro su una sua dichiarazione/news, ma lo fece, comunque, perchè anche un altro “nemico”, cioè il New York Times, lo aveva fatto. Le critiche circa l’aspetto etc NON mi interessano, anche perchè NON ho mai considerato essere belle/i un merito acquisito….sul campo.

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Chi è Gabriele Lavia?

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Chi è Gabriele Lavia?

Gabriele Lavia: Il Genio dietro la Macchina da Presa

Nel vasto panorama del cinema italiano, spesso emergono figure che, pur non godendo della stessa fama dei registi più mainstream, hanno lasciato un’impronta indelebile nell’industria cinematografica. Uno di questi talenti inossidabili è Gabriele Lavia, un regista, attore e direttore teatrale la cui carriera ha attraversato decenni di successi e riconoscimenti. In questo articolo, esploreremo chi è Gabriele Lavia, la sua carriera nel mondo del cinema e le sue opere più significative.

Chi è Gabriele Lavia?

Gabriele Lavia è nato a Milano nel 1942. Sin dalla giovane età, ha dimostrato un interesse innato per le arti performative, particolarmente per il teatro e il cinema. Dopo aver studiato recitazione presso la prestigiosa Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, Lavia ha iniziato a calcare le scene teatrali con ruoli di rilievo, guadagnandosi presto la reputazione di talento promettente.

Tuttavia, è nel mondo del cinema che Gabriele Lavia ha lasciato un’impronta indelebile. Non solo come attore versatile, ma anche come regista di grande sensibilità artistica. La sua carriera cinematografica ha inizio negli anni ’70, e da allora ha lavorato su una varietà di progetti che spaziano dai film d’autore ai thriller psicologici.

La Carriera di Gabriele Lavia nel Cinema

La carriera di Gabriele Lavia come regista è caratterizzata da una fusione unica di stili e generi. Ha dimostrato una capacità straordinaria di navigare tra diverse forme narrative e di esplorare temi complessi con profondità e sensibilità. Uno dei suoi primi successi come regista è stato il film “Un delitto poco comune” del 1988, un thriller psicologico che ha ricevuto ampi consensi dalla critica per la sua tensione e la sua atmosfera inquietante.

Successivamente, Lavia ha continuato a dirigere una serie di film che hanno consolidato la sua reputazione come uno dei registi più interessanti del panorama cinematografico italiano. Tra le sue opere più celebri si annoverano “La casa del sorriso” (1991), un dramma intenso ambientato in un ospedale psichiatrico, e “La cena” (1998), un noir elegante e claustrofobico ambientato durante una cena tra amici che si trasforma in un incubo.

Ma Gabriele Lavia non si è limitato alla regia. Ha continuato a lavorare anche come attore, interpretando ruoli memorabili in film come “Profondo Rosso” di Dario Argento e “Il portiere di notte” di Liliana Cavani. La sua presenza sullo schermo è sempre stata magnetica, con una capacità unica di catturare l’attenzione del pubblico con la sua intensità e il suo carisma.

L’Impatto di Gabriele Lavia sul Cinema Italiano

L’opera di Gabriele Lavia ha avuto un impatto duraturo sul cinema italiano. La sua capacità di mescolare elementi di suspense, psicologia e dramma lo ha reso un regista versatile e innovativo. Le sue opere sono state spesso celebrate per la loro originalità e la loro audacia artistica, e hanno contribuito a definire il panorama cinematografico italiano degli ultimi decenni.

Inoltre, ha influenzato intere generazioni di registi italiani, ispirando una nuova ondata di talenti creativi a esplorare temi complessi e a sfidare le convenzioni del cinema mainstream. La sua eredità artistica continua a vivere attraverso il suo lavoro e l’ammirazione dei suoi colleghi e dei suoi fan.

Gabriele Lavia è molto più di un semplice regista. È un’icona del cinema italiano, un artista poliedrico che ha lasciato un’impronta indelebile sull’industria cinematografica con la sua sensibilità artistica e la sua maestria tecnica. Attraverso i suoi film, ha esplorato le profondità della psiche umana, affrontando temi complessi con intelligenza e sensibilità. La sua eredità continuerà a ispirare e a influenzare generazioni di cineasti italiani, garantendo che il suo contributo al mondo del cinema rimanga vivo e vibrante per gli anni a venire.

 

[fonte immagine: https://www.teatrodellatoscana.it/it/news/il-teatro-che-si-fa-intervista-a-gabriele-lavia]

 

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Chi era Lady Godiva?

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Chi era Lady Godiva?

Storia, Leggenda e Significato

Nel vasto panorama della storia inglese, poche figure risplendono con la stessa aura di mistero e fascino di Lady Godiva. Immortalata nella leggenda come un simbolo di coraggio, giustizia e generosità, la sua storia ha resistito al passare dei secoli, lasciando un’impronta indelebile nella cultura popolare. Ma chi era veramente Lady Godiva? Qual è la verità dietro il velo della leggenda? In questo articolo, esploreremo la vita, la leggenda e il significato di questa figura enigmatica.

L’Origine della Leggenda

La leggenda di Lady Godiva affonda le sue radici nell’Inghilterra medievale, durante il regno di Edoardo il Confessore, intorno all’XI secolo. Il racconto più diffuso narra di una nobile donna, Lady Godiva, moglie di Leofrico, il potente conte di Mercia. Secondo la leggenda, Leofrico impose tasse eccessivamente gravose sul popolo di Coventry, causando grande sofferenza e disagio.

Nel tentativo di persuadere suo marito a ridurre le tasse, Lady Godiva supplicò ripetutamente. Tuttavia, Leofrico, noto per la sua testardaggine, rifiutò di ascoltarla. Determinata a far valere i diritti del popolo, ella accettò una sfida audace: avrebbe attraversato le strade di Coventry completamente nuda, a condizione che suo marito riducesse le tasse.

Il Celebre Cavallo

La leggenda continua con Lady Godiva che, montata su un nobile cavallo bianco, percorre le strade di Coventry, coprendo il suo corpo solo con i suoi lunghi capelli dorati. Il popolo, avvertito del suo gesto coraggioso, rispetta la sua modestia e non osa guardare mentre passa. Solo uno sventurato, noto come “Peeping Tom”, osò infrangere il tabù, ma fu punito immediatamente dalla cecità.

La Giustizia di Lady Godiva

Il gesto ebbe l’effetto desiderato: suo marito, commosso dalla sua determinazione e dalla sua generosità, accettò di ridurre le tasse, alleviando così il peso sulle spalle del popolo di Coventry. Questo atto di coraggio e altruismo trasformò Lady Godiva in un’icona di giustizia e compassione, celebrata per generazioni attraverso racconti orali, opere d’arte e opere letterarie.

La Verità Storica

Sebbene la leggenda sia diventata parte integrante del folklore inglese, è importante distinguere tra fatti storici e narrazioni leggendarie. Purtroppo, le prove storiche concrete sulla vita di Lady Godiva sono scarse. Non esistono documenti contemporanei che confermino l’evento dell’attraversamento di Coventry nuda o l’esistenza di un “Peeping Tom”.

Tuttavia, ci sono alcune menzioni storiche di una figura simile a Lady Godiva. Ad esempio, il Domesday Book, un registro delle proprietà in Inghilterra compilato nel 1086, menziona una donna chiamata Godiva, che potrebbe essere stata la moglie di Leofrico. Tuttavia, non fornisce dettagli sul suo carattere o sulle sue azioni.

Il Significato di Lady Godiva

Nonostante l’incertezza storica, il mito ha mantenuto la sua rilevanza e il suo fascino nel corso dei secoli. La figura di Lady Godiva è stata adottata come simbolo di coraggio, giustizia sociale e resistenza contro l’oppressione. Il suo gesto di auto-sacrificio per il bene del popolo rappresenta un ideale di nobiltà e altruismo.

Inoltre, la leggenda ha ispirato numerose opere d’arte, tra cui dipinti, sculture e opere teatrali. Artisti come John Collier, Edmund Blair Leighton e Alfred, Lord Tennyson hanno contribuito a mantenere viva la sua memoria attraverso le loro creazioni.

Rimane una figura intrigante della storia e della mitologia inglese, il cui nome evoca immagini di coraggio, nobiltà d’animo e altruismo. Sebbene la verità storica possa rimanere avvolta nel mistero, il suo impatto culturale e il suo significato simbolico rimangono indiscutibili. La leggenda di Lady Godiva continua a ispirare e incantare, ricordandoci il potere delle azioni individuali nel plasmare il destino delle comunità e il nostro concetto di giustizia e umanità. Che sia una storia di fatti o di fantasia, rimane un’importante icona culturale che continuerà a essere celebrata e ricordata per le generazioni a venire.

 

[fonte immagine: https://periergeia.org/en/the-nakedness-of-lady-godiva/]

 

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Chi ha condotto la prima edizione dell’Isola dei Famosi?

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Chi ha condotto la prima edizione dell’Isola dei Famosi?

L’Isola dei Famosi, uno dei reality show più famosi e longevi della televisione italiana, ha catturato l’attenzione del pubblico sin dalla sua prima edizione. Lanciato nel 2003, questo programma ha visto numerosi conduttori e conduttrici affiancarsi nel corso degli anni, ma chi ha condotto la prima edizione dell’Isola dei Famosi?

Gli inizi dell’Isola dei Famosi

Prima di addentrarci nel ruolo del conduttore della prima edizione, è importante comprendere il contesto in cui è nato questo celebre reality. L’Isola dei Famosi è stato adattato dal format internazionale “Survivor” e ha debuttato in Italia nel 2003, portando una ventata di novità nel panorama televisivo italiano. Il programma si basa sull’idea di mettere un gruppo di VIP in una location remota, solitamente un’isola tropicale, e testarne le abilità di sopravvivenza in condizioni estreme.

La prima edizione: una sfida all’insegna dell’avventura

La prima edizione dell’Isola dei Famosi è stata trasmessa nel 2003 su Rai 2. Questo primo ciclo ha segnato l’inizio di una lunga serie di stagioni che avrebbero continuato a intrattenere il pubblico italiano per anni a venire. L’edizione inaugurale è stata particolarmente emozionante, poiché nessuno sapeva esattamente cosa aspettarsi da questo nuovo format televisivo.

Il volto dietro il microfono: Simona Ventura

La risposta alla domanda su chi abbia condotto la prima edizione dell’Isola dei Famosi è chiara: è stata Simona Ventura. La nota conduttrice televisiva, già famosa per il suo carisma e la sua capacità di coinvolgere il pubblico, è stata scelta per guidare i telespettatori attraverso questa avventura esotica e intrigante.

Simona Ventura: un’icona della televisione italiana

Simona Ventura ha dimostrato fin dall’inizio di essere la scelta ideale per condurre un programma così audace e avvincente come l’Isola dei Famosi. Con il suo stile energico e la sua personalità vivace, è stata in grado di tenere incollati allo schermo milioni di telespettatori italiani, trasformando il programma in un vero e proprio fenomeno televisivo.

Il successo della prima edizione

La combinazione di Simona Ventura come conduttrice e di una serie di personaggi famosi disposti a mettersi in gioco in un ambiente selvaggio ha reso la prima edizione dell’Isola dei Famosi un successo immediato. Il pubblico si è affezionato ai naufraghi e ha seguito con fervore le loro sfide, le loro alleanze e le loro rivalità.

L’eredità di Simona Ventura

Dopo il successo della prima edizione, Simona Ventura è rimasta legata al programma per diverse stagioni successive, consolidando ulteriormente la sua posizione come uno dei volti più noti e amati della televisione italiana. La sua presenza ha contribuito in modo significativo al successo continuo dello show nel corso degli anni.

La prima edizione dell’Isola dei Famosi è stata condotta con maestria da Simona Ventura, un’icona della televisione italiana. Il suo carisma e la sua capacità di coinvolgere il pubblico hanno contribuito in modo significativo al successo immediato del programma. E’ diventato un pilastro del panorama televisivo italiano. L’eredità di Simona Ventura nell’Isola dei Famosi è ancora evidente oggi. Il programma continua ad appassionare il pubblico dopo più di due decenni dalla sua prima messa in onda.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/isola-vacanza-caraibico-palme-2482200/]

 

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