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Olio di Colza: benefici e usi cosmetici
L’olio di colza è uno degli oli naturali più popolari e utilizzati al mondo. Oltre all’uso alimentare, se ne fa un ampio uso cosmetico. Ecco come si usa e quali sono i suoi benefici.
L’olio di colza è uno degli oli naturali più popolari e utilizzati al mondo. Oltre all’uso alimentare, se ne fa un ampio uso cosmetico. Ecco come si usa e quali sono i suoi benefici.
Tra gli oli vegetali più popolari al mondo c’è l’olio di colza del cui uso alimentare negli ultimi anni si è molto discusso. Si è infatti messa in dubbio la sua salubrità. Ad ogni modo, nel tempo, all’uso alimentare si è affiancato l’uso cosmetico (in particolare per la cura di capelli e pelle), quindi solo esterno e totalmente sicuro. In questo caso sono molti i benefici dell’olio di colza. Scopriamo insieme quali sono e come usarlo.
Che cos’è l’olio di colza?
L’olio di colza è un olio naturale ricavato dalla lavorazione dei semi di colza, una pianta appartenente alla famiglia delle Brassicacee, tipica del Canada Occidentale. Quest’olio ha iniziato ad essere usato in ambito culinario verso la metà del XIX secolo e, col tempo, si è affermato nell’industria alimentare soprattutto come alternativa all’olio di palma. Sulla salubrità di quest’olio si è discusso spesso e a lungo. Sebbene non esistano evidenze scientifiche che indichino la pericolosità dell’olio di colza, attualmente, in commercio, esso si trova soprattutto come olio di canola (abbreviazione di CANadian Oil Low Acid, tradotto in italiano: olio canadese a basso tenore di acido), ovvero una variante più raffinata ricavata da lunghissimi processi industriali e reputata più “sicura”, perché, a differenza dell’olio di colza grezzo contiene una percentuale di acido erucico inferiore al 2%.
L’acido erucico è una molecola che in medicina è reputata rischiosa perché in grado di causare problemi respiratori e cecità.
Al di là delle polemiche sull’uso alimentare e quindi orale, l’olio di conza è considerato un valido alleato per la cura dei capelli e della pelle, ma anche delle unghie.
Proprietà e benefici
L’olio di colza ha molte proprietà e benefici. È uno degli oli vegetali in assoluto più poveri di grassi saturi. Per questo viene spesso consigliato per tenere sotto controllo il colesterolo cattivo. Inoltre, contiene alti livelli di omega 3, omega 6 e omega 9, utili a regolare la pressione del sangue e eventuali stati infiammatori dell’organismo. È poi ricco di vitamina E, potente antiossidante naturale.
Pertanto, gli esperti lo considerano uno dei più salubri tra i vari oli da cucina, anche se si è discusso molto circa la sua potenziale pericolosità. Tuttavia, non ci sono, come anticipato, evidenze scientifiche che lo facciano reputare dannoso per la salute. L’unico dato certo è che l’olio di colza grezzo contiene acido erucico che, se assunto in quantità elevate, può scatenare alcuni problemi di salute.
Ad ogni modo, con il passare degli anni, dell’olio di colza se n’è fatto soprattutto un uso esterno. Esso ha, infatti, iniziato ad essere utilizzato sempre più spesso in campo cosmetico perchè offre numerosi benefici, in particolare per capelli e cuoio capelluto, in quanto, grazie alla vitamina E in esso contenuto, ne riduce lo stress ossidativo, assicurando ai capelli una crescita più regolare. L’olio di colza è altamente nutriente e idratante, previene dunque la secchezza della cute. Insieme all’olio di rosmarino, è uno degli oli più efficaci contro forfora e caduta dei capelli. Inoltre, contiene un’altissima percentuale di acidi grassi (60% di acido oleico e 20% di acido linoleico) che costituiscono il contenuto lipidico dei capelli per più dell’80%. I lipidi rendono i capelli più lucenti e sono anche i responsabili, insieme ad altri fattori, della loro crescita e del loro volume. L’olio di colza tiene a bada l’effetto crespo e illumina la chioma. Inoltre, protegge da fattori esterni come l’inquinamento e le condizioni climatiche avverse, e pure dai raggi UV, che sono nocivi anche per i capelli.
Quest’olio apporta diversi benefici anche alla pelle. È infatti utile per contrastare rughe, macchie e acne e viene spesso consigliato come ingrediente per la preparazione di maschere viso fai da te insieme ad altri ingredienti naturali.
Infine, quest’olio è anche un valido alleato delle unghie. È utile per ammorbidire e lenire le cuticole e rinforzare le unghie.
Come usarlo
Come detto, l’olio di colza è molto utilizzato per la cura dei capelli perchè aiuta la ricrescita, idrata, lenisce il cuoio capelluto, riduce la caduta e contrasta la forfora. In questo caso può essere usato come trattamento pre-shampoo per il cuoio capelluto. Con l’aiuto di un massaggiatore per cuoio capelluto, basta massaggiarlo sulla cute per circa 20 minuti, prima di procedere con il solito lavaggio.
Può essere usato anche come base per una maschera capelli fai da te, in abbinamento con altri oli naturali come quello di cocco o di Argan; basta lasciarlo in posa per circa trenta minuti prima dello shampoo. In alternativa, può essere utilizzato come balsamo leave-in, ovvero senza risciacquo, utile soprattutto in caso di capelli secchi e crespi, difficili da mettere in piega. In questo caso, basta mischiare l’olio di colza all’acqua tiepida e spruzzare il composto sulla testa, lasciandolo agire come un balsamo senza risciacquo per fornire ulteriore idratazione.
L’olio di colza, come tutti gli oli naturali, può essere adoperato come struccante viso per rimuovere il trucco più ostinato, ma anche per preparare impacchi idratanti rinforzanti mani e unghie.
Dal momento che quest’olio non ha un odore particolarmente gradevole, si consiglia di miscelarlo con qualche goccia di olio essenziale profumato, come quello di rosa, di eucalipto o di lavanda.
L’olio di colza può essere usato una o due volte alla settimana.
Dove trovare l’olio di colza
L’olio di colza è facilmente reperibile in erboristeria e online. Si consiglia di scegliere sempre l’olio di colza biologico puro e spremuto a freddo, proprio come quando si tratta di individuare l’olio di cocco migliore.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/colza-campo-di-semi-di-ravizzone-2245941/
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Il Surrealismo
Surrealismo: L’Arte del Sogno e dell’Inconscio
Il surrealismo è un movimento artistico che ha scosso le fondamenta dell’arte nel XX secolo, portando alla ribalta visioni oniriche, irrazionalità e l’inconscio. Questo movimento non solo ha rivoluzionato il mondo dell’arte, ma ha anche influenzato la letteratura, il cinema e persino la psicologia. In questo articolo approfondiremo l’origine, i principali artisti e le caratteristiche del surrealismo, esaminando anche il suo impatto duraturo sulla cultura contemporanea.
Origini del Surrealismo
Il surrealismo ha radici profonde nell’Europa degli anni ’20, quando il mondo stava ancora riprendendosi dalle devastazioni della Prima Guerra Mondiale. Fu il poeta francese André Breton a coniare il termine “surrealismo” nel 1924, nel suo manifesto intitolato “Manifesto del Surrealismo”. Breton definì il surrealismo come “il tentativo di esprimere il funzionamento reale del pensiero… in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione e fuori da qualsiasi preoccupazione estetica o morale.”
Caratteristiche del Surrealismo
Una delle caratteristiche fondamentali del surrealismo è il tentativo di superare i confini della realtà razionale e di esplorare il mondo dell’inconscio. Gli artisti surrealisti cercavano di rivelare la verità nascosta della mente umana attraverso immagini e simboli enigmatici. Questo si traduce spesso in opere d’arte che sfidano le convenzioni spazio-temporali, creando scenari strani e irrazionali che sfidano la logica.
L’uso del disegno automatico è un altro aspetto significativo del surrealismo. Gli artisti spesso si affidavano all’automatismo per creare opere d’arte senza premeditazione o controllo cosciente, permettendo così all’inconscio di emergere liberamente. Questo metodo di creazione artistica è stato visto come un modo per esplorare i recessi più profondi della mente umana.
Gli artisti surrealisti erano anche noti per l’uso di simboli ricorrenti e motivi iconici nelle loro opere. Tra i più comuni si trovano gli orologi molli di Salvador Dalí, le strane creature di Joan Miró e le figure enigmatiche di René Magritte. Questi simboli spesso si rifanno ai sogni, alla sessualità, alla psiche umana e ad altri temi ricorrenti nell’immaginario surrealista.
Principali Artisti Surrealisti
Il movimento surrealista ha visto la partecipazione di numerosi artisti di spicco, ognuno dei quali ha contribuito in modo significativo alla sua evoluzione. Uno dei più celebri è Salvador Dalí, noto per le sue opere iconiche come “La persistenza della memoria”, che presenta orologi molli appesi in un paesaggio surreale. Dalí era famoso anche per il suo atteggiamento eccentrico e la sua personalità stravagante, che lo hanno reso una figura chiave nel movimento surrealista.
Joan Miró è un altro artista surrealista di grande rilievo, famoso per le sue opere astratte e fantasiose. I suoi dipinti spesso presentano forme organiche e colori vivaci, evocando un senso di gioia e meraviglia. Miró era interessato a esplorare il subconscio attraverso la sua arte, cercando di catturare l’essenza stessa dei sogni e dell’immaginazione.
René Magritte è noto per le sue immagini enigmatiche e concettuali, spesso caratterizzate da juxtapositions sorprendenti e giochi di parole visivi. Opere come “Il tradimento delle immagini”, con la rappresentazione di una pipa accompagnata dalla frase “Questa non è una pipa”, sfidano lo spettatore a interrogarsi sulla natura della realtà e della rappresentazione.
Altri artisti importanti del movimento surrealista includono Max Ernst, Man Ray, Leonora Carrington e André Masson, ognuno dei quali ha contribuito con la propria visione unica e innovativa all’evoluzione dell’arte surrealista.
Impatto Culturale e Eredità
L’eredità del surrealismo si estende ben oltre il mondo dell’arte, influenzando una vasta gamma di discipline creative e intellettuali. La sua esplorazione dell’inconscio ha avuto un impatto significativo sulla psicologia e sulla teoria della mente, contribuendo alla nascita di nuove idee e approcci nella comprensione della mente umana.
Inoltre, il surrealismo ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare e nell’immaginario collettivo. Elementi surrealisti sono spesso presenti nel cinema, con registi come Luis Buñuel che hanno adottato approcci surrealisti nella loro arte. Anche nella musica, nella letteratura e persino nella moda, si possono trovare tracce dell’influenza surrealista.
Il surrealismo rimane uno dei movimenti artistici più influenti e affascinanti del XX secolo. Attraverso la sua esplorazione dell’inconscio e della dimensione onirica, ha aperto nuove strade per l’espressione creativa e ha sfidato le convenzioni della realtà razionale. La sua eredità continua a vivere nell’arte contemporanea e nella cultura popolare, dimostrando la sua duratura rilevanza e influenza nel mondo moderno.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/illustrations/libro-vecchio-surreale-fantasia-863418/]
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La compassione fa dormire meglio?
La Compassione fa Dormire Meglio? Scopri il Collegamento tra Empatia e Qualità del Sonno
La compassione è un tratto umano fondamentale che spesso associamo alla gentilezza, all’altruismo e all’empatia. La compassione fa dormire meglio? Questo è un argomento intrigante che merita un’indagine più approfondita. In questo articolo, esploreremo la relazione tra la compassione e la qualità del sonno, evidenziando le scoperte scientifiche più recenti e fornendo consigli pratici su come coltivare un atteggiamento compassionevole per migliorare il riposo notturno.
La Scienza dietro la Compassione e il Sonno
Numerose ricerche hanno esaminato i benefici della compassione sulla salute mentale e fisica, ma solo di recente gli scienziati hanno iniziato a esplorare il suo legame con il sonno. Uno studio condotto presso l’Università di Berkeley ha scoperto che le persone che praticano la compassione e la gentilezza verso gli altri tendono ad avere un sonno più riposante e di migliore qualità. Questo può essere attribuito al fatto che la compassione riduce lo stress e promuove sentimenti positivi, entrambi fattori che favoriscono un sonno tranquillo.
La ricerca ha anche dimostrato che l’empatia e la compassione possono influenzare l’attività cerebrale durante il sonno. Uno studio condotto presso l’Università della California ha rilevato che le persone con maggiore empatia mostravano onde cerebrali più lente durante il sonno profondo, indicando un riposo più rigenerativo. Questo suggerisce che la capacità di connettersi emotivamente con gli altri potrebbe anche tradursi in benefici per il sonno.
Un altro aspetto interessante riguarda il ruolo della compassione nel ridurre l’insonnia e migliorare la durata complessiva del sonno. Uno studio condotto presso l’Università del Texas ha rilevato che le persone che praticavano la compassione avevano meno probabilità di soffrire di insonnia cronica e tendevano ad avere un sonno più lungo e soddisfacente.
Come Coltivare la Compassione per Migliorare il Sonno
Ora che abbiamo esaminato la ricerca che collega la compassione al sonno, è il momento di esplorare come possiamo coltivare un atteggiamento più compassionevole nella nostra vita quotidiana per migliorare la qualità del nostro riposo notturno. Ecco alcuni suggerimenti pratici:
1. Pratica la Gentilezza verso Te Stesso
La compassione inizia con la gentilezza verso noi stessi. Pratica l’autocompassione, sii gentile con te stesso quando commetti errori o affronti sfide. Impara a trattarti con amore e rispetto, proprio come faresti con un amico caro.
2. Fai Atti di Gentilezza verso gli Altri
Mostrare gentilezza verso gli altri è un modo potente per coltivare la compassione. Cerca di fare atti gentili ogni giorno, anche se sono piccole azioni come tenere la porta aperta per qualcuno o fare un complimento sincero a un collega.
3. Pratica la Gratitudine
Essere grati per ciò che hai nella vita può aumentare i sentimenti di compassione e benessere emotivo. Dedica del tempo ogni giorno a riflettere su ciò per cui sei grato e apprezza le piccole gioie che ti circondano.
4. Sviluppa l’Empatia
L’empatia è fondamentale per la compassione. Cerca di metterti nei panni degli altri e di comprendere i loro sentimenti e le loro prospettive. Ascolta attivamente e cerca di offrire sostegno quando necessario.
5. Pratica la Mindfulness
La mindfulness può aiutarti a coltivare la compassione focalizzando la tua attenzione sul momento presente in modo gentile e non giudicante. La pratica della mindfulness può ridurre lo stress e promuovere la tranquillità mentale, preparandoti per un sonno più riposante.
6. Fai Volontariato
Il volontariato è un ottimo modo per mettere in pratica la compassione e contribuire al benessere degli altri. Trova un’organizzazione o una causa che ti stia a cuore e dedica del tempo a fare del bene nella tua comunità.
La compassione può svolgere un ruolo significativo nella qualità del nostro sonno. Le persone che praticano la gentilezza, l’empatia e la gratitudine tendono ad avere un sonno più riposante e soddisfacente. Coltivare un atteggiamento compassionevole verso se stessi e gli altri può portare a numerosi benefici per la salute mentale e fisica, inclusa una migliore qualità del sonno. Quindi, la prossima volta che ti trovi a lottare con l’insonnia o il riposo disturbato, considera di coltivare un cuore compassionevole e osserva come può influenzare positivamente il tuo sonno e il tuo benessere generale.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/padre-bambino-ritratto-infante-22194/]
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I pregiudizi delle donne over 65
Sfatare i pregiudizi sulle donne over 65: Una prospettiva illuminante
Nell’era moderna, in cui la società cerca costantemente di abbracciare la diversità e di promuovere l’inclusione, rimane ancora un aspetto che spesso viene trascurato: i pregiudizi verso le donne anziane, in particolare quelle oltre i 65 anni. Questo segmento della popolazione è spesso oggetto di stereotipi e discriminazioni basate sull’età e sul genere, che possono avere conseguenze negative sulla loro autostima, sulle opportunità di lavoro e sul loro benessere complessivo. È importante esaminare questi pregiudizi, smontarli e promuovere una visione più equa e inclusiva delle donne over 65.
I pregiudizi comuni sulle donne over 65
Prima di tutto, è essenziale comprendere quali siano i pregiudizi più diffusi nei confronti delle donne anziane. Uno dei più comuni è il concetto che le donne oltre i 65 anni siano meno capaci o meno interessanti rispetto alle donne più giovani. Questo pregiudizio si basa su stereotipi radicati nella società che associano il valore di una donna alla sua giovinezza e al suo aspetto fisico, piuttosto che alle sue capacità intellettuali o alla sua esperienza di vita.
Un altro pregiudizio diffuso è che le donne over 65 siano meno attive o meno capaci di adattarsi ai cambiamenti rispetto alle generazioni più giovani. Questo preconcetto può portare a una sottovalutazione delle competenze e delle risorse delle donne anziane, limitandone le opportunità di partecipare pienamente alla società e al mondo del lavoro.
Sfide e opportunità per le donne over 65
Nonostante i pregiudizi, le donne over 65 affrontano molte sfide e opportunità uniche. Da un lato, possono incontrare difficoltà nell’accesso al lavoro o nell’ottenere opportunità di carriera significative, a causa della percezione diffusa che siano meno produttive o meno capaci rispetto ai loro colleghi più giovani. Dall’altro lato, le donne anziane possono godere di una vasta esperienza di vita, di una rete sociale consolidata e di una maggiore libertà finanziaria, che può aprir loro nuove opportunità di contribuire alla società e di perseguire passioni personali.
Promuovere una visione più equa e inclusiva
Per superare i pregiudizi nei confronti delle donne over 65, è fondamentale promuovere una visione più equa e inclusiva dell’invecchiamento. Ciò significa riconoscere il valore unico che ogni individuo porta con sé, indipendentemente dall’età o dal genere. Le donne anziane devono essere viste e trattate come individui pienamente capaci e meritevoli di rispetto e dignità, con tanto da offrire alla società in termini di saggezza, esperienza e prospettive uniche.
Inoltre, è importante implementare politiche e programmi che favoriscano l’inclusione e l’empowerment delle donne anziane. Questo potrebbe includere l’accesso a opportunità di formazione e riqualificazione professionale, programmi di mentoring intergenerazionali e campagne di sensibilizzazione per contrastare i pregiudizi basati sull’età e sul genere.
E’ imperativo smontare i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti delle donne over 65 e promuovere una visione più equa e inclusiva dell’invecchiamento. Le donne anziane hanno molto da offrire alla società e meritano di essere rispettate e valorizzate per le loro competenze, la loro esperienza e la loro saggezza. Solo attraverso un impegno collettivo per abbattere i pregiudizi e promuovere l’inclusione possiamo creare una società più giusta e accogliente per tutte le età e per entrambi i sessi.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/amore-romanza-insieme-uomini-donne-4552087/]
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