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Cristalloterapia: che cos’è e a cosa serve?
Ormai sempre più di frequente si parla di cristalloterapia, ma cos’è, come funziona e quali sono i suoi potenziali benefici? Scopriamolo insieme.
Si sente sempre più spesso parlare di cristalloterapia, una medicina alternativa che, a detta dei suoi sostenitori, influenza l’aura rimuovendo i blocchi e riequilibrando l’energia attraverso il contatto con pietre dure e cristalli. Vediamo insieme come funziona, e quali sono i suoi utilizzi e benefici.
Che cos’è la cristalloterapia?
La cristalloterapia è una medicina alternativa di origine indiana che utilizza il posizionamento di cristalli sopra o vicino al corpo per riportarlo in uno stato di armonia e di benessere. Questa disciplina si basa su semplici postulati. Il primo è che ogni corpo possiede un proprio centro energetico, detto chakra, che interagisce con l’energia universale e con altri corpi. Ogni corpo umano è in grado di assorbire energie senza accorgersene.
Il secondo afferma che i disturbi sia psichici che fisici non sono che uno squilibrio energetico tra l’uomo e l’ambiente. Il terzo principio della cristalloterapia afferma che per debellare il malessere si deve riequilibrare questo flusso energetico.
L’ultimo postulato afferma che i cristalli trasmettono vibrazioni energetiche che, riflettendosi sui flussi energetici umani, ne amplificano oppure riducono l’intensità.
La cristalloterapia è praticata fin dai tempi più remoti da diversi popoli, che hanno conferito una valenza magico religiosa alle gemme per il colore, la luce e la trasparenza, credendo di scorgervi le energie necessarie per vincere disgrazie e malattie.
Tuttavia, va ricordato che si tratta di una terapia alternativa che non è basata su fondamenti di tipo scientifico.
Cristalloterapia: come funziona?
La cristalloterapia, come si intuisce dal nome, ricorre all’uso di cristalli curativi o energetici, dotati di una precisa vibrazione che li rende capaci di trasformare e influenzare l’energia degli ambienti e la propria energia interiore. In sostanza, i cristalli aiutano a sbloccare e a dirigere l’energia dove è più necessaria.
A tal fine bisogna mettere a contatto i chakra con determinati cristalli, ognuno dei quali sprigiona un’energia che cura un disturbo. Il primo chakra si trova alla base della colonna vertebrale, il secondo nella zona lombare, il terzo al di sopra dell’ombelico, il quarto nel centro del petto, il quinto a livello della tiroide, il sesto corrisponde al terzo occhio e il settimo alla parte più alta della testa.
Il potere energetico di ogni cristallo
Abbiamo detto che ogni cristallo ha un potere energetico che si diversifica in base al colore della pietra.
I cristalli rossi, come il rubino e la tormalina, sarebbero in grado di stimolare la circolazione e combattere la debolezza fisica e mentale. I cristalli blu, come acquamarina, lapislazzuli, zaffiro, invece, allevierebbero dolori e crampi. Le pietre verdi, come smeraldo e tormalina verde, avrebbero potere disintossicante.
I cristalli arancioni, quali opale, topazio e corniola, andrebbero ad agire su metabolismo, polmoni e cuore e sui dolori.
Ancora, i cristalli gialli, come quarzo citrino e granato, sarebbero depurativi e agirebbero sulla digestione e sull’intestino, nonchè sul sistema immunitario.
Le pietre viola, come ametista, fluorite viola, sarebbero invece in grado di combattere stanchezza e stress
I cristalli neri, onice, tormalina nera, normalizzano le energie.
Infine, si dice che i cristalli trasparenti potenzino le virtù terapeutiche degli altri.
Tra le virtù dei cristalli, la loro capacità provata di proteggere dalle onde elettromagnetiche.
Come utilizzare i cristalli
Esistono varie tecniche per sfruttare le proprietà energetiche dei cristalli, i quali possono essere utilizzati anche da chi è meno esperto. Alcuni cristalli sono difficili da trovare, altri, invece, sono molto più comuni, come l’ametista o il quarzo ialino.
Il cristallo può essere applicato direttamente sulla pelle, o indossato come gioiello/amuleto, o posizionato vicino al corpo. Se, ad esempio, si tiene vicino al letto o sotto al cuscino un cristallo come l’ametista o il quarzo rosa, questo permetterà dormire sonni tranquilli e regolari, mentre una labradorite potenzia l’attività onirica.
I cristalli possono essere utilizzati anche quando si pratica la meditazione o gli esercizi di visualizzazione; si dice infatti che aiutano a focalizzare l’attenzione e a facilitare lo stato meditativo e di visualizzazione. La selenite, ad esempio, consente di entrare in contatto con la parte più intima di sè.
Infine, i cristalli possono essere utilizzati per creare un elisir. Ad esempio, potete mettere il quarzo ialino per qualche ora dentro un bicchiere di vetro e bere l’acqua caricata con la sua energia. Bisogna però fare attenzione alla scelta del cristallo perché non tutti si sposano con l’elemento acqua.
Come scegliere il cristallo giusto per sé
Per trovare il cristallo adatto a sé ci si può rivolgere ad una persona esperta, ma lo si può anche sperimentare sulla propria pelle. Ci si può lasciare guidare dall’intuito: basta chiudere gli occhi e passare la mano sopra i diversi cristalli e scegliere quello che sta emanando più calore o che ci invia qualche particolare sensazione.
Una volta scelto il cristallo è importante pulirlo. Per farlo, si può accendere un incenso e passare il fumo intorno al cristallo; esporre il cristallo alla luce della luna (meglio se in fase crescente o piena); usare dei suoni come la campana tibetana o il canto. Si usa anche passare il cristallo sotto l’acqua corrente o immergerlo in acqua salata ma non tutti i cristalli sono adatti a questo tipo di pulizia; potrebbero rovinarsi.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/agata-carneola-carneola-calcolo-3435866/]
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Il Surrealismo
Surrealismo: L’Arte del Sogno e dell’Inconscio
Il surrealismo è un movimento artistico che ha scosso le fondamenta dell’arte nel XX secolo, portando alla ribalta visioni oniriche, irrazionalità e l’inconscio. Questo movimento non solo ha rivoluzionato il mondo dell’arte, ma ha anche influenzato la letteratura, il cinema e persino la psicologia. In questo articolo approfondiremo l’origine, i principali artisti e le caratteristiche del surrealismo, esaminando anche il suo impatto duraturo sulla cultura contemporanea.
Origini del Surrealismo
Il surrealismo ha radici profonde nell’Europa degli anni ’20, quando il mondo stava ancora riprendendosi dalle devastazioni della Prima Guerra Mondiale. Fu il poeta francese André Breton a coniare il termine “surrealismo” nel 1924, nel suo manifesto intitolato “Manifesto del Surrealismo”. Breton definì il surrealismo come “il tentativo di esprimere il funzionamento reale del pensiero… in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione e fuori da qualsiasi preoccupazione estetica o morale.”
Caratteristiche del Surrealismo
Una delle caratteristiche fondamentali del surrealismo è il tentativo di superare i confini della realtà razionale e di esplorare il mondo dell’inconscio. Gli artisti surrealisti cercavano di rivelare la verità nascosta della mente umana attraverso immagini e simboli enigmatici. Questo si traduce spesso in opere d’arte che sfidano le convenzioni spazio-temporali, creando scenari strani e irrazionali che sfidano la logica.
L’uso del disegno automatico è un altro aspetto significativo del surrealismo. Gli artisti spesso si affidavano all’automatismo per creare opere d’arte senza premeditazione o controllo cosciente, permettendo così all’inconscio di emergere liberamente. Questo metodo di creazione artistica è stato visto come un modo per esplorare i recessi più profondi della mente umana.
Gli artisti surrealisti erano anche noti per l’uso di simboli ricorrenti e motivi iconici nelle loro opere. Tra i più comuni si trovano gli orologi molli di Salvador Dalí, le strane creature di Joan Miró e le figure enigmatiche di René Magritte. Questi simboli spesso si rifanno ai sogni, alla sessualità, alla psiche umana e ad altri temi ricorrenti nell’immaginario surrealista.
Principali Artisti Surrealisti
Il movimento surrealista ha visto la partecipazione di numerosi artisti di spicco, ognuno dei quali ha contribuito in modo significativo alla sua evoluzione. Uno dei più celebri è Salvador Dalí, noto per le sue opere iconiche come “La persistenza della memoria”, che presenta orologi molli appesi in un paesaggio surreale. Dalí era famoso anche per il suo atteggiamento eccentrico e la sua personalità stravagante, che lo hanno reso una figura chiave nel movimento surrealista.
Joan Miró è un altro artista surrealista di grande rilievo, famoso per le sue opere astratte e fantasiose. I suoi dipinti spesso presentano forme organiche e colori vivaci, evocando un senso di gioia e meraviglia. Miró era interessato a esplorare il subconscio attraverso la sua arte, cercando di catturare l’essenza stessa dei sogni e dell’immaginazione.
René Magritte è noto per le sue immagini enigmatiche e concettuali, spesso caratterizzate da juxtapositions sorprendenti e giochi di parole visivi. Opere come “Il tradimento delle immagini”, con la rappresentazione di una pipa accompagnata dalla frase “Questa non è una pipa”, sfidano lo spettatore a interrogarsi sulla natura della realtà e della rappresentazione.
Altri artisti importanti del movimento surrealista includono Max Ernst, Man Ray, Leonora Carrington e André Masson, ognuno dei quali ha contribuito con la propria visione unica e innovativa all’evoluzione dell’arte surrealista.
Impatto Culturale e Eredità
L’eredità del surrealismo si estende ben oltre il mondo dell’arte, influenzando una vasta gamma di discipline creative e intellettuali. La sua esplorazione dell’inconscio ha avuto un impatto significativo sulla psicologia e sulla teoria della mente, contribuendo alla nascita di nuove idee e approcci nella comprensione della mente umana.
Inoltre, il surrealismo ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare e nell’immaginario collettivo. Elementi surrealisti sono spesso presenti nel cinema, con registi come Luis Buñuel che hanno adottato approcci surrealisti nella loro arte. Anche nella musica, nella letteratura e persino nella moda, si possono trovare tracce dell’influenza surrealista.
Il surrealismo rimane uno dei movimenti artistici più influenti e affascinanti del XX secolo. Attraverso la sua esplorazione dell’inconscio e della dimensione onirica, ha aperto nuove strade per l’espressione creativa e ha sfidato le convenzioni della realtà razionale. La sua eredità continua a vivere nell’arte contemporanea e nella cultura popolare, dimostrando la sua duratura rilevanza e influenza nel mondo moderno.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/illustrations/libro-vecchio-surreale-fantasia-863418/]
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La compassione fa dormire meglio?
La Compassione fa Dormire Meglio? Scopri il Collegamento tra Empatia e Qualità del Sonno
La compassione è un tratto umano fondamentale che spesso associamo alla gentilezza, all’altruismo e all’empatia. La compassione fa dormire meglio? Questo è un argomento intrigante che merita un’indagine più approfondita. In questo articolo, esploreremo la relazione tra la compassione e la qualità del sonno, evidenziando le scoperte scientifiche più recenti e fornendo consigli pratici su come coltivare un atteggiamento compassionevole per migliorare il riposo notturno.
La Scienza dietro la Compassione e il Sonno
Numerose ricerche hanno esaminato i benefici della compassione sulla salute mentale e fisica, ma solo di recente gli scienziati hanno iniziato a esplorare il suo legame con il sonno. Uno studio condotto presso l’Università di Berkeley ha scoperto che le persone che praticano la compassione e la gentilezza verso gli altri tendono ad avere un sonno più riposante e di migliore qualità. Questo può essere attribuito al fatto che la compassione riduce lo stress e promuove sentimenti positivi, entrambi fattori che favoriscono un sonno tranquillo.
La ricerca ha anche dimostrato che l’empatia e la compassione possono influenzare l’attività cerebrale durante il sonno. Uno studio condotto presso l’Università della California ha rilevato che le persone con maggiore empatia mostravano onde cerebrali più lente durante il sonno profondo, indicando un riposo più rigenerativo. Questo suggerisce che la capacità di connettersi emotivamente con gli altri potrebbe anche tradursi in benefici per il sonno.
Un altro aspetto interessante riguarda il ruolo della compassione nel ridurre l’insonnia e migliorare la durata complessiva del sonno. Uno studio condotto presso l’Università del Texas ha rilevato che le persone che praticavano la compassione avevano meno probabilità di soffrire di insonnia cronica e tendevano ad avere un sonno più lungo e soddisfacente.
Come Coltivare la Compassione per Migliorare il Sonno
Ora che abbiamo esaminato la ricerca che collega la compassione al sonno, è il momento di esplorare come possiamo coltivare un atteggiamento più compassionevole nella nostra vita quotidiana per migliorare la qualità del nostro riposo notturno. Ecco alcuni suggerimenti pratici:
1. Pratica la Gentilezza verso Te Stesso
La compassione inizia con la gentilezza verso noi stessi. Pratica l’autocompassione, sii gentile con te stesso quando commetti errori o affronti sfide. Impara a trattarti con amore e rispetto, proprio come faresti con un amico caro.
2. Fai Atti di Gentilezza verso gli Altri
Mostrare gentilezza verso gli altri è un modo potente per coltivare la compassione. Cerca di fare atti gentili ogni giorno, anche se sono piccole azioni come tenere la porta aperta per qualcuno o fare un complimento sincero a un collega.
3. Pratica la Gratitudine
Essere grati per ciò che hai nella vita può aumentare i sentimenti di compassione e benessere emotivo. Dedica del tempo ogni giorno a riflettere su ciò per cui sei grato e apprezza le piccole gioie che ti circondano.
4. Sviluppa l’Empatia
L’empatia è fondamentale per la compassione. Cerca di metterti nei panni degli altri e di comprendere i loro sentimenti e le loro prospettive. Ascolta attivamente e cerca di offrire sostegno quando necessario.
5. Pratica la Mindfulness
La mindfulness può aiutarti a coltivare la compassione focalizzando la tua attenzione sul momento presente in modo gentile e non giudicante. La pratica della mindfulness può ridurre lo stress e promuovere la tranquillità mentale, preparandoti per un sonno più riposante.
6. Fai Volontariato
Il volontariato è un ottimo modo per mettere in pratica la compassione e contribuire al benessere degli altri. Trova un’organizzazione o una causa che ti stia a cuore e dedica del tempo a fare del bene nella tua comunità.
La compassione può svolgere un ruolo significativo nella qualità del nostro sonno. Le persone che praticano la gentilezza, l’empatia e la gratitudine tendono ad avere un sonno più riposante e soddisfacente. Coltivare un atteggiamento compassionevole verso se stessi e gli altri può portare a numerosi benefici per la salute mentale e fisica, inclusa una migliore qualità del sonno. Quindi, la prossima volta che ti trovi a lottare con l’insonnia o il riposo disturbato, considera di coltivare un cuore compassionevole e osserva come può influenzare positivamente il tuo sonno e il tuo benessere generale.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/padre-bambino-ritratto-infante-22194/]
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I pregiudizi delle donne over 65
Sfatare i pregiudizi sulle donne over 65: Una prospettiva illuminante
Nell’era moderna, in cui la società cerca costantemente di abbracciare la diversità e di promuovere l’inclusione, rimane ancora un aspetto che spesso viene trascurato: i pregiudizi verso le donne anziane, in particolare quelle oltre i 65 anni. Questo segmento della popolazione è spesso oggetto di stereotipi e discriminazioni basate sull’età e sul genere, che possono avere conseguenze negative sulla loro autostima, sulle opportunità di lavoro e sul loro benessere complessivo. È importante esaminare questi pregiudizi, smontarli e promuovere una visione più equa e inclusiva delle donne over 65.
I pregiudizi comuni sulle donne over 65
Prima di tutto, è essenziale comprendere quali siano i pregiudizi più diffusi nei confronti delle donne anziane. Uno dei più comuni è il concetto che le donne oltre i 65 anni siano meno capaci o meno interessanti rispetto alle donne più giovani. Questo pregiudizio si basa su stereotipi radicati nella società che associano il valore di una donna alla sua giovinezza e al suo aspetto fisico, piuttosto che alle sue capacità intellettuali o alla sua esperienza di vita.
Un altro pregiudizio diffuso è che le donne over 65 siano meno attive o meno capaci di adattarsi ai cambiamenti rispetto alle generazioni più giovani. Questo preconcetto può portare a una sottovalutazione delle competenze e delle risorse delle donne anziane, limitandone le opportunità di partecipare pienamente alla società e al mondo del lavoro.
Sfide e opportunità per le donne over 65
Nonostante i pregiudizi, le donne over 65 affrontano molte sfide e opportunità uniche. Da un lato, possono incontrare difficoltà nell’accesso al lavoro o nell’ottenere opportunità di carriera significative, a causa della percezione diffusa che siano meno produttive o meno capaci rispetto ai loro colleghi più giovani. Dall’altro lato, le donne anziane possono godere di una vasta esperienza di vita, di una rete sociale consolidata e di una maggiore libertà finanziaria, che può aprir loro nuove opportunità di contribuire alla società e di perseguire passioni personali.
Promuovere una visione più equa e inclusiva
Per superare i pregiudizi nei confronti delle donne over 65, è fondamentale promuovere una visione più equa e inclusiva dell’invecchiamento. Ciò significa riconoscere il valore unico che ogni individuo porta con sé, indipendentemente dall’età o dal genere. Le donne anziane devono essere viste e trattate come individui pienamente capaci e meritevoli di rispetto e dignità, con tanto da offrire alla società in termini di saggezza, esperienza e prospettive uniche.
Inoltre, è importante implementare politiche e programmi che favoriscano l’inclusione e l’empowerment delle donne anziane. Questo potrebbe includere l’accesso a opportunità di formazione e riqualificazione professionale, programmi di mentoring intergenerazionali e campagne di sensibilizzazione per contrastare i pregiudizi basati sull’età e sul genere.
E’ imperativo smontare i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti delle donne over 65 e promuovere una visione più equa e inclusiva dell’invecchiamento. Le donne anziane hanno molto da offrire alla società e meritano di essere rispettate e valorizzate per le loro competenze, la loro esperienza e la loro saggezza. Solo attraverso un impegno collettivo per abbattere i pregiudizi e promuovere l’inclusione possiamo creare una società più giusta e accogliente per tutte le età e per entrambi i sessi.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/amore-romanza-insieme-uomini-donne-4552087/]
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