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Salvini posta il video sul Coronavirus: ma è una bufala

Salvini e la Lega all’attacco sul video del virus di TG Leonardo, ma è una bufala. E’ stato confermato dagli scienziati: il virus è di derivazione naturale.

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Salvini posta il video sul Coronavirus ma è una bufala

Salvini rilancia il video sulla creazione del virus in laboratorio

Nella giornata di ieri, 25 marzo, ha cominciato a circolare sui social un video che fa riferimento a un servizio del Tgr Leonardo su Rai 3, andato in onda il 16 novembre di 5 anni fa. Nel video in questione si parla proprio di un “supervirus” ottenuto nei laboratori dai ricercatori cinesi, creando una combinazione tra un coronavirus presente in una specie di pipistrelli, per l’esattezza una proteina, con quello dei topi già infettati con il virus della Sars.

Nello stesso servizio si fa anche riferimento alla preoccupazione degli studiosi a livello internazionale sulla necessità di creare in laboratorio tali combinazioni biologiche, potenzialmente pericolose per l’uomo. Questo video è stato riproposto anche da Matteo Salvini.

Salvini infatti ha subito rilanciato sulla sua pagina Facebook questo video, chiedendo al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro degli Esteri di Maio, di fare chiarezza sulla vicenda. La Lega ha espressamente fatto un’interpellanza urgente tramite il capogruppo Zoffili, chiedendo in commissione al Ministro Di Maio di rivolgersi alle autorità cinesi perché chiariscano la loro posizione. Sulla questione sono determinati, insieme a Fdl e alla stessa leader Giorgia Meloni, a far emergere la verità.

Per gli studiosi non si tratta del virus Covid-19

La smentita sul fatto che il video faccia riferimento al Covid-19 e all’attuale pandemia in atto, è arrivata nella stessa giornata di ieri dagli stessi studiosi. Tra questi ci sono virologi e studiosi sia che italiani che di fama internazionale. Sono tutti d’accordo senza dubbio sul fatto che l’attuale coronavirus non è stato frutto di ingegneria da laboratorio, ma è di origine naturale.

Lo afferma lo stesso divulgatore scientifico e accademico Roberto Burioni, che etichetta il video senza ombra di dubbio come una “scemenza”. Lo scrive sul suo profilo Twitter a chiare lettere che secondo studi recenti “purtroppo” è di derivazione naturale, evidenziando anche un allegato che fa riferimento alla ricerca e lo attesta scientificamente. In breve ha smontato tutta la tesi dell’origine del virus in un qualsiasi laboratorio, compreso quello cinese.

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Gli ha fatto eco un illustre docente della Templey University negli Stati Uniti, il professor Enrico Bucci, epidemiologo, che ha parlato a RaiNews24 con il giornalista Gerardo D’Amico:” il virus Covid-19 non è stato assolutamente creato in laboratorio dai cinesi, anzi è frutta di una combinazione, per quanto rara, dovuta alla naturale selezione“.
Altri studiosi continuano a smentire un eventuale dolo da parte dei ricercatori cinesi nella creazione del virus, tranquillizzando gli utenti che continuano a condividere il video con un interrogativo inquietante, ma ingiustificato a livello scientifico.

FONTE FOTO: www.facebook.com/salviniofficial/photos/a.278194028154/10157462512163155/?type=3&theater

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28 Comments

28 Comments

  1. Walter Zanier

    2 Aprile 2020 at 17:51

    Oggi dicono che è una bufola, ma a suo tempo nessuno a detto niente e sono gli stessi che dicevano che questa è una semplice influenza, ma sono credibili tanti di questi “esperti”. Lavorino e stiano zitti!

  2. Serena Frattini

    30 Marzo 2020 at 17:33

    Non ho parole

  3. stefano

    28 Marzo 2020 at 19:18

    Dalle fabbriche cinesi arriveranno milioni di mascherine per noi. Dalle casse cinesi arriveranno miliardi di Euro per investimenti post pandemia. Dalle donne cinesi arriveranno migliaia di figli e figlie per comprare bar, negozi e aziende ecc ecc ecc. con questi interessi in ballo come pensate che qualcuno possa veramente pensare di accusare la Cina in un momento del genere? (Comunque…. la coincidenza che l’unico bio laboratorio cinese si trovi in quella famosa città….. comunque….. la coincidenza che li dentro studiavano come la Sars potesse passare all’uomo…. comunque… noi persone normali non la sapremo mai la verità… tanto meno dai vari papaveri scientifici che parlano e parlano e parlano in tv)

    • stefano

      28 Marzo 2020 at 19:35

      Mi son letto tutto l’articolo scientifico e a dire il vero è pieno di “forse” di “probabilmente” di “è improbabile che”

  4. stefano

    30 Marzo 2020 at 14:42

    Dalle fabbriche cinesi arriveranno milioni di mascherine per noi. Dalle casse cinesi arriveranno miliardi di Euro per investimenti post pandemia. Dalle donne cinesi arriveranno migliaia di figli e figlie per comprare bar, negozi e aziende ecc ecc ecc. con questi interessi in ballo come pensate che qualcuno possa veramente pensare di accusare la Cina in un momento del genere? (Comunque…. la coincidenza che l’unico bio laboratorio cinese si trovi in quella famosa città….. comunque….. la coincidenza che li dentro studiavano come la Sars potesse passare all’uomo…. comunque… noi persone normali non la sapremo mai la verità… tanto meno dai vari papaveri scientifici che parlano e parlano e parlano in tv)

    • stefano

      30 Marzo 2020 at 14:42

      Mi son letto tutto l’articolo scientifico e a dire il vero è pieno di “forse” di “probabilmente” di “è improbabile che”

  5. Macri Aldo

    27 Marzo 2020 at 19:40

    Certamente un commento dei cinesi sarebbe opportuno. La coincidenza della stessa città di origine andrebbe chiarita, anche perche’ alle coincidenze, in questo campo, pochi credono.

  6. Fabrizio Santoni

    27 Marzo 2020 at 19:22

    Se la notizia divulgata da Salvini è una “bufala” mi aspetto una denuncia da parte di chi lo contesta; per ora a me non risulta, sbrigatevi perché la questione è importante.
    E’ comunque un po’ strano che il virus abbia contaminato il mondo intero, mentre in Cina avrebbe contagiato una sola provincia e ora sarebbe totalmente debellato: il virus ha contagiato alla breve Milano, Nuova York, San Francisco risparmiando Canton, Shanghai Hong kong, sarà…

  7. ulderico ravasio

    27 Marzo 2020 at 17:12

    mi sembra giusto approfondire. sentiamo che ci dicono i cinesi

    • Maurizio Giovanni Scuri

      28 Marzo 2020 at 12:00

      BURIONI? Quello che diceva che il rischio in Italia era pari a ZERO?
      Non sto a questionare sul fatto che il video possa essere o meno vero, però perché cinque anni fa quando è stato editato dalla RAI, nessuno ha detto niente?
      Maurizio SCURI – Busto Arsizio

  8. Cesare MARINUCCI

    27 Marzo 2020 at 16:43

    Io non ci capisco più nulla ma se veramente quel video del 2015 è solo una grande bufala perché i Cinesi stessi non lo smentiscono apertamente riferendoci in verità di cosa si trattava nel video ?

    • Gianfranco Grilli

      27 Marzo 2020 at 18:14

      Non è per niente una bufala, è la verità, le ricerche di armi biologiche sono in corso da tanto tempo, gli studiosi si affannano a negare la verità perché sicuramente hanno avuto delle direttive di non diffondere panico. Riguardo agli studi ce n’è solo uno, fatto K. Andersen e la sua equipe e pubblicato su Naturale Medecine ma non è stato fatto alcun confronto tra il Covid 19 ed il SHC014 creato in laboratorio.

  9. Renzo

    27 Marzo 2020 at 16:31

    il fatto che abbia avuto origine a Wuang. allora é una coincidenza…?

  10. Ugo Sergio

    27 Marzo 2020 at 15:59

    Il fatto che tra i sintomi che sono prettamente di origine respiratoria ci sia inibizione dell’OLFATTO e del GUSTO senza voler fare della fanta politica e nell’addossare colpe a un Paese od a quell’altro, pone dei dubbi sulla origine naturale del fenomeno. Casuale e determinata da parecchi eventi certamente come la proliferazione del pulviscolo atmosferico, e non mi tolgo dalla testa che il meccanismo di trasporto nel cosmo della vita non possa replicarsi per il trasporto della morte. Oltretutto una marea di studiosi che appaiono ai media non sono espressione di ricercatori sul campo che esperiscono anche nuovi approci al problema come altri meccanismi di difesa dell’organismo umano, come la membrana cellulare ed i recettori e dosatori neuronici. Per cui tutto l’insieme a me pare un grossissima BUFALA visto che l’atteggiamento generala mi sembra : ASPETTANDO GODEAU. MARINONI

  11. Giuseppe

    27 Marzo 2020 at 15:59

    Allora sulla,altro video del 20 marzo ? Questa storia delle bufale non mi convince anche perché i cari amici Cinesi hanno occultato la verità al mondo intero su questo virus per troppo tempo…

  12. carmine Barone

    27 Marzo 2020 at 15:51

    salvini e una xxxxx!!!

  13. Macri Aldo

    30 Marzo 2020 at 14:42

    Certamente un commento dei cinesi sarebbe opportuno. La coincidenza della stessa città di origine andrebbe chiarita, anche perche’ alle coincidenze, in questo campo, pochi credono.

  14. Fabrizio Santoni

    30 Marzo 2020 at 14:42

    Se la notizia divulgata da Salvini è una “bufala” mi aspetto una denuncia da parte di chi lo contesta; per ora a me non risulta, sbrigatevi perché la questione è importante.
    E’ comunque un po’ strano che il virus abbia contaminato il mondo intero, mentre in Cina avrebbe contagiato una sola provincia e ora sarebbe totalmente debellato: il virus ha contagiato alla breve Milano, Nuova York, San Francisco risparmiando Canton, Shanghai Hong kong, sarà…

  15. rinaldi riccardo

    27 Marzo 2020 at 14:55

    Salvini non può sostituirsi agli specialisti ma in virù di quel video del 2015 dove,sempre dal mondo scientifico,si manifestavano delle perplessità,nulla osta,senza accusare nessuno,a volere dei chiarimenti

  16. ulderico ravasio

    30 Marzo 2020 at 14:42

    mi sembra giusto approfondire. sentiamo che ci dicono i cinesi

    • Maurizio Giovanni Scuri

      30 Marzo 2020 at 14:42

      BURIONI? Quello che diceva che il rischio in Italia era pari a ZERO?
      Non sto a questionare sul fatto che il video possa essere o meno vero, però perché cinque anni fa quando è stato editato dalla RAI, nessuno ha detto niente?
      Maurizio SCURI – Busto Arsizio

  17. Cesare MARINUCCI

    30 Marzo 2020 at 14:42

    Io non ci capisco più nulla ma se veramente quel video del 2015 è solo una grande bufala perché i Cinesi stessi non lo smentiscono apertamente riferendoci in verità di cosa si trattava nel video ?

    • Gianfranco Grilli

      30 Marzo 2020 at 14:42

      Non è per niente una bufala, è la verità, le ricerche di armi biologiche sono in corso da tanto tempo, gli studiosi si affannano a negare la verità perché sicuramente hanno avuto delle direttive di non diffondere panico. Riguardo agli studi ce n’è solo uno, fatto K. Andersen e la sua equipe e pubblicato su Naturale Medecine ma non è stato fatto alcun confronto tra il Covid 19 ed il SHC014 creato in laboratorio.

  18. Renzo

    30 Marzo 2020 at 14:42

    il fatto che abbia avuto origine a Wuang. allora é una coincidenza…?

  19. Ugo Sergio

    30 Marzo 2020 at 14:42

    Il fatto che tra i sintomi che sono prettamente di origine respiratoria ci sia inibizione dell’OLFATTO e del GUSTO senza voler fare della fanta politica e nell’addossare colpe a un Paese od a quell’altro, pone dei dubbi sulla origine naturale del fenomeno. Casuale e determinata da parecchi eventi certamente come la proliferazione del pulviscolo atmosferico, e non mi tolgo dalla testa che il meccanismo di trasporto nel cosmo della vita non possa replicarsi per il trasporto della morte. Oltretutto una marea di studiosi che appaiono ai media non sono espressione di ricercatori sul campo che esperiscono anche nuovi approci al problema come altri meccanismi di difesa dell’organismo umano, come la membrana cellulare ed i recettori e dosatori neuronici. Per cui tutto l’insieme a me pare un grossissima BUFALA visto che l’atteggiamento generala mi sembra : ASPETTANDO GODEAU. MARINONI

  20. Giuseppe

    30 Marzo 2020 at 14:42

    Allora sulla,altro video del 20 marzo ? Questa storia delle bufale non mi convince anche perché i cari amici Cinesi hanno occultato la verità al mondo intero su questo virus per troppo tempo…

  21. carmine Barone

    30 Marzo 2020 at 14:42

    salvini e una xxxxx!!!

  22. rinaldi riccardo

    30 Marzo 2020 at 14:42

    Salvini non può sostituirsi agli specialisti ma in virù di quel video del 2015 dove,sempre dal mondo scientifico,si manifestavano delle perplessità,nulla osta,senza accusare nessuno,a volere dei chiarimenti

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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto

Il giocatore dell’Inter Acerbi assolto

Nel mondo dello sport, ogni tanto emergono controversie che scuotono gli appassionati e la comunità sportiva nel suo complesso. Una di queste situazioni si è verificata recentemente nel calcio italiano, coinvolgendo due giocatori di spicco: Juan Jesus del Napoli e Francesco Acerbi dell’Inter. La controversia è stata generata da presunte accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi nei confronti di Juan Jesus durante un incontro sul campo. Tuttavia, dopo un’attenta indagine, nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto. Le autorità sottolineano la mancanza di prove concrete a sostegno delle accuse.

Questa vicenda ha suscitato grande interesse e dibattito nell’ambito del calcio italiano e internazionale, con molti media che hanno seguito da vicino lo sviluppo della situazione. Tuttavia, è importante analizzare i fatti in modo obiettivo e approfondito, evitando di lasciarsi trascinare da speculazioni e rumor. In questo articolo, esamineremo attentamente gli eventi che hanno portato a questa controversia, analizzando le prove disponibili e le conclusioni delle autorità competenti.

Il diverbio

La vicenda ha avuto origine durante un match di alto profilo tra Napoli e Inter, due delle squadre più importanti della Serie A italiana. Durante la partita, si è verificato un alterco tra Juan Jesus e Francesco Acerbi, che ha attirato l’attenzione degli spettatori e dei media. In seguito alla partita, sono emerse voci secondo cui Acerbi avrebbe rivolto insulti razzisti a Juan Jesus durante l’incontro. Queste accuse hanno immediatamente scatenato una forte reazione da parte dell’opinione pubblica e dei dirigenti sportivi, che hanno chiesto un’indagine approfondita sull’incidente.

Le autorità competenti hanno avviato un’indagine immediata per fare chiarezza sulla situazione. Sono stati interpellati arbitri, giocatori e testimoni oculari presenti durante la partita al fine di raccogliere prove e testimonianze utili per stabilire la verità. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi, non è emerso alcun elemento che confermasse le accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi. Le testimonianze raccolte non hanno fornito alcun riscontro sostanziale alle accuse, e le immagini delle telecamere presenti allo stadio non hanno rilevato comportamenti sospetti o discriminatori da parte del giocatore dell’Inter.

Mancanza di prove concrete

Di fronte alla mancanza di prove concrete, le autorità incaricate dell’indagine hanno concluso che non vi erano elementi sufficienti per sostenere le accuse di razzismo nei confronti di Acerbi. Questa decisione ha sollevato un sospiro di sollievo tra i sostenitori dell’Inter e ha posto fine alla speculazione mediatica che aveva circondato l’incidente. Tuttavia, è importante sottolineare che la questione del razzismo nello sport resta un tema di grande importanza e sensibilità, e deve essere affrontato con la massima serietà e determinazione.

La controversia tra Juan Jesus e Francesco Acerbi ha messo in luce l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con una mentalità aperta e inclusiva. Sebbene in questo caso specifico non siano emerse prove di comportamento razzista, è fondamentale rimanere vigili e pronti a intervenire ogni volta che si verificano episodi di discriminazione o intolleranza. Le squadre, le istituzioni sportive e gli organi preposti devono lavorare insieme per promuovere un ambiente di gioco sano e rispettoso, in cui ogni giocatore si senta al sicuro e rispettato.

Sport e razzismo

La vicenda che ha coinvolto Juan Jesus e Francesco Acerbi ha evidenziato l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con responsabilità e determinazione. Sebbene le accuse di comportamento razzista nei confronti di Acerbi siano state respinte per mancanza di prove, questo episodio ci ricorda che il lavoro per combattere il razzismo nello sport è tutt’altro che concluso. È fondamentale continuare a sensibilizzare giocatori, tifosi e dirigenti sulle conseguenze negative del razzismo e lavorare insieme per creare un ambiente di gioco inclusivo e rispettoso per tutti. Solo così possiamo assicurare che lo sport rimanga un veicolo di unità e integrazione, capace di superare le barriere culturali e promuovere valori universali di solidarietà e tolleranza.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/martelletto-giustizia-giudice-7499911/]

 

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Crolla il ponte di Baltimora per un’urto con una nave cargo

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Crolla il ponte di Baltimora per un'urto con una nave cargo

Il recente crollo del ponte a Baltimora ha scosso gli Stati Uniti, suscitando preoccupazione e interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture. L’incidente è stato causato dall’urto di una nave cargo, che ha portato al cedimento del ponte, generando conseguenze disastrose. In questo articolo, esploreremo gli eventi che hanno portato a questa tragedia, le sue implicazioni e le misure necessarie per prevenire simili incidenti in futuro.

La Cronaca dell’Incidente

La città di Baltimora è stata scossa da un evento tragico quando un ponte importante è crollato dopo essere stato colpito da una nave cargo. L’incidente ha avuto luogo durante le operazioni di navigazione della nave nel porto di Baltimora. Secondo i rapporti preliminari, la nave ha perso il controllo a causa di condizioni meteorologiche avverse o guasti tecnici, finendo per urtare violentemente contro il pilone centrale del ponte.

Le immagini e i video dell’incidente hanno rapidamente fatto il giro dei media e dei social media, mostrando la devastazione causata dal crollo del ponte e l’impatto sulla circolazione stradale e marittima della zona. Le autorità locali hanno prontamente avviato operazioni di soccorso e recupero, ma il bilancio delle vittime è risultato tragico, con numerose persone ferite e alcune purtroppo decedute.

Le Cause dell’Incidente

Le indagini sull’incidente sono ancora in corso, ma finora sembra che una combinazione di fattori abbia contribuito alla tragedia. Le condizioni meteorologiche avverse potrebbero aver compromesso la visibilità e la manovrabilità della nave, mentre guasti tecnici o errori umani potrebbero aver aggravato la situazione. È chiaro che la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime deve essere rafforzata per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.

Implicazioni e Conseguenze

L’urto della nave cargo e il conseguente crollo del ponte hanno avuto una serie di conseguenze immediate e a lungo termine. Oltre alle perdite umane e ai danni materiali, l’incidente ha interrotto la circolazione stradale e marittima nella zona, con ripercussioni sul trasporto di merci e sulle attività economiche locali. Inoltre, ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture in tutta la nazione, mettendo in evidenza la necessità di un’attenta manutenzione e supervisione.

Misure di Prevenzione e Sicurezza

Per prevenire futuri incidenti simili, è fondamentale adottare misure efficaci di prevenzione e sicurezza. Queste possono includere controlli più rigorosi sulle condizioni delle navi e delle infrastrutture portuali, la formazione adeguata degli equipaggi e l’implementazione di tecnologie avanzate per monitorare e gestire il traffico marittimo. Inoltre, è essenziale migliorare la manutenzione e il monitoraggio delle infrastrutture esistenti per garantire la loro sicurezza e integrità a lungo termine.

L’incidente del crollo del ponte a Baltimora è stato un evento tragico che ha messo in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza e prevenzione. È fondamentale che le autorità locali e nazionali agiscano prontamente per implementare le raccomandazioni emerse dalle indagini sull’incidente e per garantire la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime in tutto il paese. Solo attraverso un impegno congiunto e un investimento continuo nella sicurezza delle infrastrutture possiamo evitare tragedie simili e proteggere le vite e le proprietà dei nostri cittadini.

 

[fonte immagine: https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/usa-ponte-baltimora-crolla-schianto-nave_79670268-202402k.shtml]

 

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Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

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Cosa succede se si affida un satellite all'intelligenza artificiale?

Nel vasto regno dello spazio, l’unione tra la tecnologia spaziale e l’intelligenza artificiale sta aprendo nuove frontiere e offrendo soluzioni innovative. Uno degli sviluppi più significativi di questa convergenza è l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale (IA). Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?

Il matrimonio tra spazio e IA

Gli satelliti sono stati a lungo strumenti vitali per esplorare e comprendere lo spazio, oltre che per fornire servizi essenziali sulla Terra, come la comunicazione, la navigazione e l’osservazione della Terra. Tuttavia, i tradizionali satelliti sono stati progettati con sistemi di controllo e monitoraggio umani. Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale offre la capacità di elaborare enormi quantità di dati in tempo reale, di apprendere da essi e di prendere decisioni autonome. Applicata ai satelliti, l’IA consente una maggiore autonomia operativa, riducendo la dipendenza dai comandi umani e consentendo una risposta più rapida agli eventi in tempo reale.

Applicazioni dei satelliti con intelligenza artificiale

1. Osservazione della Terra: Gli satelliti dotati di IA possono analizzare i dati raccolti dalle immagini satellitari per rilevare cambiamenti ambientali, monitorare il clima, identificare fenomeni naturali e fornire informazioni cruciali per la gestione delle risorse naturali e la mitigazione dei disastri.

2. Navigazione spaziale: L’IA può ottimizzare le rotte dei satelliti per massimizzare l’efficienza energetica e ridurre il rischio di collisioni nello spazio congestionato.

3. Comunicazioni: L’IA può migliorare la gestione delle reti satellitari, ottimizzando la distribuzione delle risorse e garantendo una connettività affidabile anche nelle condizioni più sfavorevoli.

4. Esplorazione spaziale: L’intelligenza artificiale può consentire ai satelliti di adattarsi e reagire autonomamente alle condizioni ambientali in esplorazioni oltre il nostro sistema solare, rendendo possibili missioni più complesse e ambiziose.

Vantaggi dell’IA nei satelliti

– Riduzione dei costi: Con l’IA, i satelliti possono operare in modo più efficiente, riducendo la necessità di costose missioni di manutenzione e aggiornamento.

– Risposta rapida: Grazie alla capacità di elaborazione in tempo reale, i satelliti con IA possono rilevare e rispondere agli eventi quasi istantaneamente, consentendo una migliore gestione delle emergenze e delle crisi.

– Miglioramento delle prestazioni: L’IA può ottimizzare le operazioni dei satelliti, migliorando la precisione delle misurazioni e l’affidabilità dei servizi forniti.

Sfide e considerazioni etiche

Nonostante i numerosi vantaggi, l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale solleva anche alcune sfide e preoccupazioni:

– Affidabilità: L’affidabilità dei sistemi basati sull’IA è ancora soggetta a questioni di sicurezza e robustezza. Un malfunzionamento dell’IA potrebbe avere gravi conseguenze.

– Privacy e sicurezza: L’uso dell’IA nei satelliti potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati, specialmente quando si tratta di immagini satellitari ad alta risoluzione.

– Responsabilità: Chi è responsabile in caso di errori o danni causati da decisioni autonome prese dall’IA a bordo dei satelliti? Questa è una domanda importante che richiede una risposta chiara.

Affidare un satellite all’intelligenza artificiale apre un mondo di possibilità nel campo dell’esplorazione spaziale, delle telecomunicazioni e dell’osservazione della Terra. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide tecniche, etiche e legali associate a questa convergenza. Con una corretta gestione e un’attenta considerazione degli impatti, l’IA potrebbe trasformare radicalmente il settore spaziale, portando a nuove scoperte e benefici per l’umanità.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/terra-spazio-satelliti-monitoraggio-79533/]

 

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