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Campi di zucche, i più belli in Italia

Anche in Italia negli ultimi anni si sono diffusi i campi di zucche per fare ‘pumpkin patch’. Vediamo insieme quali sono i più belli da visitare.

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Campi di zucche, i più belli in Italia

Anche in Italia negli ultimi anni si sono diffusi i campi di zucche per fare ‘pumpkin patch’. Vediamo insieme quali sono i più belli da visitare.

Ormai da qualche anno anche in Italia, in vista della festività di Halloween, è tradizione fare pumpkin patch, ovvero raccogliere le zucche per poi decorarle e intagliarle. Per questo anche da noi si sono diffusi a macchia d’olio i campi di zucche “you pick” (raccogli da solo), luoghi dove trascorrere una giornata divertente in famiglia scegliendo la propria zucca preferita da decorare. Ecco quali sono i più belli da visitare.

Pumpkin Patck, la tradizione americana importata in Italia

Negli Stati Uniti, in autunno, nel periodo che precede Halloween, è tradizione recarsi con la propria famiglia presso grandissimi campi di zucche per fare pumpkin patch, ossia per scegliere la zucca preferita da portare a casa, da colorare, da intagliare e trasformarla nell’iconica Jack o’ lantern o da usare come semplice arredo di casa e giardino. Tuttavia, il pumpkin patch è anche l’occasione per scoprire il lavoro del contadino, gli animali della fattoria e per trascorrere una giornata immersi nella natura. I campi di zucche sorgono infatti nelle fattorie e nei grandi vivai.

Da qualche tempo anche in Italia è arrivata questa tradizione e sempre più persone si recano con i propri figli presso i campi di zucche sparsi nel nostro Paese, dove è possibile comprare le zucche da intagliare, ma anche raccoglierle da soli (‘you pick’) e imparare a decorarle e intagliarle nei laboratori organizzati, dedicati soprattutto ai bambini. In molti casi, alcuni organizzatori offrono anche consigli e ricette per cucinare le tante varietà di zucca esistenti. Non mancano poi installazioni e attrazioni a tema.

Scopriamo insieme tutti gli indirizzi da annotare.

Campi di zucche in Campania e nel Lazio

Partiamo da ‘Il giardino delle zucche’ a Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, ad 1 ora e mezza da Roma. Si tratta del primo pumpkin patch d’Italia, il più esteso in Campania e il più grande d’Europa. E’ gestito dalla famiglia Turino, metà italiana e metà americana, che ha deciso di installare il campo di zucche sul proprio terreno, ed è aperto da fine settembre al primo novembre il giovedì, il venerdì, il sabato e la domenica.

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Il giardino delle zucche propone un percorso di due ore in cui ci si può scattare foto con le zucche, raccoglierle per decorarle e intagliarle, perdersi nel labirinto di mais e gustare specialità a base di zucca. Il biglietto costa 12 euro per gli ingressi infrasettimanali e 15 euro per il weekend (i bambini sotto il metro di altezza non pagano) e comprende la raccolta della zucca e un laboratorio. Ogni anno accoglie tantissimi visitatori nei weekend e scolaresche durante la settimana, infatti è obbligatoria la prenotazione.

Restiamo in Campania, ma ci spostiamo ad Eboli, in provincia di Salerno, dove, da tre anni ormai, presso l’Oasi Vivinatura Lagosele, a Santa Cecilia in località Torretta, sorge ‘La Terra delle Zucche’, un vero e proprio villaggio autunnale, a cura dell’associazione “Madove vivono i cartoni”, che si ispira alla FarmerCopleys nel West Yorkshire che ogni anno ospita uno dei più grandi Festival delle zucche di tutto il Regno Unito. E’ aperto tutti i weekend di ottobre fino al 1 novembre incluso.

Qui, immersi in un’atmosfera magica, circondati dalla natura incontaminata del luogo, è possibile assistere a spettacoli dal vivo, oltre che partecipare alle attività e ai laboratori dedicati a tutte le età.

Spostiamoci ora nel Lazio, dove il campo di zucche più conosciuto è ‘Le zucche di Barbabianca’ a Torrimpietra (Rm). Si tratta di un campo a tema che sorge presso l’Azienda agricola Torre in Pietra Carandini a Torrimpietra, frazione di Fiumicino. Qui è possibile prendere parte ai laboratori di intaglio e pittura, visitare gli animali della fattoria e gustare carne alla griglia, porchetta di Ariccia e vino della Cantina del Castello di Torrimpietra.

Le zucche di Barbabianca è aperto fino al 31 ottobre, tutti i sabati e le domeniche dalle 10 alle 17. Il biglietto costa 10 euro a persona e include una zucca di Halloween e un laboratorio creativo. L’ingresso per i bambini sotto un metro di altezza è gratis, tuttavia, l’entrata libera non include la zucca. I bambini potranno comunque partecipare ai laboratori creativi con un accompagnatore.

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I campi ‘you pick’ della Lombardia

La Lombardia è tra le regioni che ospitano più campi di zucche. Partiamo da ‘Il campo di Federica’ a Nerviano, a circa 40 minuti di auto da Milano, attualmente molto in voga perché di recente sono andati a visitarlo Chiara Ferragni e Fedez, insieme ai figli Leone e Vittoria.

Qui, durante il Festival d’autunno in programma fino al 30 ottobre, si può passeggiare tra centinaia di zucche e scegliere la propria preferita da decorare o intagliare in loco nel corso dei laboratori organizzati oppure una zucca da cucinare. Il campo di Federica ospita anche installazioni a tema, oggetti vintage e animali. E’ aperto fino al 30 ottobre. L’ingresso a persona per bambini e adulti è di 15 euro dal martedì al venerdì e di 18 euro dal sabato alla domenica. I bambini sotto i 2 anni entrano gratis. E’ necessaria la prenotazione tramite il form che si trova sul sito del campo.

Anche Galbiate, in provincia di Lecco ospita un campo di zucche. A due passi dal lago di Annone sorge infatti ‘Il campo dei fiori’ che in autunno diventa il campo delle zucche. In questo posto si organizza una caccia al tesoro che consiste nel cercare zucche decorate. Si organizzano inoltre laboratori per bambini per decorare le zucche e allestimenti per scattare la foto perfetta dell’autunno. Il campo dei fiori ospita zucche ornamentali da trasformare in centrotavola e zucche da mangiare di tante varietà, anche quelle poco conosciute e difficili da trovare, come la Butternut, la Vanity, la Hokkaido e l’insolita zucca Spaghetti. Gli organizzatori offrono consigli e ricette per cucinarle. Il campo è aperto fino al 31 ottobre, dal lunedì al giovedì dalle 16 alle 18:30 e il venerdì, il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.30. L’ingresso è gratuito, ma occorre la prenotazione.

In Brianza, a Ornago, invece, sorge il campo u-pick Shirin. Anche qui si possono raccogliere e portare a casa le zucche. Ad orientare nella scelta della zucca, alcuni cartelli che spiegano le caratteristiche delle diverse varietà di quest’ortaggio. Come altri campi, anche questo ospita angoli allestiti per scattare foto con le zucche. Inoltre, il campo u-pick Shirin offre un programma di laboratori creativi per bambini per imparare a costruire strumenti musicali con le zucche. Il campo è aperto tutti i weekend fino al 31 ottobre con orario continuato dalle 9 alle 18.30. Anche in questo caso occorre la prenotazione online. Il biglietto ha un costo di 4 euro e può essere utilizzato per l’acquisto di una zucca. Il tempo di permanenza consentito è di massimo due ore.

Altro noto campo di zucche in Lombardia è ‘Il giardino delle zucche di Tulipania’ a Terno d’Isola (Bergamo). Come suggerisce il nome, qui durante l’anno sorge una meravigliosa distesa di tulipani, ma d’autunno questo posto si trasforma nel campo delle zucche. L’ingresso è gratuito, si paga solo quello che si porta via: una zucca raccolta con le vostre mani; una da decorare sul posto presso uno degli stand laboratorio (da trasportare con la novità di quest’anno, il Tuliwagon, una carriola a disposizione dei piccoli ospiti); zucche già intagliate e decorate; oppure una zucca da cucinare e mangiare. I bambini possono scattare foto con lo spaventapasseri della principessa Tulipania e divertirsi con i giochi di legno allestiti nel campo. Il campo è aperto il venerdì pomeriggio e il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 18.30 fino al 31 ottobre.

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Spostiamoci in provincia di Pavia, dove, su una superficie di circa 35.000 metri quadrati, sorge uno dei più recenti e ampi campi di zucche lombardi, “Il villaggio delle zucche” di San Martino Siccomario, chiamato PuraVidaFarm, un’ex lanca riconvertita a fattoria (e non solo), visitabile fino al 7 novembre, ogni weekend. Si tratta di un vero e proprio parco divertimenti. Oltre a una distesa di zucche, dove è possibile scattare foto ricordo e raccogliere e acquistare la propria zucca preferita da decorare, infatti, ci sono trattori a pedali e pedalò sull’acqua per il divertimento di tutta la famiglia, la casetta del riso e del mais dove tuffarsi e nuotare, gli animali della fattoria da scoprire, il labirinto di paglia in cui perdersi e il mercatino dei prodotti tipici del territorio. Inoltre, in questo posto, ogni weekend, si organizzano anche eventi a tema. L’ingresso al villaggio, è consentito dalle 10 alle 18.30 e ha un costo di 11 euro a persona con l’acquisto del biglietto online. I bambini fino a 3 anni entrano gratis.

Altri campi di zucche in Italia

Anche in Puglia sorgono campi di zucche; il più ampio si trova a Foggia, presso la “Cascina Savino” ed è di recente apertura. Si estende su una superficie di 20.000 metri quadrati dedicati proprio alla decorazione e all’intaglio dell’ortaggio simbolo dell’autunno.

Oltre ad ospitare laboratori dedicati a grandi e piccini, la cascina dà la possibilità di visitare e raccogliere i frutti degli oltre 400 melagrani biologici che si trovano in un campo allestito ad hoc. Il campo di zucche pugliese rimarrà aperto fino al 1 novembre.

In provincia di Torino, ad Andenzeno, si trova invece ‘La Casa delle Zucche’, che ospita centinaia di varietà e tipologie di zucche prodotte dall’azienda agricola Menzio Alessandro “Tutto Zucche ”. Qui è possibile acquistare le zucche, scegliendo appunto tra una miriade di zucche di svariate forme, misure, dimensioni, colori, da quelle ornamentali a quelle da mangiare (anche le varietà difficili da trovare, come la zucca spaghetti, la zucca castagna – potimarron, la zucca trifoletta, la zucca cedrina).

In occasione di Halloween, negli ultimi giorni di ottobre, a ‘La casa delle zucche’ è possibile trovare la zucca da portare a casa già intagliata. Il campo sarà aperto fino al 14 novembre.

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Andiamo nelle Marche dove sorge il bioparco upick “Il giardino dei colori”, che e a ottobre si trasforma in un campo di zucche. Qui è possibile addirittura “adottare” online una zucca: la si pianta con un semplice click e si segue la sua crescita online. E’ possibile darle anche un nome. Una volta cresciuta, si può andare a ritirarla. Con questa iniziativa, si contribuisce al sostenimento di coltivazioni totalmente biologiche.

Per tutto il mese di ottobre, il parco organizza iniziative a tema Halloween fino alla grande festa del 31 ottobre.

Chiudiamo con ‘Nonno Andrea, Parco delle Zucche’ a Villorba, in Veneto. Si tratta di un’azienda agricola che produce frutta e verdura dell’orto, marmellate handmade, condimenti fatti in casa per pasta, riso e inalate, che ad Halloween trasforma il suo giardino in un vero pumpkin patch in stile americano, con balle di fieno decorate e trasformate in teschi e fantasmi e zucche dalle forme buffe, con le facce spaventose. Anche qui, i bambini, usando piccole carriole colorate, possono scegliere la loro zucca preferita da decorare e giocare sullo scivolo in mezzo alla paglia, sui piccoli trattori di legno, con la pista delle biglie e sulla pista da bowling con le palle sostituite dalle zucche. Ci sono anche tanti giochi antichi.

fonte immagine:https://pixabay.com/it/photos/zucche-campo-tramonto-verdura-6673270/

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Surrealismo: L’Arte del Sogno e dell’Inconscio

Il surrealismo è un movimento artistico che ha scosso le fondamenta dell’arte nel XX secolo, portando alla ribalta visioni oniriche, irrazionalità e l’inconscio. Questo movimento non solo ha rivoluzionato il mondo dell’arte, ma ha anche influenzato la letteratura, il cinema e persino la psicologia. In questo articolo approfondiremo l’origine, i principali artisti e le caratteristiche del surrealismo, esaminando anche il suo impatto duraturo sulla cultura contemporanea.

Origini del Surrealismo

Il surrealismo ha radici profonde nell’Europa degli anni ’20, quando il mondo stava ancora riprendendosi dalle devastazioni della Prima Guerra Mondiale. Fu il poeta francese André Breton a coniare il termine “surrealismo” nel 1924, nel suo manifesto intitolato “Manifesto del Surrealismo”. Breton definì il surrealismo come “il tentativo di esprimere il funzionamento reale del pensiero… in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione e fuori da qualsiasi preoccupazione estetica o morale.”

Caratteristiche del Surrealismo

Una delle caratteristiche fondamentali del surrealismo è il tentativo di superare i confini della realtà razionale e di esplorare il mondo dell’inconscio. Gli artisti surrealisti cercavano di rivelare la verità nascosta della mente umana attraverso immagini e simboli enigmatici. Questo si traduce spesso in opere d’arte che sfidano le convenzioni spazio-temporali, creando scenari strani e irrazionali che sfidano la logica.

L’uso del disegno automatico è un altro aspetto significativo del surrealismo. Gli artisti spesso si affidavano all’automatismo per creare opere d’arte senza premeditazione o controllo cosciente, permettendo così all’inconscio di emergere liberamente. Questo metodo di creazione artistica è stato visto come un modo per esplorare i recessi più profondi della mente umana.

Gli artisti surrealisti erano anche noti per l’uso di simboli ricorrenti e motivi iconici nelle loro opere. Tra i più comuni si trovano gli orologi molli di Salvador Dalí, le strane creature di Joan Miró e le figure enigmatiche di René Magritte. Questi simboli spesso si rifanno ai sogni, alla sessualità, alla psiche umana e ad altri temi ricorrenti nell’immaginario surrealista.

Principali Artisti Surrealisti

Il movimento surrealista ha visto la partecipazione di numerosi artisti di spicco, ognuno dei quali ha contribuito in modo significativo alla sua evoluzione. Uno dei più celebri è Salvador Dalí, noto per le sue opere iconiche come “La persistenza della memoria”, che presenta orologi molli appesi in un paesaggio surreale. Dalí era famoso anche per il suo atteggiamento eccentrico e la sua personalità stravagante, che lo hanno reso una figura chiave nel movimento surrealista.

Joan Miró è un altro artista surrealista di grande rilievo, famoso per le sue opere astratte e fantasiose. I suoi dipinti spesso presentano forme organiche e colori vivaci, evocando un senso di gioia e meraviglia. Miró era interessato a esplorare il subconscio attraverso la sua arte, cercando di catturare l’essenza stessa dei sogni e dell’immaginazione.

René Magritte è noto per le sue immagini enigmatiche e concettuali, spesso caratterizzate da juxtapositions sorprendenti e giochi di parole visivi. Opere come “Il tradimento delle immagini”, con la rappresentazione di una pipa accompagnata dalla frase “Questa non è una pipa”, sfidano lo spettatore a interrogarsi sulla natura della realtà e della rappresentazione.

Altri artisti importanti del movimento surrealista includono Max Ernst, Man Ray, Leonora Carrington e André Masson, ognuno dei quali ha contribuito con la propria visione unica e innovativa all’evoluzione dell’arte surrealista.

Impatto Culturale e Eredità

L’eredità del surrealismo si estende ben oltre il mondo dell’arte, influenzando una vasta gamma di discipline creative e intellettuali. La sua esplorazione dell’inconscio ha avuto un impatto significativo sulla psicologia e sulla teoria della mente, contribuendo alla nascita di nuove idee e approcci nella comprensione della mente umana.

Inoltre, il surrealismo ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare e nell’immaginario collettivo. Elementi surrealisti sono spesso presenti nel cinema, con registi come Luis Buñuel che hanno adottato approcci surrealisti nella loro arte. Anche nella musica, nella letteratura e persino nella moda, si possono trovare tracce dell’influenza surrealista.

Il surrealismo rimane uno dei movimenti artistici più influenti e affascinanti del XX secolo. Attraverso la sua esplorazione dell’inconscio e della dimensione onirica, ha aperto nuove strade per l’espressione creativa e ha sfidato le convenzioni della realtà razionale. La sua eredità continua a vivere nell’arte contemporanea e nella cultura popolare, dimostrando la sua duratura rilevanza e influenza nel mondo moderno.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/illustrations/libro-vecchio-surreale-fantasia-863418/]

 

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La compassione fa dormire meglio?

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La Compassione fa Dormire Meglio? Scopri il Collegamento tra Empatia e Qualità del Sonno

La compassione è un tratto umano fondamentale che spesso associamo alla gentilezza, all’altruismo e all’empatia. La compassione fa dormire meglio? Questo è un argomento intrigante che merita un’indagine più approfondita. In questo articolo, esploreremo la relazione tra la compassione e la qualità del sonno, evidenziando le scoperte scientifiche più recenti e fornendo consigli pratici su come coltivare un atteggiamento compassionevole per migliorare il riposo notturno.

La Scienza dietro la Compassione e il Sonno

Numerose ricerche hanno esaminato i benefici della compassione sulla salute mentale e fisica, ma solo di recente gli scienziati hanno iniziato a esplorare il suo legame con il sonno. Uno studio condotto presso l’Università di Berkeley ha scoperto che le persone che praticano la compassione e la gentilezza verso gli altri tendono ad avere un sonno più riposante e di migliore qualità. Questo può essere attribuito al fatto che la compassione riduce lo stress e promuove sentimenti positivi, entrambi fattori che favoriscono un sonno tranquillo.

La ricerca ha anche dimostrato che l’empatia e la compassione possono influenzare l’attività cerebrale durante il sonno. Uno studio condotto presso l’Università della California ha rilevato che le persone con maggiore empatia mostravano onde cerebrali più lente durante il sonno profondo, indicando un riposo più rigenerativo. Questo suggerisce che la capacità di connettersi emotivamente con gli altri potrebbe anche tradursi in benefici per il sonno.

Un altro aspetto interessante riguarda il ruolo della compassione nel ridurre l’insonnia e migliorare la durata complessiva del sonno. Uno studio condotto presso l’Università del Texas ha rilevato che le persone che praticavano la compassione avevano meno probabilità di soffrire di insonnia cronica e tendevano ad avere un sonno più lungo e soddisfacente.

Come Coltivare la Compassione per Migliorare il Sonno

Ora che abbiamo esaminato la ricerca che collega la compassione al sonno, è il momento di esplorare come possiamo coltivare un atteggiamento più compassionevole nella nostra vita quotidiana per migliorare la qualità del nostro riposo notturno. Ecco alcuni suggerimenti pratici:

1. Pratica la Gentilezza verso Te Stesso

La compassione inizia con la gentilezza verso noi stessi. Pratica l’autocompassione, sii gentile con te stesso quando commetti errori o affronti sfide. Impara a trattarti con amore e rispetto, proprio come faresti con un amico caro.

2. Fai Atti di Gentilezza verso gli Altri

Mostrare gentilezza verso gli altri è un modo potente per coltivare la compassione. Cerca di fare atti gentili ogni giorno, anche se sono piccole azioni come tenere la porta aperta per qualcuno o fare un complimento sincero a un collega.

3. Pratica la Gratitudine

Essere grati per ciò che hai nella vita può aumentare i sentimenti di compassione e benessere emotivo. Dedica del tempo ogni giorno a riflettere su ciò per cui sei grato e apprezza le piccole gioie che ti circondano.

4. Sviluppa l’Empatia

L’empatia è fondamentale per la compassione. Cerca di metterti nei panni degli altri e di comprendere i loro sentimenti e le loro prospettive. Ascolta attivamente e cerca di offrire sostegno quando necessario.

5. Pratica la Mindfulness

La mindfulness può aiutarti a coltivare la compassione focalizzando la tua attenzione sul momento presente in modo gentile e non giudicante. La pratica della mindfulness può ridurre lo stress e promuovere la tranquillità mentale, preparandoti per un sonno più riposante.

6. Fai Volontariato

Il volontariato è un ottimo modo per mettere in pratica la compassione e contribuire al benessere degli altri. Trova un’organizzazione o una causa che ti stia a cuore e dedica del tempo a fare del bene nella tua comunità.

La compassione può svolgere un ruolo significativo nella qualità del nostro sonno. Le persone che praticano la gentilezza, l’empatia e la gratitudine tendono ad avere un sonno più riposante e soddisfacente. Coltivare un atteggiamento compassionevole verso se stessi e gli altri può portare a numerosi benefici per la salute mentale e fisica, inclusa una migliore qualità del sonno. Quindi, la prossima volta che ti trovi a lottare con l’insonnia o il riposo disturbato, considera di coltivare un cuore compassionevole e osserva come può influenzare positivamente il tuo sonno e il tuo benessere generale.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/padre-bambino-ritratto-infante-22194/]

 

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I pregiudizi delle donne over 65

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I pregiudizi delle donne over 65

Sfatare i pregiudizi sulle donne over 65: Una prospettiva illuminante

Nell’era moderna, in cui la società cerca costantemente di abbracciare la diversità e di promuovere l’inclusione, rimane ancora un aspetto che spesso viene trascurato: i pregiudizi verso le donne anziane, in particolare quelle oltre i 65 anni. Questo segmento della popolazione è spesso oggetto di stereotipi e discriminazioni basate sull’età e sul genere, che possono avere conseguenze negative sulla loro autostima, sulle opportunità di lavoro e sul loro benessere complessivo. È importante esaminare questi pregiudizi, smontarli e promuovere una visione più equa e inclusiva delle donne over 65.

I pregiudizi comuni sulle donne over 65

Prima di tutto, è essenziale comprendere quali siano i pregiudizi più diffusi nei confronti delle donne anziane. Uno dei più comuni è il concetto che le donne oltre i 65 anni siano meno capaci o meno interessanti rispetto alle donne più giovani. Questo pregiudizio si basa su stereotipi radicati nella società che associano il valore di una donna alla sua giovinezza e al suo aspetto fisico, piuttosto che alle sue capacità intellettuali o alla sua esperienza di vita.

Un altro pregiudizio diffuso è che le donne over 65 siano meno attive o meno capaci di adattarsi ai cambiamenti rispetto alle generazioni più giovani. Questo preconcetto può portare a una sottovalutazione delle competenze e delle risorse delle donne anziane, limitandone le opportunità di partecipare pienamente alla società e al mondo del lavoro.

Sfide e opportunità per le donne over 65

Nonostante i pregiudizi, le donne over 65 affrontano molte sfide e opportunità uniche. Da un lato, possono incontrare difficoltà nell’accesso al lavoro o nell’ottenere opportunità di carriera significative, a causa della percezione diffusa che siano meno produttive o meno capaci rispetto ai loro colleghi più giovani. Dall’altro lato, le donne anziane possono godere di una vasta esperienza di vita, di una rete sociale consolidata e di una maggiore libertà finanziaria, che può aprir loro nuove opportunità di contribuire alla società e di perseguire passioni personali.

Promuovere una visione più equa e inclusiva

Per superare i pregiudizi nei confronti delle donne over 65, è fondamentale promuovere una visione più equa e inclusiva dell’invecchiamento. Ciò significa riconoscere il valore unico che ogni individuo porta con sé, indipendentemente dall’età o dal genere. Le donne anziane devono essere viste e trattate come individui pienamente capaci e meritevoli di rispetto e dignità, con tanto da offrire alla società in termini di saggezza, esperienza e prospettive uniche.

Inoltre, è importante implementare politiche e programmi che favoriscano l’inclusione e l’empowerment delle donne anziane. Questo potrebbe includere l’accesso a opportunità di formazione e riqualificazione professionale, programmi di mentoring intergenerazionali e campagne di sensibilizzazione per contrastare i pregiudizi basati sull’età e sul genere.

E’ imperativo smontare i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti delle donne over 65 e promuovere una visione più equa e inclusiva dell’invecchiamento. Le donne anziane hanno molto da offrire alla società e meritano di essere rispettate e valorizzate per le loro competenze, la loro esperienza e la loro saggezza. Solo attraverso un impegno collettivo per abbattere i pregiudizi e promuovere l’inclusione possiamo creare una società più giusta e accogliente per tutte le età e per entrambi i sessi.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/amore-romanza-insieme-uomini-donne-4552087/]

 

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