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Burro: le sue proprietà benefiche nascoste

Un luogo comune vuole che il burro faccia male alla salute. Tuttavia, negli ultimi anni sono venute alla luce le proprietà benefiche di questo prodotto lattiero-caseario. Vediamo quali sono.

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Burro, le sue proprietà benefiche nascoste

Un luogo comune vuole che il burro faccia male alla salute. Tuttavia, negli ultimi anni sono venute alla luce le proprietà benefiche di questo prodotto lattiero-caseario. Vediamo quali sono.

Considerato per molti anni un alimento dannoso per la salute in quanto ad alto contenuto di grassi saturi, dunque accusato di favorire obesità e malattie cardiovascolari, il burro ha in realtà una serie di proprietà benefiche, emerse da recenti scoperte in ambito alimentare, che negli ultimi anni hanno fatto cambiare idea all’opinione pubblica e scientifica che ora lo considera addirittura un cibo sano. Sono sempre di più infatti i medici che lo consigliano al posto di altri tipi di grassi, considerati più nocivi.

Se consumato nelle giuste quantità, infatti, il burro apporta una serie di vantaggi per la salute in quanto si tratta di un alimento ricco di proprietà, capaci di apportare numerosi benefici.

Vediamo quali.

Proprietà, calorie e valori nutrizionali

Essendo ricco di colesterolo per tanti anni il burro è stato classificato come nocivo per la salute. Tuttavia, esso ha molte proprietà che proteggono il corpo da malattie, migliorando il metabolismo e il sistema immunitario. Il burro contiene infatti vitamina A, D, E e K, e minerali quali zinco, magnesio, rame, cromo, iodio, selenio e calcio, che rafforza le ossa. Inoltre, i grassi saturi contengono colesterolo buono che riduce quello cattivo. Il burro non è idrogenato, cosa che rende i suoi grassi più sani, e contiene inoltre gli omega 3 e 6, che aiutano la mente e la pelle a mantenersi giovani, e l’acido linoleico che protegge, in particolare, dal tumore al colon. Ha in generale proprietà antitumorali, protegge anche dal cancro al seno, e proprietà antiossidanti. È privo di conservanti o di sostanze chimiche aggiunte e povero di lattosio. Contiene, infine, beta-carotene che fa bene alla vista.

Venendo alle calorie e ai valori nutrizionali, il burro ha circa 720 calorie per 100 grammi; contiene 80 grammi di grassi dei quali almeno 50 sono saturi, circa 11 mg di sodio, 24 mg di potassio, 24 mg di calcio, 930 Qg di vitamina A, e piccole quantità di vitamina E ed D. Il colesterolo in esso contenuto è invece pari a 215 mg.

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Non esiste una dose media raccomandata, ma si consiglia di inserire il burro a piccole dosi all’interno di un’alimentazione sana e bilanciata.

I benefici del burro

Sulla base delle proprietà appena elencate possiamo dunque riassumere che il burro aiuta a contrastare i radicali liberi, a rafforzare le ossa, a mantenere in salute l’intestino e la tiroide, a prevenire forme tumorali, aiuta la vista, supporta il sistema immunitario e addirittura migliora la vita sessuale.

Secondo alcuni studi, un consumo moderato di burro può portare, inoltre, ad un aumento del colesterolo buono (HDL). L’abbondante dose giornaliera di colesterolo che il burro crudo offre aiuta a allontanare diversi problemi di salute, fra cui anche depressione e ansia.

Come anticipato, il burro è anche un potente antiossidante. Esso contiene infatti alti livelli di carotene, una sostanza nutritiva che ha appunto un’azione antiossidante, aiutando il sistema immunitario e combattendo le infezioni. Il carotene, inoltre, può essere convertito in vitamina A, che aiuta la crescita e la riparazione delle cellule del corpo rendendolo meno vulnerabile alle infezioni. La vitamina A, inoltre, stimola la produzione di linfociti, le cellule del sistema immunitario che proteggono contro virus e varie malattie. Essa inoltre può prevenire le infezioni respiratorie e le malattie autoimmuni.

Abbiamo poi detto che il burro contiene significative quantità di acido linoleico coniugato (CLA), una sostanza che aiuta a prevenire il cancro.

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Il burro aiuta anche l’intestino perché contiene i glicosfingolipidi, un particolare tipo di acidi grassi che proteggono il corpo contro tutta una serie di problemi gastrointestinali, tra cui le infezioni batteriche.

Le proprietà del burro influiscono positivamente anche sulla salute cardiovascolare. Per anni si è dibattuto sulla relazione tra grassi saturi e malattie del cuore. Molti studi hanno effettivamente scoperto un legame tra l’assunzione di grassi saturi e le malattie cardiache. Tuttavia, hanno dimostrato che i prodotti lattiero-caseari, ad alto contenuto di grassi come il burro, non aumentano il rischio di malattie cardiovascolari. Al contrario, si è scoperto che l’assunzione di questi prodotti ad alto contenuto di grassi in quantità moderata, può essere benefico per la salute cardiovascolare.

Il burro apporta vantaggi anche per la salute della tiroide grazie all’alto contenuto di vitamina A, in esso presente più che in qualsiasi altro tipo di alimento. E’ infatti dimostrato che la maggior parte delle persone che soffrono di ipotiroidismo o altre malattie della tiroide presentano carenza di questa vitamina. Per prevenire problemi alla tiroide è bene dunque includere il burro, sempre in quantità moderata, nella dieta.

Il burro contiene anche elevati livelli di beta-carotene, da sempre considerato un nutriente essenziale per la salute degli occhi. Pare infatti che esso ritardi l’insorgenza della cataratta e diminuisca le probabilità di degenerazione maculare. Riduce inoltre anche il rischio di angina e altre condizioni relative all’occhio.

Nel burro è oltretutto presente una sostanza rara, contenuta solo nei grassi animali come panna o latte non pastorizzati, chiamata fattore Wulzen (o fattore di rigidità), che protegge il corpo dalla calcificazione delle articolazioni, responsabile dell’insorgenza dell’artrite. Il fattore Wulzen può proteggere l’uomo anche dall’indurimento delle arterie, dalla calcificazione della ghiandola pineale (epifisi), e dalla cataratta.

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Essendo poi ricco di calcio e altri minerali essenziali come manganese, zinco, rame e selenio, il burro aiuta la salute delle ossa, la stimolazione della guarigione ossea e la ricrescita. Se vi è carenza di questi minerali, si apre la strada allo sviluppo dell’osteoporosi e dell’artrite.

In particolare, il selenio è essenziale per la funzione del sistema immunitario e della tiroide, mentre il manganese è necessario per creare il sangue, così come il ferro, anche se in quantità minori.

Il burro svolge un ruolo importante anche nella crescita dei bambini. Lo iodo e le vitamine A, D e K2, infatti, assicurano ai bimbi una crescita ottimale.

Molti nutrienti contenuti nel burro, aiutano inoltre la fertilità e migliorano la vita sessuale.

Grazie all’alto contenuto di grassi saturi il burro risulta utile anche per la funzionalità polmonare e aiuta a proteggere dall’asma.

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Controindicazioni del burro

Come detto più volte, il burro contiene alti livelli di colesterolo, pertanto va consumato con moderazione, soprattutto se questo valore nel sangue è alto. Inoltre, è sconsigliato il suo consumo alle persone allergiche al latte o alle sue proteine.

Consumare burro in grandi quantità, può poi portare ad un aumento di peso e problemi di salute connessi.

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fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/cibo-burro-tavolo-latte-3179853/

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Da cosa dipendono gli infarti?

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Da cosa dipendono gli infarti?

Da cosa dipendono gli Infarti: Cause, Fattori di Rischio e Prevenzione

Gli infarti, noti anche come attacchi di cuore, rappresentano una delle principali cause di mortalità in tutto il mondo. Queste gravi condizioni mediche possono colpire improvvisamente e avere conseguenze devastanti sulla salute di una persona. Comprendere le cause e i fattori di rischio associati agli infarti è fondamentale per prevenirli efficacemente e proteggere la salute del cuore. In questo articolo, esamineremo attentamente da cosa dipendono gli infarti, esplorando le cause sottostanti, i fattori di rischio e le strategie di prevenzione.

Cause degli Infarti:

Gli infarti si verificano quando il flusso sanguigno verso una parte del cuore viene interrotto, spesso a causa dell’occlusione di una delle arterie coronarie. Le principali cause di questo blocco includono:

1. Aterosclerosi: Questa è la causa più comune degli infarti. L’aterosclerosi si verifica quando le pareti delle arterie si ispessiscono a causa dell’accumulo di grasso, colesterolo e altre sostanze, formando placche. Se una di queste placche si rompe, può causare la formazione di un coagulo di sangue che ostruisce l’arteria.

2. Trombosi: La formazione di coaguli di sangue all’interno delle arterie coronarie può portare a un’occlusione improvvisa e completa del flusso sanguigno al cuore.

3. Spasmo Coronarico: In alcuni casi, le arterie coronarie possono sperimentare spasmi improvvisi e temporanei, riducendo il flusso di sangue al cuore e causando un infarto.

4. Embolia: Un embolo, un coagulo di sangue o una massa di tessuto grumoso, può viaggiare attraverso il flusso sanguigno e bloccare una delle arterie coronarie, causando un infarto.

5. Patologie Cardiache Congenite: Alcune persone possono essere più suscettibili agli infarti a causa di difetti cardiaci congeniti che influenzano il flusso sanguigno al cuore.

Fattori di Rischio:

Oltre alle cause immediate degli infarti, diversi fattori di rischio aumentano significativamente la probabilità di sviluppare questa condizione. Questi includono:

1. Ipertensione: La pressione sanguigna elevata aumenta lo stress sulle pareti delle arterie, aumentando il rischio di aterosclerosi e infarti.

2. Colesterolo Elevato: Livelli elevati di colesterolo LDL (“colesterolo cattivo”) possono contribuire alla formazione di placche nelle arterie coronarie.

3. Fumo di Sigaretta: Le sostanze chimiche presenti nel fumo di sigaretta danneggiano le pareti delle arterie e aumentano il rischio di coaguli di sangue.

4. Diabete: L’iperglicemia associata al diabete danneggia le arterie e aumenta il rischio di aterosclerosi e infarti.

5. Obesità: L’eccesso di peso aumenta lo stress sul cuore e può contribuire a condizioni come ipertensione, diabete e colesterolo elevato.

6. Sedentarietà: L’attività fisica regolare aiuta a mantenere la salute del cuore e riduce il rischio di infarti.

7. Stress: Lo stress cronico può influenzare negativamente la salute del cuore e aumentare la pressione sanguigna.

8. Età e Sesso: L’età avanzata e il sesso maschile sono fattori di rischio noti per gli infarti, anche se le donne possono essere a rischio dopo la menopausa.

Prevenzione degli Infarti:

La prevenzione degli infarti è fondamentale per ridurre il rischio di gravi complicazioni cardiache. Alcune strategie efficaci includono:

1. Adozione di uno Stile di Vita Salutare: Una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, insieme all’esercizio regolare, può ridurre il rischio di infarti.

2. Controllo dei Fattori di Rischio: Monitorare e gestire la pressione sanguigna, i livelli di colesterolo e il diabete può aiutare a prevenire la formazione di placche nelle arterie coronarie.

3. Cessazione del Fumo: Smettere di fumare è uno dei modi più efficaci per ridurre il rischio di infarti e migliorare la salute generale del cuore e dei polmoni.

4. Assunzione di Farmaci: In alcuni casi, il medico può prescrivere farmaci per controllare la pressione sanguigna, abbassare il colesterolo o gestire altre condizioni mediche che aumentano il rischio di infarti.

5. Monitoraggio Regolare della Salute: Sottoporsi regolarmente a controlli medici può consentire di individuare precocemente eventuali fattori di rischio o problemi cardiaci e intervenire tempestivamente.

6. Gestione dello Stress: Pratiche come la meditazione, lo yoga e l’esercizio possono aiutare a ridurre lo stress e promuovere la salute del cuore.

Gli infarti rappresentano una grave minaccia per la salute cardiovascolare e possono avere conseguenze fatali se non trattati tempestivamente. Comprendere le cause e i fattori di rischio associati agli infarti è fondamentale per adottare misure preventive efficaci e proteggere la salute del cuore. Con uno stile di vita sano, il controllo dei fattori di rischio e un attento monitoraggio della salute, è possibile ridurre significativamente il rischio di infarti e vivere una vita più lunga e sana.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/attacco-di-cuore-malattia-salute-7479253/]

 

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Quale fine fanno gli strumenti chirurgici usati in sala operatoria?

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Quale fine fanno gli strumenti chirurgici usati in sala operatoria?

Il Destino degli Strumenti Chirurgici Usati in Sala Operatoria: Processi e Normative da Conoscere

Nel mondo della sanità, ogni aspetto del processo medico viene attentamente considerato, incluso il destino degli strumenti chirurgici usati in sala operatoria. Questa è una questione di sicurezza, igiene e responsabilità ambientale. In questo articolo, esploreremo i processi e le normative che regolano il trattamento degli strumenti chirurgici dopo l’uso, offrendo una panoramica completa su quale fine facciano.

L’importanza del Corretto Trattamento degli Strumenti Chirurgici

Gli strumenti chirurgici sono essenziali per l’esecuzione di procedure mediche sicure ed efficaci. Tuttavia, dopo ogni utilizzo, è fondamentale trattarli in modo appropriato per evitare rischi per la salute dei pazienti e degli operatori, nonché per garantire la conformità normativa e la sostenibilità ambientale.

Processi di Sterilizzazione e Sanificazione

Dopo ogni intervento chirurgico, gli strumenti devono essere accuratamente puliti, sterilizzati e sanificati. Questo processo è cruciale per eliminare qualsiasi contaminazione batterica o virale e prevenire la trasmissione di infezioni. Le strutture sanitarie seguono rigorosi protocolli per garantire che gli strumenti siano trattati in modo sicuro ed efficace.

Sterilizzazione Autoclave: Il Metodo Standard

La sterilizzazione mediante autoclave è uno dei metodi più comuni utilizzati per trattare gli strumenti chirurgici. Questo processo implica l’esposizione degli strumenti al vapore ad alta pressione e temperatura, uccidendo batteri, virus e altri microrganismi patogeni. Le moderne autoclavi sono dotate di avanzate tecnologie di monitoraggio e registrazione per garantire la completa sterilità degli strumenti.

Rigide Normative e Standard di Sicurezza

Le normative e gli standard di sicurezza nella gestione degli strumenti chirurgici sono rigorosi e ben definiti. Le autorità sanitarie locali e internazionali impongono regole stringenti per garantire la sicurezza e la conformità normativa. Le strutture sanitarie devono rispettare queste normative e sottoporsi a ispezioni regolari per assicurare il rispetto dei requisiti.

La Responsabilità Ambientale: Riciclo e Smaltimento

Oltre alla sicurezza e all’igiene, la responsabilità ambientale è un aspetto cruciale nella gestione degli strumenti chirurgici. Gli strumenti monouso, quando possibile, dovrebbero essere composti da materiali biodegradabili o riciclabili. Gli strumenti riutilizzabili devono essere trattati in modo da minimizzare l’impatto ambientale. Le pratiche di riciclo e smaltimento sicuro sono essenziali per ridurre l’inquinamento e preservare l’ambiente.

Innovazioni Tecnologiche per una Gestione Più Efficiente

L’innovazione tecnologica ha rivoluzionato il settore della gestione degli strumenti chirurgici. Dalle avanzate autoclavi ai sistemi di tracciabilità RFID (Radio Frequency Identification), le nuove tecnologie consentono una gestione più efficiente degli strumenti, migliorando la sicurezza, riducendo i tempi di trattamento e ottimizzando le risorse.

Sicurezza, Conformità Normativa e Sostenibilità

Il destino degli strumenti chirurgici usati in sala operatoria è una questione complessa che coinvolge sicurezza, conformità normativa e sostenibilità. È essenziale che le strutture sanitarie rispettino rigorosi protocolli per garantire la sterilizzazione e la sanificazione degli strumenti, oltre a seguire le normative ambientali per il riciclo e lo smaltimento sicuro. Solo attraverso una gestione responsabile e consapevole degli strumenti chirurgici possiamo garantire interventi medici sicuri, igienici e sostenibili per il bene dei pazienti e dell’ambiente.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/chirurgia-ospedale-medico-cura-1822458/]

 

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Quale cura per le ragadi?

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Quale cura per le ragadi?

Quale Cura per le Ragadi della Pelle: Rimedi Efficaci e Consigli Utili

Le ragadi della pelle sono uno dei problemi dermatologici più comuni che affliggono le persone di tutte le età. Queste piccole crepe o fenditure nella pelle possono verificarsi in varie parti del corpo, ma sono più comuni sulle mani, sui piedi e sulle labbra. Le ragadi possono essere dolorose e fastidiose, e se non trattate adeguatamente, possono peggiorare e causare complicazioni. Fortunatamente, esistono diverse cure efficaci per le ragadi della pelle che possono aiutare a lenire il dolore, favorire la guarigione e prevenire recidive. In questo articolo, esploreremo le cause delle ragadi della pelle e forniremo consigli utili e rimedi naturali per trattarle in modo efficace.

Cause delle Ragadi della Pelle

Prima di esaminare le cure per le ragadi della pelle, è importante capire le cause sottostanti di questo problema. Le ragadi possono essere causate da una serie di fattori, tra cui:

1. Pelle Secca: La mancanza di idratazione è una delle cause principali delle ragadi della pelle. La pelle secca è più suscettibile alle crepe e alle fenditure, specialmente nelle zone soggette a maggiore attrito, come le mani e i piedi.

2. Esposizione agli Agenti Atmosferici: L’esposizione prolungata al freddo, al vento e alla luce solare può contribuire alla formazione di ragadi sulla pelle.

3. Attività Ripetitive: L’uso eccessivo delle mani, ad esempio durante lavori manuali o sport come l’arrampicata su roccia, può causare ragadi.

4. Carenza Nutrizionale: Una dieta carente di vitamine e minerali essenziali, come la vitamina A, la vitamina E e lo zinco, può influenzare la salute della pelle e aumentare il rischio di ragadi.

5. Condizioni Dermatologiche: Alcune condizioni della pelle, come l’eczema e la psoriasi, possono rendere la pelle più suscettibile alle ragadi.

Cura e Trattamento delle Ragadi della Pelle

1. Idratazione Adeguata

Mantenere la pelle ben idratata è fondamentale per prevenire e trattare le ragadi. Applicare regolarmente una crema idratante ricca di agenti emollienti come la vaselina, la glicerina o l’acido ialuronico può aiutare a ripristinare l’umidità della pelle e a ridurre la secchezza.

2. Protezione Solare

L’applicazione di una crema solare con un elevato SPF può aiutare a proteggere la pelle dalle aggressioni dei raggi UV, riducendo così il rischio di ragadi causate dalla luce solare.

3. Esfoliazione Dolce

L’esfoliazione regolare può contribuire a rimuovere le cellule morte dalla superficie della pelle, favorendo la guarigione delle ragadi. Tuttavia, è importante utilizzare esfolianti delicati per evitare di irritare ulteriormente la pelle.

4. Bagni e Doccie Tiepide

Evitare l’uso di acqua calda e detergenti aggressivi durante il bagno o la doccia, poiché possono privare la pelle dei suoi oli naturali protettivi, peggiorando così le ragadi.

5. Applicazione di Oli Naturali

Gli oli naturali come l’olio di cocco, l’olio di mandorle e l’olio di jojoba possono aiutare a lenire e idratare la pelle, riducendo il dolore associato alle ragadi e promuovendo la guarigione.

6. Cerotti Protettivi

Nei casi in cui le ragadi sono particolarmente dolorose o profonde, l’applicazione di cerotti protettivi può aiutare a proteggere la pelle e a favorirne la guarigione.

7. Integratori Alimentari

Integrare nella dieta alimenti ricchi di vitamine e minerali essenziali può aiutare a migliorare la salute della pelle e a ridurre il rischio di ragadi. Inoltre, l’assunzione di integratori di vitamine e minerali può essere utile per compensare eventuali carenze nutrizionali.

8. Consultare un Dermatologo

Se le ragadi persistono nonostante l’uso di rimedi casalinghi e trattamenti topici, è consigliabile consultare un dermatologo. Il medico può valutare la gravità del problema e raccomandare trattamenti più specifici, come creme a base di corticosteroidi o terapie laser.

Le ragadi della pelle possono essere fastidiose e dolorose, ma con le giuste cure e trattamenti, è possibile lenire il dolore, favorire la guarigione e prevenire recidive. Mantenere la pelle ben idratata, proteggerla dagli agenti atmosferici e adottare una dieta equilibrata sono passi fondamentali per prevenire le ragadi. Tuttavia, se le ragadi persistono o peggiorano, è consigliabile consultare un dermatologo per una valutazione e un trattamento più specifico. Con le cure adeguate, è possibile ottenere sollievo dai sintomi delle ragadi e ripristinare la salute della pelle.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/mani-vecchio-vecchiaia-anziano-2906458/]

 

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